mercoledì 30 marzo 2011

DOCUMENTARY MONTH • Fahrenheit 9/11 - SiCKO

Trame: AMERICA SUCK!

Gli americani. Quanto son ameriggani gli americani. Nei film, soprattutto nei film, non fanno altro dalla mattina alla sera che ripeterci che "america" è sinonimo di Libertà, non fanno che raccontarci in ogni singolo fottutissimo film la storiella che DAVID sconfigge sempre sempre sempre GOLIA. E invece, buongiorno america! GOLIA se lo leva di torno come una caccola nel naso a DAVID.
In un mese dedicato ai documentary non poteva mancare il difensore di ogni David Ameriggano, Michael Moore, la Iena XXXL che corre da uno Stato a tutti gli altri 50 a puntare le sue impertinenti e spigolose cineprese sui peccati d'amerigga, e manco so pochi.
In Fahreneith 9/11 (tutto sul tubo) se la prende con Bush e ci lascia attoniti quando ci racconta di come la famiglia Bin Laden fu l'unica a salire su un aereo il 12 Settembre per tornarsene alla chetichella a casa. E certo poi c'è la scena della pecorella felice, che vale da sola. 
In SiCKO (anche questo tutto sul tubo - strano no, che i film li tolgono subito e invece i documentari rimangono - la ritengo una cosa interessante, andrò a chiamare un altro elefante) è l'assurda e omicida organizzazione della sanità ameriggana ad essere presa di mira. Fa paura. Paura vera.
Però c'è un però. Percaritàdiddio Viva Moore (ma è il padre di Julianne? no eh..) e ce ne fossero come lui, però ecco, nei documentari di Moore manca qualcosa, manca il "contenzioso", manca l'altra faccia della moneta, manca il peso sull'altro piatto della bilancia. Figurati,  quello che fa Moore è raccontare i fatti, e su questo non si discute, ma questi due film in particolare - ad esempio Columbine no - non danno, come piace tanto dire a noi itagliani, "diritto di replica". Mi piacerebbe che Moore mettesse sulla bilancia le cose cattive e ANCHE quelle buone per dimostrare come, inevitabilmente, il piattino delle cattive schizzerebbe in basso facendo un cratere in terra come colpito da un meteorite.
Ma quanto valgono i documentari di Moore? mi viene da chiedere. E più in generale i documentari di "denuncia", quelli della Guzzanti per rimanere qui in Itaglia. Perché poi, quando li rivedi a distanza di anni ti ricordi anche di quel momento, uscito dal cinema, in cui ti sei detto "cazzo, dai, ora anche idioti come gli ameriggani dopo aver visto di che pasta è fatto Bush capiranno e faranno qualcosa, lo prenderanno a calci in culo. E gli americani che hanno fatto? Lo hanno rieletto. Li rivedi dopo anni e ti dici che NULLA cambia MAI. Arriva Obama col suo cavallo bianco (!). E Obama l'ha cambiata la sanità ameriggana? No.
Quindi alla fine, al genere umano, gli piace vivere nell'ignoranza? Gli piace che ci siano i potenti così almeno hanno sempre qualcuno da mandare affanculo? Gli piace che la vita faccia schifo... Poi tanto ci fanno i documentari?

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