da me che amo il cinema.
da me che vedo molti film ma so distinguere la qualità nella quantità. da me che non sopporto il fatto che Argentero per tutto il film legge il copione e deve dire "la famiglia è formata da persone che si amano, non dall'anagrafe" "io sono gay, è naturale" e poi nella vita vera si sposa e nelle interviste su vanity fair dice "la famiglia è l'ultimo vero valore. ci vuole coraggio a sposarsi, ad amarsi. la famiglia..." l'Argentero che viene fuori da una famiglia torinese che gli si legge sul (bello, per carità) faccino che se andasse dal padre cumenda e dalla nonna che gli fa le polpette al GF a dire, sono gay, lo lincerebbero. da me che ho il vizietto di non accontentarmi del cinema italiano che siccome facciamo i cinepanettoni allora una commediola ina ina come questa dice, "vabbè dai, in fondo almeno non è un cinepanettone". da me che povero filippo nigro fa solo quello con le corna e coi problemi sessuali (o entrambi).
diverso da me. fortuna loro, forse.
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