Vale la pena di parlare ancora di quello che ormai è solo il cimitero dei sentimenti? No, lasciamo perdere, il mio cuore gronda e voi lì a ridere davanti allo schermo. Gli operai smantellano il teatro dell'amore e io vado a vedere l'ultimo film di questo grandioso giro del Giappone in 7-1 film. Oggi chiudiamo e chiudiamo con l'ultima fatica (?) dello Studio Ghibli:
Tesoro, mi si è ristretta la ragazzina
Arietti and the borrowers
Karigurashi no Arietti
Trama: Sei un bambino malato di cuore e vieni messo in una grande e bella casa di campagna, tutto riposo. Ma guarda un po' sei in una favola e ti becchi dei piccoli esserini che rubano le cose. Insomma topi di appartamento, però minuscoli. Una di questi è Arietta, una ragazzina con problemi gastrointestinali... no, Arietti. Vi quasi innamorate ma capite ben presto che ci sono dei problemi di dimensioni, che non è vero che non contano. Insomma vedi dei piccoli omini che ti zampettano sul letto: fattene una ragione, non stai male di cuore, stai male di cervello. Anzi forse stai già in coma...
Be' guardate ho fatto il cretinetto nella trama. In realtà Arietti è una favoletta leggera e romantica, che però con i veri BEI film di Miyazaki ha poco a che fare. In realtà il film è una produzione minore, e si vede. Di certo ha la sua perizia tecnica, l'ammirevole realizzazione artigianale, che cerca di fuggire il più possibile le "meraviglie" della computer animation, ma di suo ha poco a che spartire con le emozioni (visive e sentimentali) che possono regalare film come Mononoke o La città incantata. Mancano alcuni elementi fondamentali, manca un cattivo nemesi, mancano scene davvero emozionanti, manca il corollario di personaggi adorabili a cui Miyazaki ci ha abituati. Allora cosa c'è? Ci sono le cose carine, ci sono le scene di corsa nella natura, c'è il gattone panzuto simpatico, c'è l'eleganza del modo di raccontare, ci sono le (classiche, funzionano sempre) trovate degli adattamenti classici del piccolo popolo - intendo dire nastro adesivo usato come guanti appiccicosi per scalare i muri, spilli come spade, case di bambole che diventano regge, insomma roba nuova.
Ma, appunto, sono trovate a cui siamo un po' avvezzi, soprattutto se abbiamo un po' di dimestichezza con l'animazione, quella giapponese in particolare. Ve li devo ricordare io questi qui?
Ma infatti mi sa che Arietti è la signora Minù da giovane e il film è un prequel:
Arietti putroppo è un film che non conquista fino in fondo, ma di certo non stanca, non fa innervosire, e non annoia, il che sono già cosa che valgono oro. Chiaro, tutto quello che esce dallo Studio Ghibli e porta la firma dall'alto di Hayao o comunque a lui e al suo immaginario di ispira, è delicato, romantico e in definitiva di una qualità molto ma molto alta (insomma, sarebbe come dire "un film minore della Pixar") quindi sempre e comunque ben vengano cartoon così, senza esplosioni e robottoni cingolanti. Però, quando dopo la scritta 映画監督 c'è il nome 宮崎 駿 ecco, le cose riescono ancora meglio.
Che poi, oltre alle ragazze minuscole, lo schermo del cinema (per fortuna che è così grande) ha ospitato anche un sacco di ragazze gigantesche:
Anche questo vale la penissima:
Karigurashi no Arietti
Trama: Sei un bambino malato di cuore e vieni messo in una grande e bella casa di campagna, tutto riposo. Ma guarda un po' sei in una favola e ti becchi dei piccoli esserini che rubano le cose. Insomma topi di appartamento, però minuscoli. Una di questi è Arietta, una ragazzina con problemi gastrointestinali... no, Arietti. Vi quasi innamorate ma capite ben presto che ci sono dei problemi di dimensioni, che non è vero che non contano. Insomma vedi dei piccoli omini che ti zampettano sul letto: fattene una ragione, non stai male di cuore, stai male di cervello. Anzi forse stai già in coma...
Be' guardate ho fatto il cretinetto nella trama. In realtà Arietti è una favoletta leggera e romantica, che però con i veri BEI film di Miyazaki ha poco a che fare. In realtà il film è una produzione minore, e si vede. Di certo ha la sua perizia tecnica, l'ammirevole realizzazione artigianale, che cerca di fuggire il più possibile le "meraviglie" della computer animation, ma di suo ha poco a che spartire con le emozioni (visive e sentimentali) che possono regalare film come Mononoke o La città incantata. Mancano alcuni elementi fondamentali, manca un cattivo nemesi, mancano scene davvero emozionanti, manca il corollario di personaggi adorabili a cui Miyazaki ci ha abituati. Allora cosa c'è? Ci sono le cose carine, ci sono le scene di corsa nella natura, c'è il gattone panzuto simpatico, c'è l'eleganza del modo di raccontare, ci sono le (classiche, funzionano sempre) trovate degli adattamenti classici del piccolo popolo - intendo dire nastro adesivo usato come guanti appiccicosi per scalare i muri, spilli come spade, case di bambole che diventano regge, insomma roba nuova.
Ma, appunto, sono trovate a cui siamo un po' avvezzi, soprattutto se abbiamo un po' di dimestichezza con l'animazione, quella giapponese in particolare. Ve li devo ricordare io questi qui?
Ma infatti mi sa che Arietti è la signora Minù da giovane e il film è un prequel:
Arietti putroppo è un film che non conquista fino in fondo, ma di certo non stanca, non fa innervosire, e non annoia, il che sono già cosa che valgono oro. Chiaro, tutto quello che esce dallo Studio Ghibli e porta la firma dall'alto di Hayao o comunque a lui e al suo immaginario di ispira, è delicato, romantico e in definitiva di una qualità molto ma molto alta (insomma, sarebbe come dire "un film minore della Pixar") quindi sempre e comunque ben vengano cartoon così, senza esplosioni e robottoni cingolanti. Però, quando dopo la scritta 映画監督 c'è il nome 宮崎 駿 ecco, le cose riescono ancora meglio.
Che poi, oltre alle ragazze minuscole, lo schermo del cinema (per fortuna che è così grande) ha ospitato anche un sacco di ragazze gigantesche:
E poi a proposito di battute becere sulle possibili effusioni sessuali, voi pensate che io sia matto e invece (a parte a quella scena di Parla con lei di Almodovar) c'è gente che male ci sta sul serio:
Cioè praticamente "eccitiamoci pensando a donne giganti che ci distruggono casa". Niente male, si chiama Macrofilia, state bene. (Come parlare di un film delicatissimo e rovinare subito tutto, poteri speciali di C&B)
Anche questo vale la penissima:
(Come sono finito a parlare di sesso tra giganti non lo so neanche io, non me ne vogliate, c'è qualcosa di Freudiano forse).
Ma insomma, dopo sei film giappi in una settimana, cosa ha capito C&B del cinema con gli occhi a mandorla? In sostanza nulla che non sapesse già, e cioè che:
Ma insomma, dopo sei film giappi in una settimana, cosa ha capito C&B del cinema con gli occhi a mandorla? In sostanza nulla che non sapesse già, e cioè che:
E allora ciao cinema giapponese! Ciao Roma! Ciao FIF! Ciao Julianne! Ci vediamo l'anno prossimo (cioè di certo io vedrò te da minimo 500 metri per colpa dell'ordine restrittivo che tu FIF certamente ha richiesto al sacro corpo dei Carabiggneri in Roma dopo aver letto i miei post a te dedicati... tu in combutta con Julianne Moore chiaramente)! E memento mori: C&B PRESIDENTE DI GIURIA!
Siccome non mi andavano giù queste tue parole su Arrietty ecco il mio commento, dopo giorni.
RispondiEliminaSecondo me no. Secondo me questo è tutto tutto un film di Miyazaki, che infatti lo ha scritto, supervisionato e prodotto. Cioè, il nome dopo la scritta 映画監督 secondo me è davvero ininfluente.
Le stesse pecche che tu trovi in Arrietty esistono pare pare in Totoro o Kiki (che tu, ehm, sicuramente hai visto) cioè mancanza di cattivo cattivissimo, mancanza di scene epiche ecc. Eppure Totoro e Kiki sono firmati da 宮崎駿. Ma sono semplicemente delle favole per bambini. Anche Ponyo! Ponyo allora poteva essere firmato da Mojiro Nazumata (questa m'è uscita così, apprezzala) perché mancanza di cattivo ecc.
Il fatto è, ed ecco che la sparo adesso, è che siamo ABITUATI ai villain sanguinari anche nei cartoni, siamo abituati alle scene epiche che ci EMOZIONANO e non ci emozioniamo più con nient'altro. Aspe, GIURO che non è la solita manfrina su C&B tossico di hollywood, è proprio un discorso generale sui cartoon, ne parlavo con il covisionatore (ahah) usciti da Arrietty.
È ovvio che La città incantata è un CAPOLAVORO (e ce devi sta) ma non è che se Miyazaki fa una favola meno colossalepica allora "è un film minore". Non sono d'accordo.
Arrietty può piacere o non piacere ma non ha niente da invidiare a un film di Miyazaki. Perché di fatto È un film di Miyazaki.
Vediti Porco Rosso. Ti prego. Porco Rosso è un CAPOLAVORO. E i nemici fanno ridere e le scene epiche pure. Ma è un PORCOLAVORO.
domattina ho preso appuntamento con l'anagrafe per cambiare nome: Mojiro Nazumata.
RispondiEliminaper il resto ti rispondo domani, sono troppo provato per il montaggio di locandine per la mission. giuro che rispondo che ormai sono ESPERTO di cinema giapponese IO!
(ho recuperato millenium actress e perfect blue, intanto..)
allora. io l'ho già detto tempo fa. miyazaki PER CARITà DIDDIO genio, però non è proprio proprio proprio una cosa che mi apre il cuore. cioè mi piacciono i film e bellissimo e ok, però dicevo: mi si ferma ad un millimetro dal cuore...quindi per carità, viva Maestro Myaz. però arietti, che ho scritto è delicatissimo e ben fatto e te lo mangi con un boccone tenero.. però il sublime è altro per me. anche totoro anche kiki (che io, ehm, ho visto) si piaciuti evviva cicciogattone però niente non è una cosa che mi scioglie... aspetta fammi pensare.. ecco l'ultima volta che mi sono sciolto è stato con le creature selvagge e PER CARITA, un film pieno di problemi, di lentezze, di cose belle e cose no.. però si tratta di strati di pelle che ti supera un film e un altro no. tu che sei giapponoide di adozione e te lo sei pure goduto senza leggere traduzioni come papà GUSCIO (!!!) e il tuo cospettatore pure, in più lui c'ha anche l'occhio critico di chi quelle cose le fa pure per lavoro, di sicuro vi sarete fatti ammaliare di più. cup of tea come dicono in inghilterra in inghilterra.
RispondiEliminaperò sì arietty è molto carino e ok, ci sta, e di hayao, però stupisce di meno (e questo lo dici anche tu). quindi tutte queste parole per dirti: siamo d'accordo.
porco rotto non l'ho visto. ok, lo rcupero..prima kon però...
Evviva, siamo d'accordo :)
RispondiEliminaCmq il mio era un discorso più generale e tu subito sulla difensiva, non volevo dire che deve piacere per forza.
Era più convegno sul tema I VILLAIN DISNEYANI HANNO UNIVERSALMENTE DISTORTO LA PERCEZIONE DEI CARTOON?
ma magari un'altra volta... :D
Papà GUSCIO inspiegabile. Credo fosse tradotto da un jappo che sapeva (male) l'italiano. Evabbè.
Hai scordato TOYSTORY 3 in tema scioglievolezza (oppure MENTIVI!!!) :)
Evviva Kon! Perfect Blue ti piacerà, quell'altro forse di meno.
Porco Rozzo love forever. Scioglievolezza forever.
difensiva for evere. modalita testa di guscio di tartaruga.
RispondiEliminai villain disneyani hanno distorto e ok, però miyaz ha fatto villain belli tanto (lubamba o come si chiamava ;) col bambino gigante inquientate mille. e anche il principe stranetto, cioè molto "psicologia"... anche quello di ponyo, strano forte, difensore del mare con mezzi sbagliati... invece disney: cattivo cattivo buono buono fine
si è vero TOY STORY 3..lacrimoni e impressione della discarica, forte
ammetto che abbiamo iniziato MA e ci siamo detti, questo è buono per una domenica pomeriggio ... ;)
Porno Rosso lo recupero...
Sporco Rosso.
RispondiElimina(ormai è come il bersaglio della Settimana Enigmistica :DD)
Fra le gigantesse non hai messo una Pamela Anderson in bikini bianco con una band americana che gli suona sull'ombelico!
RispondiEliminaGRAVE MANCANZA!!!
:-D
si è vero.. però video musicale...giustificato. comunque guarda questa cosa delle gigantesse mi ha veramente perplesso. ho scoperto un mondo... e ricollegando a i film che ho messo (e internet mi dice pure di scene di malena con monica bellucci gigante ma non la trovo) c'è proprio una macrocultura di questa passione per le gigantesse. io non ci avevo mai pensato (e dire che di cose ne penso, se capisci cosa voglio dire)... secondo me poi è palesemente una roba legata alla dimensione. cioè della seria: con la gigantessa il problema del grosso/piccolo non si pone neanche... e poi qualcosa che ha a che fare col parto.
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