Trama: Francesi vs Nazi
Jean Reno è il male del cinema francese. Perché i francesi fanno tanto quelli che loro il cinema sì! Loro il cinema Fransuà Truffò! Loro il cinema Le Ciaier de Scinemà! Poi vai a guardare un po' meglio e campione di incassi assurdi Giù al Nord... italiani/francesi una faccia/una razza. E Jean Reno che c'entra? C'entra che Jean Reno è tipo la nazionalpopolarità fatta attore francese. Cristo facesse un film buono che è uno. Quasi che ti penti di averlo amato così tanto in Léon. Jean Reno è tipo il Giancarlo Giannini francese, che dove lo metti sta, ma sia mai che faccia qualcosa, o quantomeno una faccia diversa. Mal di Reno.
Quindi ennesimo film sui Nazi cattivi che deportano menano fucilano (ma ce n'è sempre uno un pochetto buono che fa scappare il bambino ebreo) con le scene in montaggio alternato di Hitler che balla
e il popolo ebreo deportato. Boòoring.
Non fosse che l'argomento non permette NESSUNA critica broccolesca, vi consiglio di saltare a pie' pari questo film, banalissimo, risaputo, con scene rippate da Schindler's List (che se vuoi IL film sull'Olocausto bignamizzato, quello è) e i sentimenti alla berlina (non ho detto Berlino).
Passatemi la critica - io dico sempre che ogni film sull'Olocausto ha la sua utilità, per la Memoria intendo - ma cinematograficamente parlando (!) fa veramente schifo. Riuscire ad annoiare con un tema così profondo, ce ne vuole. Bravo francese, tu sì che il scinemà lo sai.
La citazione tarantiniana del titolo riguarda la presenza di Mélanie Laurent, la Shoshanna di Inglourious Basterds, che qui fa l'infermiera remissiva... ma che poi avrebbe avuto tutto il tempo di vendicarsi:
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