LOST(spoiler Dharma alert. leggete se non interessa e non leggete se interessa troppo)
Ok. vi racconto del sogno che ho fatto stanotte. giurin giurello che l'ho fatto.
C'erano Charlie (personaggio che non ho mai amato molto) e Desmond (personaggio preferito ever, non solo da me) che parlavano seduti ad un tavolo di un pub. come quello di quell'episodio in cui Desmond "indovina" la partita e poi fa a botte e poi incontra Charlie fuori che suona).
charlie diceva a Desmond, con fare sornione, che non importa quali sono le scelte che facciamo, quanto ci sbattiamo, tutta la fatica che facciamo. Alla fine ci sarà sempre e solo la luce. La pace.
Banale? Banale come il finale di LOST? Quello che da subito, dalla prima puntanta, ci siamo detti: SONO TUTTI MORTI, E L'ISOLA è UNA SORTA DI PURGATORIO.
Sì, ce lo siamo detti, ce lo hanno detto gli sceneggiatori, i blogger, tutti.
E allora facciamo così: ci sarà una versione superficiale, quella degli spettatori che non capiscono, che non rispettano, che non si impegnano, ci sarà la versione del SO' TUTTI MORTI, CHE CAZZATA.
E poi ci sarà la versione di chi ha creduto nell'isola, chi ha tifato per Jack, o per Locke. Ci sarà la versione di chi ha accettato il finale di LOST come l'unico possibile.
Il cerchio che si chiude. L'occhio aperto del primo secondo, l'occhio che si chiude, in pace, nell'ultimo secondo. E C&B è di questa scuola. Difenderà il finale di LOST sempre.
Lo difenderà perchè è duale, fatto della parte "facile", la la parte del "so'tuttimorti", quindi il finale che giustifica TUTTO quello che è successo perché in fondo è "successo nella loro testa" e che quindi rende credibile, o quantomeno giustificabile, tutto, e voglio dire tutto.
E poi c'è il finale che entra nel cuore, ed è quello che ci sbatte in faccia la materia di cui siamo fatti. Siamo ricordi. Noi siamo i ricordi di quello che abbiamo fatto, gli altri lo sono dentro di noi, e, una volta morti, saremo ricordi in chi resta.
Ho sempre pensato a cosa direi ad un bambino, un figlio, se mi chiedesse dove andiamo una volta morti. Non credo in Dio. Ma dire ad un bambino che diventiamo terra mangiata dai vermi, non potrei. C'è una cosa che penso gli direi, gli direi che ci dividiamo in tantissimi frammenti, che luccicano come diamanti, e veniamo sparsi nelle persone che restano, diventiamo ricordi.
Come dicevo, accetto il finale di LOST, evitando di pensare troppo a "ma la realtà vera qual'è?", ma perché alcuni personaggi "ascendono" e altri no"? "ma i personaggi morti prima che fine fanno (tipo mk. eko? il fratello di mr. Eko? Il ragazzo della figlia della Rousseu? Il tizio che stava nella botola prima di Desmond? tanti tanti altri...) evitando di dire: certo il finale del tutti morti da subito vi ha tolto da mille chili di patate bollenti che avete disseminato negli ultimi sei anni in questa serie (i numeri, piedone, l'isola affondata che poi non affonda, o sì? la Dharma. Fumo nero è la "vita"? vado avanti? inutile..)
Mi soffermerò però sulla capacità degli sceneggiatori di averci fatto dimenticare, appassionare, gridare NOOOO, farci chiedere mille e mille volte ma non sarà che..." (e ora sopportare la consapevolezza) che sì: ERANO TUTTI MORTI.
L'apparizione di Shannon è stata accolta in casa C&B come un'apparizione mariana.
Amen. o tutte le altre parole religiose che significano:
Così sia
e oggi è così, che è un cazzo di giorno in cui C&B non ha voglia di scherzare per nulla. perché è un giorno in cui C&B ha pianto. ed è strano starvi a scrivere 'ste cose su un fottuto blog di merda. Eppure, aver visto l'ultima puntata di LOST ieri, con quello che voleva dirmi, o con quello che io ho voluto leggerci, è una cosa strana, del destino se volete, e alla fine, come questa miriade di puntate di un telefilm americano pompato dalle attriciucole carine, dai bellimbusti con la barba sfatta, dalle banalità del bianco nel nero, e del nero nel bianco, dai soldoni della FOX che ha centellinato le anteprime... insoma al di là di tutto questo alla fine pensi che ci sono solo due cose che contano. La vita. E la morte. Ad alcuni non serve un telefilm, o un film, o un libro per pensarlo, li chiamano filosofi, asceti, dèi. A C&B, che vive di immagini, servono.
sdrammatiziamo? ok. chi sa se avrei seguito per sei anni 'sti 20 scemi che si dannavo la vita, e la non-vita, quando per risolvere tutto sarebbe bastato questo...
oggi la più bella canzone del mondo è questa. anche se non c'è in LOST