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mercoledì 30 novembre 2011
Oscen Eleven
11-11-11
Trama: ...pensa che fa quando arriva il 12-12-12
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Killer lite
Killer Elite
Trama: Mannaggia al diavoletto che c'ha fatto ammazza' pace pace e libertà con i soldi del pascià ci compriamounatenutadaristrutturare inaustraliaperchésonostancodifareilkillervogliofarel'allevatoredikiwiefarel'amoreconlamiadonnabovaradall'albaaltramonto.
Stazzam! Quel bell'uomo di Clive Owen! DeNigro! Purcell! E, incredibile a dirsi, oltre a questi nomi per metà sicurezza per metà immondizia, Killer Elite è fico.
Primo fra tutti chiaramente c'è Stazzam, che lo sapete già quanto C&B (e quindi voi tutti) deve a Stazzam, diciamo che lo sento come un padre putativo. Stazzam - che come noterete nella locandina è l'unico senza una pistola in mano, figurati a Stazzam che è già di suo un'arma ambulante che gli serve una pistola, si toglie le verdurine tra i denti Stazzam con le pistole - fa delle cose in questo film che in confronto gli altri film con Stazzam sembrano film senza Stazzam. Tanto per farvi un esempio ecco uno dei gesti atletici che ci regala Stazzam in questo film:
Non vi metto la gif della scena, ma credo che si capisca chi-crolla-di-peso-su-chi.
Poi c'è Owen che, oh, che pezzo d'uomo. Quando poi si prendono a botte con Stazzam (in una stanzetta di non più di 2 metri per due) be', gran bel vedere. Perché poi sono belle botte pesanti, non come quelle di Bud Spencer e Terence Hill che era solo un effetto sonoro.
Owen è un agente che ha perso un occhio ma l'ha presa con spirito:
Owen è un agente che ha perso un occhio ma l'ha presa con spirito:
e nonostante sia dalla parte dei buoni, è uno di quelli che il fine giustifica sempre i mezzi:
E insomma Killer Elite si presenta come un film di killer che si fanno i dispetti a colpi di sniper (un po' come facevano Stallone e Banderas) e invece finisce che ha più cose in comune con Munich che con i Botoxables (e per fortuna aggiungerei!).
Tutto è molto serrato, compatto, anche se poi non si capiscono alcuni passaggi chissenefotte perché comunque c'è Stazzam e non è che a Stazzam puoi chiedere di spiegarti perché fa le cose, lui le fa e basta, sarebbe come chiedere a Stazzam i suoi trucchi per rimorchiare le donne da monta. Lui le monta senza rimorchiarle, non è che ha bisogno di ricorrere a mezzucci quali lo sguardling:
Prendere o farsi prendere.
Inoltre Killer Elite ha altri due colpi al suo fucil(on)e: farci sopportare Dominic Purcell. Ci riesce coprendogli la faccia il più possibile:
Purcell. Purcell. Purcell... ripeterei il suo cognome per ore.
E poi - deo gratia - regalare a Robert Denigro una parte di cui non si deve VERGOGNARE! No perché nel 2011 di roba VERGOGNOSA ne ha fatta davvero tanta, anzi solo quella ha fatto. Al cinema, in sala, nelle arene, in Itaglia... e anche in TV!
(e infatti si vergogna talmente tanto che se vai a cercare il video di lui che piange dalla DeFilippi NON c'è! Avrà fatto un'offerta che YouTube non poteva rifiutare). Ci voleva Stazzam che con due sganassoni lo ha fatto un po' rinsavire. Erano ANNI che DeNigro non prendeva in mano un mitra e risultava credibile:
Film bello compattone, con nerboruto che dà botte a erculeo, che vuoi di più dalla vita? Sempre un bel guardare. Poi chiaro ci sono anche le varie stronzate del caso tipo Stazzam che è stanco di fare il killer e fa la cosa che TUTTI i killer dovrebbero sapere che se la fai è la volta che ti vengono a pigliare: si mette con una tipa e inizia a ristrutturare una fattoria in Australia...
... per vivere le sue giornate tranquillo a chiedersi cosa preparare per la cena di capodanno e sfornare un figlio ogni tre/quattro mesi (anche gli spermatozooi di Stazzam sono violenti, fanno prima). Ma in fondo a Stazzam gli perdoniamo tutto. Se non ci fosse stato lui, quella sera di quel lontano Agosto 2009...
martedì 29 novembre 2011
Un grande pazzo per l'umanità
Apollo 18
Trama: Houston, we have a problemino
E così ci incontriamo di nuovo, telecamerina. Non ti sono bastati i complimenti che ti ho fatto qui o le offese che ti sei meritata qui, qui e qui. Tu non sei ancora paga; no, tu continui a venirmi sotto. Posso apprezzare la forza di volontà, ma attenta che si fa presto a scambiarla per coglionaggine.
Apollo 18 è l'ennesimo mockumentary (mi pare superfluo, cioè molto fluorescente, spiegarvi cos'è), questa volta con un'ideuzza in più. Oggetti Smarriti: Abbiamo ritrovato la solita telecamerina abbandonata per terra (in queto caso stavo pomiciando con la mia ragazza quando mi è caduta in testa dallo spazio) e dentra guarda un po' ci stavano ore e ore di filmati di tre astronzonauti che hanno fatto una missione lunare ma che a noi poveri stronzi la NASA ci ha preso per il naso (!) e non ce l'aveva detto, e perché non ce l'aveva detto? Perché era successo un casino, erano tutti morti! Avevano incontrato una minaccia sulla Luna! E quale minaccia? GLI ALIENI! Ma va? L'austronauta che se l'è persa è gentilmente pregato di venirsela a prendere che qui siamo pieni de ste telecamerine.
Ecco, questo il presupposto. Quindi almeno non ci sono case stregate, i fantasmi che appaiono a brullo Bù! e almeno l'ambientazione claustrofobica dei Lem non è male.
Ma l'effetto telecamerina sballonzolante è esagertato e il risultato per noi spettatori è paragonabile a questo:
L'impianto horrorifico è il solito, 30 minuti di preparazione, ogni tot un qualche "misterioso avvistamento", poi uno degli astronzonauti sbrocca, finale con alieni a forma di sassi in ogni dove ma che si vedono male e alla fine muoiono tutti (vabbè questo non è spoiler, fa parte del gioco Telecamerina, no?). Quindi niente, la Luna, come abbiamo già visto qui, è meglio che ci mettiamo una pietra sù (!). Vi ricordo anche che il progetto Iron Sky avanza.
Invece a proposito di cosmonauti, a parte il film scarso, mi viene in mente quella serie bellissima evocativa e pittorica di Jeremy Geddes:
Invece a proposito di alieni, a parte il film scarso, mi viene in mente che se proprio li devi fare 'sti alieni perché non chiami STAN a disegnarteli?
Altri (tantissimi e bellissimi tipo che altro che Gormiti!) stanno qui.
Sono tra noi. Le telecamerine per favore la prossima volta metteteci un laccetto così non ve le perdete, non è che ci vuole molto a mettere il laccetto...
Invece a proposito di alieni, a parte il film scarso, mi viene in mente che se proprio li devi fare 'sti alieni perché non chiami STAN a disegnarteli?
Altri (tantissimi e bellissimi tipo che altro che Gormiti!) stanno qui.
Sono tra noi. Le telecamerine per favore la prossima volta metteteci un laccetto così non ve le perdete, non è che ci vuole molto a mettere il laccetto...
lunedì 28 novembre 2011
Ciccio coraggio
Terri
Trama: Ciccio bello
Terri è un piccolo film con un protagonista enorme. Proprio obeso intendo. Ed è un bel film.
Il film è superoff, quindi niente esplosioni (giusto di colesterolo), niente effetti speciali, niente sguardling. Infatti direi proprio che racconta niente e basta. Il niente solito dei film che fotografano la provincia americana. Questa volta con lo sguardo tristissimo del teenager ciccione, ma proprio superciccione, vessato a scuola e alla ricerca di un suo posto nel mondo: non è facile con quella stazza, trovarlo. Non aiutano uno zio con l'alzheimer, i suoi pigiami, una ragazzina impenitente e un piccolo compagno di scuola disturbato. Il professore buono ma bugiardo ce la mette tutta, ma proprio non ce la fa.
Il film per fortuna - contrariamente ad altri del genere - non annoia e ci fa scoprire le grasse e grosse doti di Jacob Wysocki, il ciccione, che speriamo di rivedere tante volte in futuro perché davvero è un attore... di peso (dai, l'unica...).
Dirvi che John C. Reilly è grandissimo ogni singolo secondo in cui è in scena mi pare superfluo. Ma ha deciso di dedicare la sua carriera ai ciccioni, John?
Altro adipe cinematografico qui. Rileggendo i commenti di quel post ho avuto paura. Vado a mangiare del gelato per riprendermi.
Mississippi Writing
The Help
Trama: Il colore viola nero
È ufficialmente aperta la caccia all'Oscar.
Qui lo dico e qui non lo nego che ci ritroveremo The Help nominato SI-CU-RO in queste categorie: Miglior Film, Migliori costumi (presi di patta da Mad Men e sixties are the new eighties) - Miglior Scenografia... ma SOPRATTUTTO, farà filotto tra le Migliori Attrici Non Protagoniste. Questi sono i nomi di 3 candidate SI-CU-RO: Bryce Dallas Howard (sì la figlia di Ricky Cunningham), Octavia Spencer (poi vi dico perché sarà candidata) e Viola Davis, quest'ultimo segnatevelo che è anche il nome della VINCITRICE, SI-CU-RO. Sicuro perché la verità vera che non vi hanno mai detto, ma C&B è qui per questo, è che l'Academy è stato creato appositamente per uno scopo e uno solo: farsi perdonare quella brutta abitudine amerigana che proprio non si riescono a togliereche dicono sia anche finita ma che in realtà c'è ancora: la schiavitù. Sin da subito:
Qui lo dico e qui non lo nego che ci ritroveremo The Help nominato SI-CU-RO in queste categorie: Miglior Film, Migliori costumi (presi di patta da Mad Men e sixties are the new eighties) - Miglior Scenografia... ma SOPRATTUTTO, farà filotto tra le Migliori Attrici Non Protagoniste. Questi sono i nomi di 3 candidate SI-CU-RO: Bryce Dallas Howard (sì la figlia di Ricky Cunningham), Octavia Spencer (poi vi dico perché sarà candidata) e Viola Davis, quest'ultimo segnatevelo che è anche il nome della VINCITRICE, SI-CU-RO. Sicuro perché la verità vera che non vi hanno mai detto, ma C&B è qui per questo, è che l'Academy è stato creato appositamente per uno scopo e uno solo: farsi perdonare quella brutta abitudine amerigana che proprio non si riescono a togliereche dicono sia anche finita ma che in realtà c'è ancora: la schiavitù. Sin da subito:
The Help è quello che fu Il colore viola negli Anni80 ma con molta meno "negritudine" gospel facilona servita su un piatto d'argento per gli animisempliciottiegiùlacrimoni: un film con donne di colore che, nonostante una vita vessata dall'uomo (in questo caso altre donne) bianco e dalla sua ignoranza e dal suo razzismo, trovano il coraggio e la forza di alzare la testa e dire basta.
The Help è - ci tengo a dirlo - un buon film. Facile, perfetto per gli Oscar. Interpretazioni (tutte femminili) ottime: dalla protagonista Emma Stone (che è brava ma non così brava), alla perfetta e odiosa Howard, passando da Jessica Chanstain che anche se in versione bionda e svampita è... È, fino ad arrivare alle due housekeeper di colore, che reggono il film. Una (la Davis) ha già l'oscar sul caminetto, per l'altra, la Spencer, dovrebbero instituire invece una categoria a parte: il Miglior Gesto Afroamericano delle Nere Incazzate:
Che è questo per capirci:
Quindi approcciatevi a The Help con le aspettative oscarizzate del caso: sentimenti in bella mostra, scene studiate a tavolino per piangere, ridere, emozionarsi, odiare la Howard, essere contenti di quando alla Howard le se ritorce contro la cattiveria, sperare che tutto vada bene, sapere che non sarà così, ma in fondo anche sì invece, vedere attrici brave, sapere che avrà un fottio di candidature facili agli oscar, sapere anche che non è American History X, che non è Mississippi (emmeìdoppiaesseidoppiapìi) Burning... ma sapere che almeno non è Ophra, non è Beionce. Forse un tantino, ma sopportabile.
E poi c'è Emma Stone. Le si perdona tutto a Emma. E poi c'è Jessica.. ci stiamo frequentando con Jessica... già una, due volte... chi lo sa come vanno queste cose.
domenica 27 novembre 2011
Il mio vicino emocromo
Fright Night – Il vampiro della porta accanto
Trama: Ammazza, vampiri!
E di nuovo un remake di cui in buona sostanza nessuno sentiva il bisogno. Non sono uno fondamentalista di Ammazzavampiri, lo ricordo come un bel filmetto di vampiri anni80 (sempre preferito Ragazzi Perduti) che aveva dalla sua i dentoni paurosi e non i soliti canini:
e la famosa scena della discoteca col vampiro che pare un incrocio di Miami Vice e Staying Alive:
E insomma rifanno il film, ci mettono un po' di sangue in più e ci mettono Colin Farrell, che non ci crederete ma funziona! Non che i suoi sguardling siano molto convincenti:
ma nel caso dovesse piacervi, ragazze, finalmente ecco uno che non si nasconde dietro un giubbottino argento e che se mi fate la domanda "ma che ci sta un film in cui gli si vede il sedere?" io posso finalmente rispondervi "veramente c'è proprio il porno amatoriale! Però cercatelo e che devo fare tutto io?!".
Insomma il film funziona. Magari voi amate alla follia l'originale e vi incazzerete a morte nel vedere la scena in cui appare il protagonista del primo e...ok, non vi spoilero... però a me ha divertito, ha "intrattenuto". Insomma meglio de La cosa, mantiene lo spirito caciarocazzone tipico dei film anni80 che in fondo, diciamocelo, molti li idolatriamo solo per l'iniezione di nostalgia.
Certo mi dirai che il prossimo remake con Colin, proprio no.
A vincere su tutti è il solito nerd del Virgin Pack (©C&B), McLovin, qui nelle vesti di vampiro pure bello cattivo. Non so voi ma ho impressione che loro:
siano la STESSA PERSONA che viaggia nel tempo e fa diversi film. No?
La canzone finale (anch'ella remake cover di JayZ in chiave truebloodesca) funzia, per dirla anni80:
Ok, Colin formalmente accettato tra le fila dei viscìdi di cassa.
Ok, Colin formalmente accettato tra le fila dei viscìdi di cassa.
Una cosa è una cosa è una cosa è una cosa
The Thing (2011)
Trama: Cosa?
Un po' lo sapevamo, che se solo pensi di poter rifare il remake de La Cosa vuol dire che ti scureggia il cervello. Lo pensano anche i protagonisti del film di Carpenter:
Ma chissà che magari nel lontano 1982 i blogger di tutto il mondo hanno pensato la stessa cosa di The Thing a sua volta remake di quello più vecchio ancora di Howard Hawks:
scrivendo sui cineblog del 1982 "A Carpenter deve proprio scureggiare il cervello". A 'sto punto poteva farne un musical:
["I can't wait to see their faces, yes sir, 'cuase they think that i'm a dog, but i'm the thing!"]
Comunque, il film in sè non ha granché Cose per essere criticato, nel senso che assolve il suo ruolo di filmetto alieno degno di questi brutti anni in cui viviamo, dove la gente vogliono vedere subito il mostro, la gente non vogliono aspettare, la gente vogliono il 3D. Non è proprio malaccissimo, cioè alla fine è una Cosa che si fa guardare. È il confronto che lo stronca, che fosse stato un film che si chiamava, chessò, Il terribile alienone delle nevi, nessuno avrebbe storto così tanto il naso. Ecco cosa. Scordatevi l'impianto del sospetto micidiale, scordatevi i bellimbusti col lanciafiamme (no dico, di Kurtrussel ce n'è uno, tutti gli altri...cosa?).
La sai una Cosa che rovina anche questo trimake: la presenza femminile: che stempera tutti i singulti mascolini da Alpha Dog, che "ragiona" sempre troppo, che placa gli animi e fa fare agli uomini Cose tipo "io ti salverò", invece in quell'altro era solo "io MI salverò."
E lo sai un'altra Cosa che rovina: che gli effetti sono in digitale e non ci sono gli occhi a palloncino e i tentacoloni animatroni fatti da Rob Bottin, anche solo per vedere il suo nome o la sua barba nei titoli:
Che alla fine sembra un po' X-Files e un po' ALien e un po' il videogioco che fecero qualche anno fa per PS2 che io lo giocai tutto fino alla fine una delle poche volte che ho finito un videogioco che a rivederlo ora pare fatto collo Spectrum. E infatti lo sai Cosa, che quando l'ultimo minuto di film si riallaccia al primo di quello di Carpenter (il cane che fugge e l'elicottero dietro) e parte questa musica:
corri subito su internet a cercare "Base Antartica Affitto".
scrivendo sui cineblog del 1982 "A Carpenter deve proprio scureggiare il cervello". A 'sto punto poteva farne un musical:
["I can't wait to see their faces, yes sir, 'cuase they think that i'm a dog, but i'm the thing!"]
Comunque, il film in sè non ha granché Cose per essere criticato, nel senso che assolve il suo ruolo di filmetto alieno degno di questi brutti anni in cui viviamo, dove la gente vogliono vedere subito il mostro, la gente non vogliono aspettare, la gente vogliono il 3D. Non è proprio malaccissimo, cioè alla fine è una Cosa che si fa guardare. È il confronto che lo stronca, che fosse stato un film che si chiamava, chessò, Il terribile alienone delle nevi, nessuno avrebbe storto così tanto il naso. Ecco cosa. Scordatevi l'impianto del sospetto micidiale, scordatevi i bellimbusti col lanciafiamme (no dico, di Kurtrussel ce n'è uno, tutti gli altri...cosa?).
La sai una Cosa che rovina anche questo trimake: la presenza femminile: che stempera tutti i singulti mascolini da Alpha Dog, che "ragiona" sempre troppo, che placa gli animi e fa fare agli uomini Cose tipo "io ti salverò", invece in quell'altro era solo "io MI salverò."
E lo sai un'altra Cosa che rovina: che gli effetti sono in digitale e non ci sono gli occhi a palloncino e i tentacoloni animatroni fatti da Rob Bottin, anche solo per vedere il suo nome o la sua barba nei titoli:
corri subito su internet a cercare "Base Antartica Affitto".
sabato 26 novembre 2011
Wilde Wilde West
Cowboys & Aliens
Trama: Sfida all'E.T. Corral
Questo è il classico film cazzatona che potrebbe dare adito a due recensioni opposte: una direbbe cose tipo: "Sì cazzatona ma alla fine divertente perché poi alla fine se io vado a vedere un film che si chiama alieni vs cowboy non è che mi aspetto la filosofia mi aspetto gli alieni laser contro i cowboy colt e winchester e tutto il parapiglia e quindi evviva Frauauau che comunque si diverte tipo ragazzino scemo e noi con lui". L'altra invece direbbe: "Che cazzo di film ma te pare che fai 'na roba con gli alieni pure mezzi brutti disegnati male e i cowboy e gli indiani e pure uno che oh è uguale uguale a Berlusconi magro ma ugualmente rifatto (ma ve lo ricordate Berlusconi?! ma lo sapete che a me un po' manca Berlusconi, quel dannato mattacchione...)
'na roba pure un po' noiosa con troppo troppo western che a noi in definitiva ci fa pure due palle così il western - tipo che pure Ritorno al Futuro III alla fine ci aveva un po' rotto dai dai ammettiamolo non è bestemmia dai eddai - e con lo spreco di due degli attoroni più attoroni che esistono (no, non Daniel e Harrison, intendo Paul Dano e Sam Rockwell)".
Ma, che si scelga di recensire Cowboy danno botte a Alieni come un film passatempo divertente e divertito o come una schifezza proto-Serie B fatta coi soldi di Spilbi, o una o l'altra, c'è una cosa che bisogna ammettere in entrambi i casi, in tutte e due le scuole di pensiero, che sia Yin o Yang, che sia bianco o nero, che sia Angry Bird o Maiale Verde, che sia Chicken o Broccolo. E quella cosa e: CHE OLIVIA WILDE SARÀ PURE UNA CAGNA A RECITARE MA... "SANTIDDIO" (è l'unico commento che mi è venuto in mente)! Quindi ora per ripigliarmi dalla visione (infatti io sono della seconda scuola di pensiero) devo mettere delle foto di nudità di Olivia Wilde, ancora di più dell'altra volta:
LI MORTACCI DE PIPPO E DE CHI NON MI HA DETTO CHE IN ALPHA DOG LE SI VEDONO LE SISEtte!
venerdì 25 novembre 2011
TOFU & BROCCOLI • Il buono il matto il cattivo
HA! Non solo C&B ma anche l’Alabama de’ noantri viene spesso a volte raramente invitata a fruire delle agognate proiezioni GRATUITE per la stampa, nel mio caso ovviamente si tratta sempre di mandorlati orientali, ringrazio dunque il FEFF che si ricorda della mia esistenza e mi metto a parlare di:
IL BUONO IL MATTO IL CATTIVO
좋은 놈, 나쁜 놈, 이상한 놈
(The good the bad the weird)
Trama: La Corea rifà Sergio Leone. E perché no?
Correva l’anno 2009 quando vidi per la prima volta questo film al FEFF, e il mio commento, che ancora si può reperire con difficoltà tra le maglie della rete, all’epoca fu: "voto 8 per la fotografia, la demenza, le mazzate e le sparatorie, l'epica di fondo".
Grazie alla prode e prodigiosa Tucker Film friulana, il film arriva in sala oggi e il mio giudizio resta pressoché invariato.
Trattasi di opera coreana, rifacimento del celeberrimo western di Leone, che la sottoscritta EHM non ha proprio stampato in mente, diciamo… (dai su, ma a chi piace il western?? Ok, eresia). La trama è soltanto un pretesto: i tre protagonisti, insieme a un manipolo di comprimari pittoreschi, inseguono una mappa che porta a un fantomatico tesoro non meglio identificato, ma tale oggetto è soltanto un MacGuffin (a me una cattedra) cioè un espediente narrativo per mandare avanti la storia, senza troppo valore in sé. E non lo dico io ma Hitchcock!
Intorno a questa mappa, due ore e venti di film scorrono rutilanti tra inseguimenti, sparatorie, complotti e fughe. Dei tre personaggi, molto fumettosi, il buono è meglio del cattivo ma il matto vince.
Ottimo character design. La cosa meno ottima è il doppiaggio italiano, troppo marcato e a tratti ridicolo, non è che se sono coreani e fanno facce strane allora devono avere la voce stridula e dire idiozie eh?! Ignoranti maledetti.
Ottimo character design. La cosa meno ottima è il doppiaggio italiano, troppo marcato e a tratti ridicolo, non è che se sono coreani e fanno facce strane allora devono avere la voce stridula e dire idiozie eh?! Ignoranti maledetti.
Se Leone trattava sullo sfondo la guerra di secessione americana, qui nella Manciuria degli anni Trenta troviamo la guerra tra Corea e Giappone, con i giapponesi dipinti come un branco di ottusi coglionazzi alla maniera dei nazisti di molta filmografia occidentale. Avete presente l’immagine del nazista impettito con l’aria da idiota che non fa altro che obbedire a ordini senza senso? Uguale. In occidente c’erano loro, in oriente i giapponesi (e guarda caso erano alleati).
La mezz’ora di cavalcata e sparatoria finale nel deserto trascina tutto il film ma un clamoroso FAIL è l’utilizzo qui dello stesso brano reso celebre da Tarantino in un simile epico scontro. Don’t let me be misunderstood, nella stessa versione dei Santa Esmeralda per giunta, NON PUO’ essere utilizzato in una scena action dopo aver fatto parte della colonna sonora di Kill Bill, perché è automaticamente riconducibile solo a quello! Regista, sei impazzito?? Il resto della OST è molto pop e va benissimo, come molto pop sono i colori e la fotografia, che ci piacciono assai.
Il finale ripropone, come da copione, il famoso “triello” leoniano, o stallo alla messicana, per dirla moderna, con i tre fenomeni che si tengono di mira per un quarto d’ora.
Quanti ne abbiamo visti di stalli alla messicana? Quanto ha fatto scuola Leone? Passando per Tarantino, fino alla Corea il passo è breve. Peccato che il tutto risulti un po’ scialbo proprio alla fine, senza troppo mordente. Diciamo che l’adrenalina cala bruscamente ed è un peccato, dopo aver fatto i fuochi d’artificio per due ore.
Ma la rivisitazione in chiave orientale, con l’aggiunta di un po’ di sana ironia (invenzione posteriore a Leone) è un omaggio del tutto riuscito e devoto.
mercoledì 23 novembre 2011
CONAN DROGO
Conan
Trama:
CI comm cretin'
O comm o sens'acca
ENNE commm nun m'lavo
A comm amami in fondo sono un cucciolo
ENNE di nuovo comm non m'lavo manco dopo
Conan2011. Cosa dire di Conan2011. Conan2011... Allora. Conan2011. Sì sì ce l'ho. CONAN... ma Conan2011. Quindi... CONAN è... conanconanconan...ok. Allora.
Conan2011 è il remake di Conan. Conan vecchio era bellissimo perché c'era Swarzy e le sue espressioni austriache:
Conan2011 è il remake di Conan. Conan vecchio era bellissimo perché c'era Swarzy e le sue espressioni austriache:
Invece nel 2011 c'è Kahl Drogo. Che poi a noi ci piacciono i Kahl Drogo mica non. Vorremmo tutti essere dei Kahl Drogo, ma con meno muscoli, non come quei mingherlini con la faccia a banana e il giubottino argentato. Il Conan degli anni2011 - quasi 2012 - non è però come quello vecchio, quello che ammazzava i sacerdoti serpenti e si scopava le streghe come fossero moscerini. E infatti il vecchio Conan dava adito anche a bellissime foto di scena tipo questa:
E poi tutti a al barbaro rave:
Invece le foto di scena del nuovo Conan2011 non possono che essere diverse, perché comunque è la modernità che lo richiede, la storia lo richiede. Le prodezze tecnologiche degli effetti speciali lo richiedono. Il pubblico lo richiede? Bo.
Conan2011 è un barbaro:
che con i suoi barbari depreda le città, ma libera gli schiavi:
ma no prima di aver timbrato il cartellino (ma solo con chi è fredegna):
E insomma se ne va di qua e di là col suo carico di intelligenza, arguzia e fascino animale:
Sempre pronto alla battaglia:
E a difendere ciò che (ha deciso che) è suo:
Cercando sempre l'avventura:
Ma Conan2011 ha anche dei sentimenti e infatti evviva l'amore barbaro:
Certo pure tu, che provi a parlare di scopo e caos a Conan2011, ti credo che poi lui capisce fischi per fiaschi. E comunque a Conan2011 neanche servono quei mezzucci tanto in voga adesso per rimorchiare le ragazze:
Per tutto il film non mi ricordavo chi era la "bella" di turno, ma mi pareva di averla vista. Infatti mi ricordavo cose così, o così, o così, ma mi ricordavo più che altro cose e basta. Mannaggia è peggiorata ora sembra una civetta. Sono cose che dispiace.
Invece alla fine evviva sempre Ron Perlman che 'ndo te giri ce sta Ron Perlman, ma non fosse che non si mette in faccia chili di robaccia sennò non è contento, Ron Perlman:
E questo era Conan2011.
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