Tutto bene da queste parti. A gonfie vele. Certo il cambio di età si sente, quando con Julianne ci piaceva passare le serate davanti ad un caminetto sorseggiando un buon vino rosso sdraiati su una pelle di orso nella sua baita ad Aspen e fuori la bufera, con Natalie sono tutti concerti, sport, pomeriggi a Gardaland e ripassi di matematica. Mi sento proprio ringiovanito, tanto che quasi mi sento un dodicenne. Che è l'età giusta per permettersi di poter stare con la Natalie dell'inizio carriera, che fino a quando non gli sono venute le guerre stellari puberali non è che puoi pensare a fare le cose dei grandi.
Infatti nella foto potete vederci che facciamo la cosa dal massimo contenuto erotico che le hanno permesso di fare con me i suoi genitori.
I tre film pre-Star Wars sono state più che altro comparsate, certo registi di nota, ma Natalie appare e scompare dalle scene senza che le sia data la giusta importanza. Giusto nel primo che tratteremo ha un ruolo di rilievo, basso, un ruolo di bassorilievo.
Trama: Sai quando ti capita di vedere quei film dove uno che se ne è andato anni prima da una cittadina di provincia americana tutta neve e serate al locale sempre lo stesso che tanto ce n'è uno solo e quindi lui torna e ritrova tutti i suoi vecchi amici di scuola e le sue vecchie fiamme un po' invecchiati, ma in fondo sempre uguali e allora pensa che anche lui in fondo, nonostante abbia trovato il coraggio anni prima di andarsene si ritrova che è un po' invecchiato ma in fondo sempre uguale? Ecco.
Beautiful Girls è proprio quel film. Insomma è un film che parla ancora delle relazioni tra Lui e Lei, e dove Lui è rappresentato da esemplari di maschio ameriggano che vanno dal Matt Dillon scapestrato all'altro tontolone al protagonista romantico, le ragazze sono una sorta di mistero intricato, una volta entrati in una donna non si riesce a trovare la via d'uscita, sono un labirinto. Sono un Labirinto Femminile. Quali sarebbero le Beautiful Girls del titolo scusa? Rosie O'Donnell? Vingono le Ugly Girls, altro che Beautiful. A risollevare le sorti una sbarbatina che illumina lo schermo: NATALIE. Anche se infagottata in golfoni e sciarpone ogni volta che appare è un raggio si sole e ti credo bene che il protagonista si prenda una scuffia per lei, nonostante i suoi 13 anni. In fondo lo dice lui: "aspetterò". Poi insomma, per come vanno le cose ora, qual è il significato della parola "Minorenne"? Pressocché nullo:
Timothy Hutton è ex attore prodigio, in effetti ha fatto UN film bello e ci ha vinto l'oscar tipo a 18 anni: interpretava un suicida. Che gli volessero dire qualcosa? Sempre bello rivederlo alle prese con "attrici con pari doti attoriali, altro che:
"This eveloppe is linking de chein in de thing de monrò"... ..."io pansavo fossemo amiggi". Sorridemo va.
Trama: Tutti ballano, cantano e dicono I LOVE NATALIE! E io li meno.
La vita di Woody Allen secondo me funziona così, da circa vent'anni questo: Woody si sveglia la mattina, dà un bacio a una ragazzina che si è messo nel letto la sera prima, possibilmente una figlia, e va alla sua scrivania. Apre internet e scrive "Attori di Hollywood". Poi si stampa tutta la lista e durante la giornata depenna tutti quelli con cui ha già lavorato, poi chiama tutti quelli rimasti fuori e ci fa il cast del suo prossimo film.
Quell'anno tra gli attori con cui non aveva ancora lavorato c'erano Edward Norton, Julia Roberts, Tim Roth, drew Barrymore e l'adorata Natalie, che se c'era o non c'era era uguale uguale. Infatti appare al volo in non più di 5 pose e dice non più di sei parole totali, le dice bene per carità, ma so' sei. Il film credo sia uno degli utlimi piacevoli di Allen, ho perso il conto, l'ultimo che mi ricordo con immenso piacere è Match Point, il resto è nebbia. Lui è uno di quelli che sta solo aspettando di morire con il ciak in mano tipo così: "Silenzio! Ennesimo film annuale di Woody Allen scena 6 prima! Ciak, azione.. eeeee AH! Ho un attacco di cuore...Aiut..." e giù tutti a ridere e a dire " che matto woody, nonostante l'età sempre quella comicità nera ebrea". E lui muore.
Il film è un musical e ci sono almeno due dancing act degni di nota:
Il resto è al solito di alta caratura comica nella parte recitata da Allen che si riserva le battute migliori, e piacevole per la restante mezzora.
Trama: Cervelloni verdi vs cervellini rossi.
Ho davanti la filmografia di Tim Burton. Di parlare male di Tim Burton non mi stancherei mai. Succede che anche io come tanti (se non TUTTI) illo tempore sono rimasto ammaliato e immischiato dalla timburtonologia, cioè dalla sua visione della vita e dell'arte tutta personaggetti magrissimi e magliettine a righe ed emozioni dark. Come al solito, se cadi da più in alto, il botto è più forte. Quasi un dolore pensare a dove sia finito oggi, rispetto a dove era ieri (l'altroaltroieri anzi). La filmografia è comunque una cartina tornasole: Peewee e ci facciamo le ossa, Beetlejuice e si acendono i riflettori, Batman e faccio i soldi per fare le cose mie, Edward mani di forbice e realizzo il mio capolavoro, Batman il ritorno e ora si fa come dico io, Ed Wood e faccio recitare come cristo comanda Jonhhy Depp... e poi... l'inizio della debacle: Mars Attacks!
A Tim gli è presa la voglia di fare il film sci-fi old style. solo che un tempo, se facevano i film sci-fi in un certo modo, è perché non potefano di divensi. Tipo no, Blob, il fluido che uccide. Il blob è il comunismo no? Facile. E gli attacchi alieni con la cartapesta e gli alieni col domopack intorno. Insomma quando si dice "altri tempi". E allora Mars Attacks non riesce perché non è un film fatto come fossero "altri tempi", è un film che ha ricevuto palesi pressioni per essere anche moderno. Spaccato in due: da una parte Tim che, si sa, voleva fare tutti gli alieni in stop-motion, dall'altra i produttori che gli fanno: ma che sei scemo? c'è metti er computer a bello e che cce vò! Quindi un ibrido noioso e inconsistente, un'altalena di caratteri e macchiette, solo un grande e variegato cast, il più delle volte sprecato, e non parlo solo di Natalie, ma anche un Micheal J. Fox che è Icona vivente sacrificato a due scene e poi un triste e ridicolo Tom Jones nei panni di biancaneve nel finale. Danny DeVito, Jack Black... no. Si salvano in pochissimi (Glenn Close, la nonnina) ma il film è un gran casino. Si vede anche nella scena della conquista aliena realizzata male e ideata peggio. Che ridere, il bowling sull'isola di pasqua. Che. Ridere. Credo che Tim sia stato deviato fortemente da chi lo circondava. Fino a Mars Attack stava con Lisa Marie, poi è arrivata Helen Bonahm Carter, e io LO SO che Helena Bonahm Carter è una di quelle che dice la sua su tutto. E Tim per me è un bambino insicuro che ha bisogno di approvazione e sono certo che quando girava Il pianeta delle scimmie (nonstante Uolberg) non era sicuro, e sono certo che quando Jhonny Depp gli ha detto facciamo La fabbrica di cioccolato non era sicuro. Poi certo, sono arrivati i soldi, e si sa, per i soldi questo e altro, si rifarebbe anche Alice per i soldi. Mars Attacks l'inizio di una discesa, insomma il film del rincoglionimento. E Natalie in quanto ad alieni scemi purtroppo ci sarà presto abituata, un solo nome: Jar Jar Binks. Ah, il film è tratto da delle figurine (!):
'ste tre da sole sono 100 volte meglio del film: "Destroying a dog"...
Nice to find out a woman being honest concerning the
RispondiEliminaqualities ladies need in guys. Needless to say honesty
isn't constantly welcomed when it upsets the sensibilities of people who wish to live inside the darkish.
-Ryan
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