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mercoledì 20 luglio 2011

Uolberg insuperabile, 120 chili di bontà in olio d'oliva

La tempesta perfetta
Trama:


Che compendio delizioso di personaggi questo film (film peraltro fatto da quel giovine hitleriano di Wolfango Petersen (nato in Germania nel 1941, no, dico) a cui comunque tutti dobbiamo dire grazie piu che altro per Falcor). Insomma come se li studia lui i caratteri dei film nessuno, manco Michael Gay:
Il vero significato del film non devo essere io a dirvelo:
e il finale era scontato:
Che bella la vita di mare! Dal film sembra proprio che la vita del pescatore sia la cosa migliore che possa capitare a un uomo (e anche a una donna) con il vento tra i capelli, lo sguardo perso nell'orizzonte d'acqua, tu solo con te stesso e fuori la natura, sopra, le stelle più luminose che hai mai visto. Sì bravo, vallo a dire al pescatore di una qualunque delle stracazzo di isolacce che ha questa merda di una Grecia che pesca in alto mare e si impicca con le reti e poi arriva sulla spiaggia e canta le canzoni di Battisti a squarciagola e importuna le ragazze, pùttana. Cantiamo: I'm Clooney the sailor maaan 
Che bel posto, quasi quasi lo VOTO!

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