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mercoledì 2 marzo 2011

DOCUMENTARY MONTH • The King of Kong

Marzo, si sa, è il mese dei documentari. Si sa. In Zwimbabwe, dove vecchi sciamani costringono le tribù a sorbirsi il documentario su Valentino; nello Sri Lanka, dove monaci muti raccolgono l'opera omnia di Micheal Moore e se la vedono in religioso silenzio; in Salvador... ah no, in Salvador no. Quindi anche su C&B MARZO sarà il mese dei documentari. Dei documentari abbiamo parlato spesso e molto volentieri, e sempre con la solita frase del "è tutto vero", che è una frase che aggiunge una potenza alla visione inaudita, insomma è come il NOS delle macchine, ma per i film. Quando un documentario è fatto bene (cinematograficamente parlando, intendo cioè oltre a raccontare una storia interessante è ANCHE un BEL film) è proprio la meglio cosa, perché non c'è recitazione, non c'è sceneggiatura, ehy, lo sai che non c'è, non c'è FINZIONE. Tanto che, per onorare i documentari, C&B metterà in piazza i suoi panni sporchi e alla fine di ogni post dedicato ai documentari, aprira la scatola dei ricordi e vi regalerà la sua personalissima collezione di "documenti mentali". Quindi per tuuutto il mese di Marzo ci sorbiremo tanti e svariati documentari. Non tutti di seguito come nelle Week che hanno reso famoso C&B (soprattutto in Zwimbabwe, nello Sri Lanka e... No, in Salvador ancora no), ma distillati. Saranno tanti, e saranno belli, rivedremo cose già viste ma di cui non abbiamo mai parlato (lo conoscete Capturing the Friedmans? Roba fortissima) e magari anche qualche documentario di quelli che ti fanno incazzare fortissimo. Si comincia con un documentario leggero leggero, ludico e pixelloso, i due protagonisti infatti hanno l'invidia del pixel, sono i campioni dei giochi da bar anni80, i Re di PacMan e Q-Bert, sono i Kings of Kong!
Trama: Un gigantesco scimmione ha rapito la bella, e solo tu EROE coi baffoni puoi salvarla. E, pensa che storia, lo puoi fare seduto su una sedia e spendendo solo un quarto di dollaro. NERD!

Ho sempre avuto uno strano rapporto coi videogiochi. C&B videogiocatore folle da sempre, però con questa modalità: da solo supercampione, poi appena si confrontava con qualcun altro (che poteva essere l'amichetto delle medie venuto a casa il pomeriggio così almeno i genitori potevano darsi alla pazza gioia sessuale) oppure uno di un bar/sala giochi, ecco che scopriva che in realtà era una PIPPA: giochi di combattimento? Due colpi e C&B era morto. Giochi tipo PANG? C&B al livello 20? Quello subito dopo al livello 40. Tutto così. Infatti alla fine C&B sempre stato molto bravo alle avventure grafiche, quelle dove dovevi mettere insieme il filo trovato da una parte, il ramo staccato ad un albero, l'amo preso dal pesce nel barile e farti così una canna da pesca per prendere la chiave nel tombino e aprire la porta. Quelli sì ero bravo. Invece Donkey Kong no, Donkey Kong sono bravi i protagonisti di questo film.
Il film documenta, appunto, la guerra da titani del videogioco da bar con Mario che salta i barili e lo scimmione che li lancia. E, come ogni sfida tra campioni, la sfida è l'occasione di mettere contro due personalità, da una parte un purista del gioco, un animo candido perso nei suoi schemi mentali e matematici (ah sì! la cosa più INCREDIBILE del film è vedere uno dei giocatori che con un pennarello bianco disegna sullo schermo lo schema di discesa dei barili, delle palle di fuoco, fino a creare un grafico che in confronto Beautiful Mind era scemo), e l'altro, uno sbruffone campioncino d'inverno che va in giro con una cravatta ridicola e manda i suoi record registrati su VHS e non li fa in diretta (come un vero record dovrebbe essere fatto).
Insomma gli schemi in testa. Una cosa del genere si vedeva in quel film, Il piccolo grande mago dei videogames, e se ti confronti con i tuoi, di schemi videoludici, che sono più o meno così:
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...allora poi capisci del perché eri molto sega a tutti i videogiochi. Certo, è pure vero che vedendo questi NERD (ma chiamiamoli con il loro nome, dai, dai: autistici) ti rendi pure conto che era MEGLIO essere pippe ai giochi. Lo dimostra la scena (la migliore del film) del record con in sottofondo il figlio che urla: forse sta morendo, forse ha la testa nel microonde, forse ha una gamba nel grill, forse sta cadendo dal 10° piano e chiede aiuto e il padre... il padre sta per battere il record mondiale e NON può proprio mollare adesso:
(Il film è tutto su Youtube, la cosa bella dei documentari è che la loro sete di spettatori li rendono molto più reperibili).
Quindi, quando vedi gente che si veste da arbitro per controllare che l'andamento di una partita a Pac Man non subisca irregolarità, quando vedi gente che passa la propria vita a guardare VHS che gli arrivano da tutto il mondo di videogiocatori che mandano i loro record e lui si deve vedere TUTTA la cassetta (ORE E ORE!) per controllare che sia tutto ok, quando vedi gente che pur di fare il record mondiale è disposta a vedere morire la prole soffocata, allora capisci che è meglio che tu sia sempre stato pippa ai videogiochi.  Ciononostante ecco il momento Amarcord, dove C&B fa la cosa che sa fare meglio, rimpiangere i bei tempi andati. Collection di videogiochi d'annata. 
Si iniziò coi Nintendo Game & Watch (Snoopy, quello della gente che si buttava dal palazzo infuocato, quello PRIMO A COLORI di Popeye con lo schermo a specchio), poi arrivò il Commodore 64, prima con le cassette comprate al giornalaio, poi il floppy quello nero grosso e morbidone. Poi la grande Amiga 500 (subito portata a 1000, che te credi) coi suoi floppy e i giochi belli che stavano su 25/30 floppy diversi. Il Game Boy fu il portatile più consumato (con i pezzi del Tetris sognati la notte, o visualizzati quando chiudevi gli occhi). Poi il nulla, niente PlayStation 1 perché a me quei poligoni tutti spigolosi mi sono sempre stati qui. Certo, poi ho ripreso con la PS2, soprattutto per Silent Hill, ma non era già più la stessa cosa. Oggi? Oggi sono tornato all'idiozia di un tempo e perdo il mio tempo con Peggle.

3 commenti:

  1. Io conosco solo "Il piccolo grande mago di videogiochi" e ovviamente "Ritorno al futuro"...per quanto riguarda i documentari non ne guardo granché...ultimamente però mi sono fissata con quelli su Lagerfeld, stilista di Chanel e Fendi (vedi Lagerfeld confidential) sul dietro le quinte delle sfilate! Lo so C&B non è il tuo genere ma dovrai parlare di qualcosa che interessi anche noi donzelle no?

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  2. in programma c'è Valentino.... visto? mi dicono che in alcuni punti anche ridere...

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  3. Una ola per te allora! Quello devo ancora vederlo! Ma ne ho sentito parlare bene!

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