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domenica 26 settembre 2010

Sognando DiCaprio

Inception
Trama: Spie oniriche ti prendono la testa te la scoperchiano come un carrillon. Ma non ti preoccupare che tanto stai dormendo, sognando, morendo...

C'è un motivo preciso, chirurgico, esatto a livello quasi atomico del perché Inceptionè un film bellissimo, davvero di una dignità fuori dal normale, un film di un peso specifico impressionante, quasi una lega di metalli tutti fusi insieme che fanno il metallo più pesante del mondo: Inception è la dimostrazione di quello che è il noir negli anni che stiamo vivendo.
Da una parte ci sono registi che riescono, non senza essere ammirati, anche da queste parti, a fare film di stampo classico, densi e neri come si facevano nei 40/50, ma c'è sempre questa frase che dà fastidio "come si facevano nei 50/60", cioè, a volte un omaggio, a volte una copia (L.A. Confidential)... ma pur sempre un occhio sempre puntato al passato, la ricerca di quelle atmosfere, di quelle femme fatale, di quegli investigatori disillusi, di quelle città nebbiose. Ci si riesce bene, ci si riesce male, ma è sempre il passato che ritorna. Inception è invece l'esempio di quello che è il noir OGGI. Lasciate da parte (almeno per ora) le favolose visioni delle archittetture escheriane dei sogni (non siamo nuovi a questa GondryRAMA, da Matrix, a The Cell, a Paprika fino ad arrivare a Strange Days – e questo riguarda tutto l'apparato "incursioni in sogni/ricordi/psicosi/subconscio altrui", su cui Inception si basa), lasciatelo da parte perché non è questo l'importante. Ok, Parigi che si chiude su se stessa è una cosa che fa bene agli occhi – stupore originale in uno splendende e innovativo 2D! Ma quello che più conta in Inception è la squadra investigativa, la densità dei personaggi che si vanno a immettere (innestare, incuneare, allagare) uno nella testa dell'altro, e il complicato diorama di sogni nei sogni nei sogni che vi richiederà più di uno sforzo per essere seguito – sforzo, per inciso, che farete molto volentieri. Le motivazioni (in)consce che spingono i diversi personaggi a spingersi così a fondo nei sogni altrui sono l'azione distintiva, il messaggio, il vero significato, quello che ti rimane. Inutile pensare che questo sia un film di puro intrattenimento, sì, c'è anche l'intrattenimento, ci sono gli inseguimenti, i camion che esplodono e le architetture impossibili, ma sotto la patina hollywoodiana c'è un nuovo modo di concepire il cinema, non solo riportare a galla e rispolverare quello che di grande si è fatto in passato, non solo valorizzare gli attori. C'è l'utilizzo consapevole e potente dei nuovi linguaggi che abbiamo imparato, una nuova lingua (quella tecnologica, anzi tecnoepidurale derivata dal cyberpunk (ma senza le cretinate coi tatuati con la cresta) che è stata la cosa più facile da imparare, perché non ce ne accorgevamo. C'è la consapevolezza che viviamo un'epoca diversa da quella degli anni 40/50, che siamo diversi, che il noir di oggi ci deve stupire con immagini criminali ben più potenti di una pistola puntata o un falcone maltese, ora vogliamo l'impossibile. E oggi, quando vediamo un film che ci parla di realtà alternative, di entrare nei sogni altrui, di macchinari che scansionano i desideri, di entrare fisicamente nella coscienza altrui, non ci stupiamo più, lo stupore nasce quando questi elementi sono gestiti con una tale consapevolezza (così come fa Nolan) che ci appare chiaro come non mai che quello che possiamo creare nella nostra testa sarà sempre sempre sempre più grande di tutto quello che vedremo nella nostra piccola realtà.
è cosa nota che usiamo una percentuale risibile del nostro cervello, ecco, film come Inception ci dimostrano che il Cinema ci ha aperto la conoscenza di una percentuale maggiore.
Ops:
PS. E proverete profonda pena per il personaggio di Cillian Murphy. La nascita di un'idea non tua, l'illusione dell'originalità di quell'idea, e poter allargare il messaggio a macchia d'olio, come fosse una rappresentazione delle ideologie tutte.

8 commenti:

  1. NOOOOOOOOOOOOOOOOOO non leggerò perché lo devo ancora vedere STO SBAVANDOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

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  2. Non vedo l'ora di vedere questo film,e adesso che ne hai parlato così bene ancora di più!!

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  3. Io l'ho visto ieri Inception e la sensazione di deja-vu/citazione/copia e incolla con alcuni film quali Vanilla sky, The cell, Matrix e compagnia bella è troppo forte per gridare al capolavoro o alla novità.
    Poi c'è una falla grossa come una casa, sia qui che in the cell:
    In pratica qua c'è l'A-team, (dove c'è ognuno che ha il suo ruolo, c'è il bello, c'è il trasformista, il boss, il cervello del gruppo e il nero) che entra nella testa di una persona, cercando di plagiarlo subliminalmente. Ma per entrare nei sogni di una persona bisogna entrare fisicamente nel cervello, cioè i sogni non sono un luogo esterno al corpo umano...puoi collegare tutti i fili che vuoi ma il cervello sta chiuso là dentro la sua bella scatoletta! Come fanno sti 5 cristiani a penetrare fisicamente nel cervello del tizio? Con degli avatar? Non mi è chiaro e non mi convince la valigetta con il fregno buffo di metallo dentro...
    Non so se mi spiego, ma secondo me questo è qualcosa che non è secondario e fra qualche anno prenderanno pure un pò per il culo questo tipo di modo superficiale di aver affrontato il lato "tecnico" della cosa...un pò come quei film degli anni 70 che parlavano di fantascienza che a noi sembra così naif...

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  4. no però aseptta. capolavoro anche, ma novità infatti non l'abbiamo detto. anzi, quello che mi pare di inception è proprio il suo essere un film per certi versi "classico", dove appunto la macchinetta dei sogni nessuno arriva e dice "ehy guardate che novità! una macchinetta per entrare nei sogni" no, quella esiste e punto! nessuno sta a li a spiegare come funziona! tanto che le menti militarizzate sono la dimostrazione di come lo spionaggio onirico sia all'ordine del giorno.
    insomma come dicevo Inception secondo me è un film classico nell'accezione di una NUOVA CLASSICITà.
    Poi cmq loro NON ENTRANO FISICAMENTE nei sogni, tanto che dormono anche loro. semplicemente SANNO che stanno in un sogno e quindi lo modellano a loro piacimento (vedi scena di pistola piccola pistola grande)
    secondo me invece tra 20 anni vedremo inception come ora vediamo l'infernale quinlan. come un "classico" :)
    C&B

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  5. Ma è un frullatore il regista??? Solo Avatar riesce a superare Inception per citazioni, richiami...
    Decisamente coraggioso a definirlo anche noir..

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  6. il coraggio qui non ci manca

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  7. A me è piaciuto molto!
    Lo so sono in ritardo, ma avere 2 ore libere la sera (senza crollare dal sonno) è dura.
    Film bello, bello, bello.
    Il mio sogno: fare il loro lavoro... sarebbe fighissimo!

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