mercoledì 20 aprile 2011

JUNKIE MOVIES WEEK ☺ Paura e Delirio a Las Vegas

Eroini: Gionni e Uomo Lupo a Las Vegas! A dirigerli Terry Gilliam, come ispirazione Hunter S. Thompson! UAU! Sembra il sogno bagnato di un cinefilo fattone. Ma non il mio. Infatti Gionni mi sta sul gozzo, Terry Gilliam sarà pure un genio ma è da tempo ricoperto di polvere, a Las Vegas non ci sono mai stato e di Hunter S. Thompson non ho mai letto una riga. Ignoranza rules. L'unico a salvarsi è Benicio DelLupo. Ma mica per nulla, perché c'ha una panza bellissima in questo film.
I fatti: Non esiste storia vera e propria, come in quasi tutti i film on the road, se poi ci metti che questi mentre guidavano erano fatti di - testuali - acidi, mescalina, eccitanti, esilaranti, scoppianti vari, e se ci aggiungi pure che il più delle volte Gilliam sa da dove parte ma non sa dove va a finire (anzi, è già tanto se finisce) ecco che il film diventa una sequela di scene all'LSD una dopo l'altra, senza soluzione di continuità. Un bene? Anche sì, data la materia del film. Insomma, it's not C&B cup of tea, non posso dire di aver amato alla follia P&D a LV, ma ciònonostante ci sono tante belle cose. La prima bella cosa è l'Uomo Ragno coi capelli di Enzo Paolo Turchi:
E a proposito di capelli, questo film fa la vera felicità del F.L.I.N.C., con la capigliatura (o la non-capigliatura) di Gionni, proprio uno degli attori per cui è stato fondato il F.L.I.N.C. Incredibile che fosse sfuggita agli attenti esaminatori quando esplorarono il bulbo pilifero di Gionni. Godetene:
Dice wikipieda che è stato proprio Thompson a fargli il servizietto da barbiere. Stava bello sotto. Infatti poi c'è la scena che si incontrano, cioè il falso Thompson incontra il vero Thompson:
Vabbè tutta una cosa di trip. Ma sì, tanto il film è TUTTO un trip. Cioè in effetti credo che chi l'abbia amato veramente lo ha amato PROPRIO per questo, no storia, no inizio, no fine, solo un trip formato loop (inizia in macchina, finisce in macchina). Gionni Deppe faceva le prove generali per il fastidio tutto mossette e faccine e tic nervosi che sarebbe stato il suo dato distintivo da lì fino a oggi, però bisogna dire che, visto il personaggio, in questo caso ogni mossettina, ogni tic, ogni smorfia, fa la sua porca figura, e quindi ecco,  questa è davvero l'ultima gran bella interpretazione di Gionni. Benicio lo ami per forza.
Lo spacciatore e lo spacciato (intercambiabili):
Ci sono poi tutta una serie di celebrities cameos, da Cameron Diaz a Christina Ricci a Flea, che però non distolgono l'attenzione dal Gonzo e l'Avvocato, coppia di matt'attori come in pochi altri film.
HIGH IN THE SKY: Tutto e di più! Per farvi capire ecco la valigia perfetta se partite per Las Vegas:
Se vai sul sito di Las Vegas ho scoperto che la frase "what happens in Vegas stay in Vegas" è coperta da ©. Cioè è come coprire con il ©"Chi gira per Roma perde la poltrona". Sta di fatto che se vai a Las Vegas e non ti fai almeno un trip, secondo me ti perdi qualcosa. Insomma le droghe allucinogene nel film ci sono TUTTE e gli effetti sono resi al meglio, computer e non (quando Thompson si risveglia nella stanza allagata). Anche se Gionni ci dice che la droga perfetta per Las Vegas è l'etere (ma ancora non esisteva il Viagra).
«Ho detto cazzo che botta»: Qui dovrei mettere tutto il film. Tutto, nessun minuto escluso. Dalla scena dei pipistrelli in poi. Ma vi metto la scena dove Benicio dà il meglio di sè:
Perché ti fai? Il mito dello scrittore (e in generale dell'artista) stonato che rende il meglio di sè solo quando è fatto (o bukowskyanamente ubriaco) è un topos bellissimo. Peccato che se ci provi tu, che magari di ispirazione già ne hai poca, che l'ambiente che ti circonda non è certo Las Vegas, che il massimo dello sballo è un pachetto di Tic-Tac versato in bocca tutto insieme, ecco, la cosa proprio non funziona. C&B, che è astemio e non si droga, è proprio fuori dai giochi. Ve lo scordate un C&B autodistruttivo e strafatto, che scherzi. Al massimo c'ha la bava alla bocca e l'occhio spento dopo aver visto un film itagliano. Poi le droghe che ti fanno "vedere le cose che non esistono" mi fanno troppa paura. Con tutti gli horror che vedo capace che mi ritrovo a tavola con la famiglia di Non aprite quella porta o in mezzo ad un'orda di zombi. La vedo difficile che "mi piglia" bene e mi ritrovo in mezzo alle protagoniste di Sucker Punch. E metti che ci rimango sotto e da quel momento in poi vedo tutto il mondo fatto di LEGO?
Comunque per sentirci tutti un pochino Thompson, oltre che tagliarci i capelli come Frate Tack, ecco la soluzione: prendiamoci tutti un trip e mettiamoci a guardare per tutto il tempo del "viaggio" questa serie fotografica di tappeti dei casinò, di Chris Maluszyski
 e vediamo che succede.
Chill Out Zone: Colonna sonora splendida, anche qui un tuffo anni 70 americani. Una O.S.T. quasi forrestgumpiana, ma sotto LSD. Bellissime le incursioni (perfette per Las Vegas) di Tom Jones:
Ve lo immaginate vederlo sotto botta? Vestito come un gaucho tarantolato con la permanente. Anche se il masterpiece rimane il "suono ascendente" di White Rabbit, con il suo senso unico:
MA NO! ECCO LA VERA CANZONE DELLO SBALLO DI LAS VEGAS:
PS. Forse non tutti sanno che (neanch'io prima di due ore fa). Prima di Gionni, Thompson era stato già interpretato da Bill Murray, nel film Where the Buffalo Roam. Recuperiamolo tutti insieme:

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