E morirono felici e contenti

Shrek e vissero felici e contenti

Trama: La solita sbobba verde. Anzi peggio.

Adesso farò un discorso un po' razzista. Allora per me Shrek, TUTTA la serie di Shrek, sin dal primo, è un prodotto per idioti. Aspetta forse idioti è una parola anche troppo sfaccettata, non rende l'idea. Diciamo che sono film per il "popolino", cioè per un pubblico neanche minimamente intelligente. Sono film che non hanno nessun'altra lettura se non quella che ti offrono, sono come un compendio di superficialità applicata, buoni per chi va allo stadio la domenica dicendo "abbiamo vinto" o segue con interesse le esterne di Maria DeFilippi.

Sono spietato? Vi faccio un paio di esempi applicati:

- L'inserimento di nuovi personaggi in "serie" di film d'animazione è una pratica usuale. Ma alle volte è solo un disperata ricerca di azzeccare il personaggio nuovo giusto. Shrek è l'esempio lampante di come i nuovi personaggi (milioni, ad ogni film di più) possono diventare un mero trucchetto per chiudere il minutaggio minimo (davvero minimo! 80 minuti! i film pixar arrivano tranquilli ai 120 e "lo senti" che hanno tagliato idee per almeno un altro film) facendo semplicemente una sequela di sketch uno appresso all'altro, in più la metà manco gli riescono. Insomma, dove Shrek aggiunge mille personaggi a film, Toy Story mette Ken. E ho detto tutto.

- Le citazioni sono una cosa difficile da fare. Se hai un background davvero denso, cioè se davvero le "citazioni" sono qualcosa che dimostra come sei cresciuto, cosa catturava la tua testa da quando sei nato a quando fai il tuo film allora avrai genialità tipo Totoro in TS3, i filmati old style comics de Gli Incredibili, i geniali titoli di coda di Monster & Co. (rimango sulla Pixar perché è il non plus ultra). Invece in Shrek le citazioni sono sempre state gestite come un'idiota paccottiglia di "anvedi come matrix che ride".

- Le storie di un film d'animazione sono FONDAMENTALI. Alla Pixar fanno un film per bambini con protagonista un "vecchietto che fa volare la sua casa con i palloncini", in Shrek fanno ridicole storie di "decontestualizzazione" vecchie come i Flinstones (lo dico sempre, non me ne frega nulla di vedere la modernità declinata alle fiabe, declinata allo spazio, declinata ai vampiri... è sempre il solito trucchetto). In più ho sempre letto le morali di Shrek come profondamente sbagliate: sbaglio o il primo Shrek mi dice che "è meglio che quelli di una razza stiano con i proprio simili": se lei è nata umana perché quando spezzano l'incantesimo rimane orca? Non ha senso. E questo quarto capitolo? Pessimo, con la storia RUBATA a La vita è una cosa meravigliosa, idea che TUTTI i Serial TV arrivati alla quinta stagione sfruttano per fare almeno una puntata (mi parre lo avessero fatto pure I Robinson). 

Poi non so, ma questi vi sembrano bei characters? A me sembrano, no vabbè è meglio che non lo dico cosa mi sembrano:

Sembrerò cattivo ma sono contentissimo che questo quarto Shrek sia andato male al botteghino, perché davvero se con i primi tre hanno sfidato l'intelligenza del pubblico smaliziato e intelligente, con questo hanno fatto il dito medio e messo le mani nel portafoglio del popolino, e il popolino se s'encazza... è meglio che inizi a correre. O a fare film migliori.