Fritt Vilt III
Trama: Björn, BJØRG, Asgar, Santa, Claùs e Heidi vanno tra i monti, i monti come benvenuto invece di sorridergli li scotennano.
Fritt Vilt 3 è il seguito di Fritt Vilt II che era il seguito di Fritt Vilt I (tabellina dell'1, la sa C&B). La serie - aka Cold Prey 1,2,3 - arrivò dalle mie parti quando ancora non c'era C&B e mi fece gridare al miracolo, erano tempi in cui si iniziava a recuperare il recuperabile e pensare che aldilà della cortina del freddo, molto più in sù di altitudine rispetto a Cortina, si facevano film horror dalla classica trama "pazzo mascherato uccide ragazzi" mi pareva una cosa bellissima, poi rivolgevo lo sguardo all'Itaglia e mi mettevo a piangere. La situazione non è cambiata rispetto a questo ultimo punto, siamo ancora nel BelPaese dove ci pensa Zampaglione a risollevare le sorti dell'horror itagliano con un film bruttino - o perlomeno banalissimo - che cannibalizza tanti horror d'oltralpe, e Fritt Vilt è uno di quelli.
La trama è appunto questa: ragazzi in gita arrivano in baita dove pazzo gigante li ammazza uno ad uno. A uno avvezzo all'horror questa trama gli fa il solletico, ma qui c'era la neve fanno quattro passi a piedi fino alla morte, tutto questo in paesaggi norvegesi e sopratutto con ragazze norvegesi biondissime. Il che lo riporta ai fasti del cinema horror americano anni 70. Perché come stanno le svedesi bionde con le mutandine bianche non ci sta nessuno. Perché le svedesi bionde sembrano nascere proprio col DNA per passare da così:
a così:
e infine così:
nel giro di uno o due minuti. Paiono proprio create apposta. Sarà il rosso carminio del sangue che contrasta con la pelle avorio. Sarà ma Fritt Vilt è una serie da recuperare, con un'importanza data dal numero, il primo di certo, il secondo per sfizio, il terzo per completezza. Perché nel terzo (questo, che è un prequel, quindi si perde del tutto la domanda "morirà il mostro?", domanda che in effetti diventa retorica in questo tipo di film) manca un elemento fondamentale. Manca la neve, il che è una scelta visto che nella scena finale, appunto, inizia a nevicare; ma una scelta infausta, perché vedere gli attori recitare nella neve vera, con le nuvolette che escono dalla bocca e non sono fatte al computer regala un grado di sofferenza piacevole per lo spettatore (per girare il primo ci misero due anni per tutte le difficoltà di girare in alta montagna (e il budget limitato). E noi, mi raccomando, lasciamo il timone di comando dell'horror itagliano ai cantanti.
ma che significa che Shadow cannibalizza gli altri film ? sei per caso un idiota ? e' l' unico horror italiano ben fatto da anni a questa parte e tu gli dai pure addosso ? gente come te e' davvero priva di qualunque senso ! Renata
RispondiEliminaOgni mattina mi sveglio e mi faccio la stessa domanda! "Sei per caso un idiota?". Si apre il dibattito...
RispondiEliminaE io avrei seguito per tutti questi mesi il blog di un idiota???
RispondiEliminaVergogna, dovevi dirmelo prima!!!
Ullallààà...E' bello vedere che le buone maniere sono ancora di modA!!Uao!!
RispondiEliminaisa
Tu sei privo di "qualunque senso" come il tuo blog... ma quale senso: olfatto? Vista? Udito? Tatto? Gusto? Tutti quanti?
RispondiEliminaPer me ti manca il SESTO SENSO (non il film), quello dei cavalieri dello zodiaco e non avrai mai l'armatura d'oro!
Tiè!
m@t: e lo so, sono stato idiota a non dirtelo...
RispondiEliminais@: un idiota è per sempre
boz: no, mi manca il SENSO DEL PUDORE :D
perché una critica abbia un SENSO, deve basarsi su qualcosa, essere motivata, credo.
RispondiEliminaDetto ciò, nessuno tocchi c&b:)
Dato che anch'io non ho buone maniere posso dire che Renata non ha il senso del ridicolo?
RispondiEliminaMa anche semplicemente del buon senso...
Isa
sarebbe peggio essere senza senso? senza senno? O SENZA SENO?!?
RispondiEliminama coooomeee!!! amemi piace C&B PROPRIO perchè fa critiche immotivate!!!
RispondiEliminaA volte il seno è ingombrante...
RispondiEliminaMa un pò di silicone e via!
isa
Noi lo difendiamo a C&B e gguai chiccelo tocca!
RispondiEliminaIsa