Rosemary's Baby
Trama: Bambino di Satana
Che poi se ci pensi ti rendi conto da solo che non c' tanto da stupirsi se i bambini crescono indemoniati. C'è tua mamma, che praticamente è l'unica cosa che hai, che ti ha portato in pancia nove mesi, che ti ha nutrito e ancora lo fa direttamente dal corpo, che tutta carina ti canta:
Comunque. Uno dice "non esistono più gli horror di una volta". E infatti non esistono più. Già la Oscar Mission ci dimostra ogni volta che non esistono proprio più i film, i registi, gli attori di una volta... non fanno eccezione gli horror. Rosemary's Baby, ed è subito tensione alle stelle e desiderio di maternità alle stalle.
Che poi, più maledetto di questo film non esiste. Ricordiamo bene la maledizione che ammantò L'Esorcista (macchinisti morti, bufere et simili), ma qui è molto molto peggio, perché la maledizione del film seguì il regista e addirittura il set.
Roman Polansky non è mai stato un regista "facile". Nonostante le commedie, quando poi si è messo a dirigere film psicologici c'è andato davvero pesante. Basta pensare a quel trattato di schizofrenia sotto forma di film de L'inquilino del Terzo Piano. E qui anche non è da meno. Il bambino diavolo non si vede che per un attimo alla fine del film (ma che bella la culla? no dico, anche io volevo una culla così:
Ma per due ore la tensione ti fa veramente rizzare i peli sulle braccia come fosse tensione elettrostatica. Mia Farrow - quanto era bella e deliziosa negli anni60?
Prima di sbroccare dietro a Allen e alle figlie giapponesi - così dannatamente innocente (quasi idiota), vittima inconsapevole dall'ambizione del marito e dei due vicini di casa favolosamente diabolici (citati spessissimo da quel momento in poi, non solo nei film di "vicinato diabolico" ma anche da gente con gravi turbe psichiche come David Lynch). Un film bellissimo, da recuperare in nome di un tipo di narrazione horrorifica che non esiste più, se non in pochissimi esempi, che prendono il nome di "omaggi". Maledetto come nessun'altro, dicevamo, perché fa una certa paura posticipata pensare che dopo un film su una gravidanza diabolica, il primo figlio di Polansky è finito estratto a forza dal corpo sventrato di Sharon Tate dalla Manson Family. Se questo non fa paura non so io.
E poi il palazzo, che è vero protagonista del film, con i muri di cartone che lasciano passare le cantilene della Setta e i corridoi stretti: il Dakota Building, gotico edificio di NY, i cui muri si lordarono delle cervella di John Lennon ucciso a colpi di pistola da Chapman, chissà se ci sono ancora le macchie, sotto l'intonaco nuovo. Quando dici i Palazzi Maledette e le Case Impossessate. Esistono, eccone uno:
L'affitto ti costa un occhio della testa, letteramente.
Il finale è una delle cose più belle che vi capiterà di vedere, per la sconvolgente scoperta e l'ancor più allucinante scelta. Mostruosa eppure così naturale (però se non avete visto il film non rovinatevelo, recuperatelo e vedetelo, anche se siete gravide):
Ninna nanna, ninna o / questo bimbo a chi la do?
Lo daremo alla befana / che lo tiene una settimana.
Lo daremo all'uomo nero / che lo tiene un anno intero.
Lo daremo al buon Gesù / che lo tiene un po' di più.
MA CHE SEI MATTA?! Me dai alla Befana, con quel naso col porro pauroso? Per una SETTIMANA!?! All'UOMO NERO PER UN ANNO!?! E POI PURE A GESù per tempo indeterminato! Ma chiaro che appena ho la forza necessaria per tenerlo in mano ti ficco un coltello in panza. MINIMO! Cioè magari dammi che ne so a Babbo Natale almeno mi dà i giocattoli, dammi a qualcuno buono almeno! Al limite dammi a Pamela Anderson, che è materna...Comunque. Uno dice "non esistono più gli horror di una volta". E infatti non esistono più. Già la Oscar Mission ci dimostra ogni volta che non esistono proprio più i film, i registi, gli attori di una volta... non fanno eccezione gli horror. Rosemary's Baby, ed è subito tensione alle stelle e desiderio di maternità alle stalle.
Che poi, più maledetto di questo film non esiste. Ricordiamo bene la maledizione che ammantò L'Esorcista (macchinisti morti, bufere et simili), ma qui è molto molto peggio, perché la maledizione del film seguì il regista e addirittura il set.
Roman Polansky non è mai stato un regista "facile". Nonostante le commedie, quando poi si è messo a dirigere film psicologici c'è andato davvero pesante. Basta pensare a quel trattato di schizofrenia sotto forma di film de L'inquilino del Terzo Piano. E qui anche non è da meno. Il bambino diavolo non si vede che per un attimo alla fine del film (ma che bella la culla? no dico, anche io volevo una culla così:
Ma per due ore la tensione ti fa veramente rizzare i peli sulle braccia come fosse tensione elettrostatica. Mia Farrow - quanto era bella e deliziosa negli anni60?
Prima di sbroccare dietro a Allen e alle figlie giapponesi - così dannatamente innocente (quasi idiota), vittima inconsapevole dall'ambizione del marito e dei due vicini di casa favolosamente diabolici (citati spessissimo da quel momento in poi, non solo nei film di "vicinato diabolico" ma anche da gente con gravi turbe psichiche come David Lynch). Un film bellissimo, da recuperare in nome di un tipo di narrazione horrorifica che non esiste più, se non in pochissimi esempi, che prendono il nome di "omaggi". Maledetto come nessun'altro, dicevamo, perché fa una certa paura posticipata pensare che dopo un film su una gravidanza diabolica, il primo figlio di Polansky è finito estratto a forza dal corpo sventrato di Sharon Tate dalla Manson Family. Se questo non fa paura non so io.
E poi il palazzo, che è vero protagonista del film, con i muri di cartone che lasciano passare le cantilene della Setta e i corridoi stretti: il Dakota Building, gotico edificio di NY, i cui muri si lordarono delle cervella di John Lennon ucciso a colpi di pistola da Chapman, chissà se ci sono ancora le macchie, sotto l'intonaco nuovo. Quando dici i Palazzi Maledette e le Case Impossessate. Esistono, eccone uno:
L'affitto ti costa un occhio della testa, letteramente.
Il finale è una delle cose più belle che vi capiterà di vedere, per la sconvolgente scoperta e l'ancor più allucinante scelta. Mostruosa eppure così naturale (però se non avete visto il film non rovinatevelo, recuperatelo e vedetelo, anche se siete gravide):
prima opoi dovrò vederlo anche perchè ne ho letto il libro e si direbbe che entrambe non deludano...Si, anche nel libro la mamma è al limite del deficiente!
RispondiEliminaisa
Uno dei film più belli in assoluto... lo adoro!
RispondiEliminati ci riconosci?!? :DD
RispondiEliminais@: NON HAI VISTO!!! RECUPERALO ORAAA e poi fai subito un figlio... :D
RispondiElimina(però senza esssere succube come Mia...)
no dai, se siete gravide no....
RispondiEliminaAhahahah!
RispondiEliminaGuarda, il senso materno l'ho sempre avuto anche prima del lieto evento e nonostante allora fossi una ragazza la capivo!
Trovo il finale struggente e molto più realistico di quanto sembri: "ogni scarrafone è bello a mamma soja".
poteva essere la tagline del film :D
RispondiEliminaPaul Richard Polansky non è mai stato estratto a forza dal corpo sventrato della bellissima Sharon Tate, se Susan Atckins lo avesse fatto oggi sarebbe ancora vivo, invece alla splendida Sharon Tate vennero date 16 coltellate, 5 delle quali mortali, mentre, con una corda legata attorno al collo, implorava pietà ai suoi diabolici assassini, che possano bruciare per tutta l'eternità nelle fiamme dell'inferno.
RispondiEliminaScusa Charlie!
RispondiEliminaRicordavo male...
HELTER SKELTER SEMPRE!!!
Ciao Charlie, stammi bene... :D
Galletto, mi manca l'altra metà del cielo per fare nu piccieriell'!
RispondiEliminaisa
non contare su di me per quello, già ho i miei gatti da pelare... in due mi chiamano Maaamaaao :)
RispondiEliminaper tutto il resto c'è C&Bcard