Arrivano certi film da cui non puoi scappare. Non puoi scrivere stupidaggini. Semplicemente, non puoi.
Synecdoche, NY è il film da regista di Charlie Kaufman. è lontano anni luce e al tempo stesso diretta continuazione delle invenzioni incredibili dei film da lui sceneggiati. Come in Essere John Malkovich i luoghi della mente diventano luoghi fisici, palazzi, stanze, ascensori, pianerottoli. Come in Eternal Sunshine le dimensioni sono relative e le cose immense sono minuscole, i quadri lillipuzziani, grandissimi. Le idee però sono sommerse. Una scelta stilistica chiara. Una testa che non può contenere tutto e ha bisogno di un altro me. e un altro e un altro ancora in un infinito gioco di scatole cinesi. infinito finché non si muore.
Fondamentalmente SNY è un film sulla morte della creatività, o meglio sulla creatività della morte. Pensare che ogni secondo moriamo e ogni secondo cambiamo. O, ancora meglio, è un film sulle idee, che quando sono troppe portano ad un affollamento psicotico, il bisogno di metterne nero su bianco, o bianco su nero, o nero su nero. La messa in scena teatrale infinita, perché le idee si accumulano a strati, come i livelli di una città infinita e sempre senza nome. Idee incredibili, il fiore tatuato che perde il petalo, la stanza in fiamme, gli attori che sono sempre loro stessi, anche quando recitano, e poi improvvisamente si sostituiscono al loro personaggio. E NY è la solo città che può contenere NY (lo capirete, oppure no).
Si può fare psicologia, o psichiatria, con i film? Sì, si può. Lo fa Lynch, lo ha fatto Polansky, lo fa ora Kaufman.
Il criterio stesso di cinema, di messa in scena, di regia, di recitazione viene spappolato. La perfezione e la comprensione non sono assolutamente a portata di mano. Non ci sono le invenzioni visive di un Gondry che da una parte stupiscono ma dall'altra accarezzano e rassicurano ("che genio!" "che idea") di Eternal Sunshine e neanche le "buffonerie" di Essere John M... questo è davvero, a suo modo, un film a briglie sciolte. E Kaufman sembra essere qualcuno che non ha presente neanche il concetto di briglia, di limite. Ha la visione. E proprio nel NON mostrare troppe invenzioni visive si trincera dietro le invenzioni contorte della psiche. Quindi per capirsi meno effetti, e più affetti. E quindi il film, per chi si aspetta lo stupore, potrebbe stupire al contrario, risultando a tratti noioso, ma non lo è mai. Ha e mette in mostra ogni sindrome possibile (non a caso nel film appare su un citofono il cognome Capgras), pulire pulire tutto, aggiustarsi i denti, pulire, stare male, pulire.
Un pittore qualunque usa tela, pennelli e colori. Bacon usa tela, pennelli e colori.
Immaginate di aprire una testa, una qualunque, e averne uno sguardo d'insieme, cosa vedreste?
Anche Synecdoche, New York.
se Wikipedia potesse essere d'aiuto:
La sinèddoche (dal greco συνεκδοχή, «ricevere insieme») è una figura retorica che consiste nell'uso in senso figurato di una parola al posto di un'altra, mediante l'ampliamento o la restrizione del senso. La sostituzione può essere:
- la parte per il tutto ("albero" al posto di "nave");
- di una qualità/caratteristica per il tutto ("il ferro" al posto della "spada")
- del singolare per il plurale e viceversa ("l'Italiano (come persona) all'estero" per "gli Italiani all'estero");
- del genere per la specie e viceversa ("il mortale" per "l'uomo").
Le arti del Cinema.
la bellissima locandina orientale.
Visto stasera, con la casa silenziosa e i muscoli a pezzi.
RispondiEliminaMi ha messo addosso una tristezza e mille idee (se sono scatole, quando le riaprirò non ci troverò più quello che ci ho messo dentro e sarò triste di non ricordarmi cos'era). Ma soprattutto ha messo in scena tutta una serie di paure (mie? di tutti): abbandono, perdere il controllo, sono così patetico?, non arrivarci mai (a farsi capire, a quello che vuoi dire veramente).
Bellissimo, ma dubito di voler mai rivederlo.
si. ti apre proprio pezzi di cervello che non sapevi di avere... oppure ti fa capire che certe persone (sceneggiatori illuminati, artisti in genere) hanno pezzi di cervello in più:)
RispondiEliminain effetti bisogna impegnarsi per rivederlo, ma sono sicuro che è uno di quei film dove ogni volta che lo ricominci noti cose nuove...
in definitiva, bellissimo (sogno una mostra con i quadri minuscoli...)