domenica 14 novembre 2010

The Big Hoax of Joaquin Phoenix

I'm Still Here
Trama: Joaquin Phoenix è, allo stato attuale, uno dei più grandi attori viventi. Ma è anche il più grande truffatore. è il più grande truffattore.


Innanzittutto, se siete talmente fuori dal mondo da non averlo visto prima, vedetevi questo:

Riassumendo le cose sono andate così: Joaquin e Casey (Affleck) hanno deciso di tirare un gigantesco tiro mancino a Hollywood, nascondendolo dietro un'affascinantissima barba. 2008: Joaquin annuncia il suo ritiro dalle scene, almeno quelle cinematografiche; si dedicherà alla carriera di rapper, dice lui. Il tempo passa, la barba cresce, i suoi comportamenti in pubblico diventano sempre più "weird". Si inizia a vociferare che sia tutto un "hoax", una truffa, una trovata, una presa in giro, una cosa costruita per fare un film. I mesi passano, la barba cresce, Joaquin fa il muto nell'intervista che avete visto, la gente inizia a sbuffare, "sì ok il gioco è bello quando dura poco". Joaquin inizia a fare qualche concerto, prende i pomodori in faccia (quasi letteramente). La gente inizia a pensare che fosse stato un gioco, sarebbe già finito.. come Britney che si rasa i capelli e parla al contrario ma poi torna col nuovo disco, come le star che vanno in carcere per fatti osceni in luogo pubico e quando escono sono più star di prima. No, Joaquin continua a ingrassare, la barba a crescere, la sua carriera ad andare in totale stallo.
E alla fine, Venezia 2010: ecco che si scopre che "sì, è vero, vi stavamo prendendo per il culo". E giù critiche, incazzature, stroncature. E perché? Semplice, perché I'm Still Here scava un solco urticante sul concetto di celebrità, soprattutto quella hollywoodiana: me li immagino gli attori che magari preoccupati hanno teso una mano a Joaquin (porello, pure col fratello morto), me li immagino quelli incazzati neri che "quel coglione di Phoenix mi ha sbattuto la porta in faccia", me lo immagino Ben Stiller nervoso fracico che dopo il rifiuto per l'offerta fatta a Phoenix per un personaggio in Greenberg (nel film c'è Stiller che va a casa Phoenix e fa, davvero, la figura del coglione) e si vendica così:

(che ok fa ridere, ma poi adesso non ride più).
Insomma me li immagino soprattutto, tutti gli altri, che si sono sentiti invasi nelle loro belle vite di attori. Giusto pochi giorni fa sentivo Favino che raccontava la sua esperienza hollywoodiana (hanks, howard) e di come fosse stupido della capacità degli attori ameriggani di "non portarsi il lavoro a casa", arrivano sul set, cartellino, fanno il pezzo, stop, ciao, cartellino, cena, tv, pigiama, 'notte. Invece ecco Phoenix che estremizza il metodo e diventa il suo personaggio, che il suo personaggio diventa Joaquin, che Joaquin rovina la vita di Joaquin, lo distrugge, con i paparazzi che lo sfottono, la gente che va ai concerti con le barbe alla Bin Laden per scherzarlo, il suo assistente che gli caga in faccia (letteralmente), David Letterman che lo trita col sarcasmo (lettermanlmente). E lui incassa, ingrassa, diventa la sua barba. E nello stesso tempo fa quello che hollywood fa: crea un'icona. I suoi occhiali neri, la sua barba entrano nel giro di un anno nell'immaginario collettivo, crea uno dei migliori personaggi degli ultimi dieci anni, con un'interpretazione davvero "tremendous".
E alla fine, come si dice, ride bene chi ride ultimo, ad essere distrutto è il concetto stesso di celebrità, come lui stesso dice, rivoltato come un pedalino puzzolente. La celebrità che viene e che va e che non ti puoi permettere di contrastare, che nel tempo di uno schiocco di dita, snap, ne sei fuori. Il discorso è lunghissimo, forse davvero il massimo sistema del sistema hollywoodiano, creato a tavolino, tavolino di cristallo.
Certo, ci sono momenti (magari in stanze di albergo, tra cocaina e puttane neanche di troppo alto bordo o a bordi piscina al telefono con l'agente preoccupatissima) che il dubbio serpeggia anche negli spettatori, noi, oh, non è che mi sta coglionando pure a me? cioè, non è che l'imbroglio è talmente ampio che quello che vedo è recitazione che imita la realtà recitata con l'intento di rappresentare la realtà recitata in modo che sembri veramente recitata? Insomma, è tutto vero? è tutto falso? Quello che sembra vero, è falso? E il contrario? Ma sapete che c'è, è una truffa di cui ci piace essere vittime. Come coi maghi delle tre carte, che ti fottono la Cinquanta, ma è quasi un piacere vedere l'arte della manipolazione delle carte e dell'animo umano. E se gli americani non fossero così dannatamente americani, gli dovrebbero dare il tanto decantato oscar ora, subito, senza neanche fare la cinquina; parlano sempre del DeNiro che va dai matti per fare Risvegli, del Pacino che vive un mese bendato per fare Profumo di donna, del Hoffman che fa l'autistico mentre prende l'Oscar, allora uno che per un anno e mezzo 24/7 tiene il personaggio? Joaquin Phoenix e la sua migliore interpretazione, sono qui.

E fa una certa tristezza rivederlo tornato a quella che loro chiamano "normalità", sbarbato, dimagrito, accondiscendente e banalmente celebre. Joaquin torna ad essere l'altro Joaquin, please.
E a proposito, anche C&B, è ancora qui.
VVVAN ACTOR WITHOUT BEARD IS AN ACTRESSVVV
Alle Siriane piace la barba
La cosa... dai la cosa come si chiama... la spazzola!
Wilson! Hai finito tu lo shampoo?
TONIGHT WE SHAVE IN HELL!
La strada per l'apocalisse, alla fine della strada, il barbiere. 
FORBICI! Forbici batte carta... no giuro che non ho usato trucchi Jedi.
Me l'ha tagliata il barbiere senza un braccio
CORRI FORREST CORRI, i barbieri ti inseguono!
Sul Tron mi ci siedo, sulla poltrona del barbiere, no.

7 commenti:

  1. Da un'intervista fatta al Chicago Suntimes:

    "Friends and family knew. Ben Stiller was part of the film and his appearance on the Oscars in "Joaquin" makeup was well-meaning and supportive. Natalie Portman, Stiller's co-presenter on the Oscars, also knew."

    "The drugs and the hookers were staged. The vomiting was real."

    Certo. Staged. Ovvio.

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  2. guarda. non ci credo. a parte il fatto che io la vedo cosi: era tutto vero. poi si sono incazzati tutti e joauin e casey hanno passato sei mesi di casa in casa in ginocchio a chiedere scusa "vi prego, non escludeteci dal mondo di hollywood". alla fine li hanno perdonati e quindi adesso tutti quelli presi per il culo dicono "io lo sapevo io lo sapevo"
    detto questo: se è stato tutto un hoax (appunto) io ci sono cascato e questo mi basta. insomma io sono un sognatore.. e poi è tutto vero, al pari di Pandora e di Hogwarts!
    insomma! mi scenderà l'amore per questo film SOLO se mi dicono che la barba era finta....

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  3. Infatti penso che la cocaina e le mignotte fossero terribilmente veri...
    Una domanda mi tormenta....sarà stata vera pure la pupù?
    Nell'intervista dicono che il tizio aveva un tubicino con dentro una sostanza semiliquida che era collegato dietro la schiena bla bla bla...però puoi aspettarti di tutto da dei fattoni americani pieni di soldi...
    Jackass insegna!

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  4. NO BASTA NON NE Dì più non ne dì più.. io voglio credere che sia tutto vero... mo pure il tubicino no. e poi se è tutto falso e mi hanno fregato, onore al merito comunque
    ma il film in sè t'è piaciuto?

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  5. Si m'è piaciuto e sono convinto che se lo riguardo mi convince ancora di più.
    Nonostante la sua caratteristica di film fatto in estemporanea racchiude tanti elementi sui quali riflettere più e più volte, cose che magari ti sfuggono ad una prima visione.
    E' un film coraggioso, un figlio ribelle nato dal ventre molle dell'ormai sempre più decandente industria cinematografica che detta le regole sul modo di vivere nel mondo.
    Che cazzo ho scritto?

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  6. è la stessa identica domanda che mi faccio io alla fine di ogni singolo post.

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  7. b e l l i s s i m o .

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