Margin Call
Trama: I soldi per fare i film con gli attoroni però ce l'hai!
Ah, ma allora siete di coccio! Non avete capito! Cosa devo fare per farvi entrare in quelle teste di rapa che ci sta la CRISI! C'è la criìisi! Non ci sono soldi! C'amo le pezze ar culo! Quindi no, non te lo compri l'iPhone 4S, caro il mio C&B!
Mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro, ma evidentemente quel giorno eri assente e se c'eri dormivi! Non è servito a nulla spiegarmi la Crisi come fossi un bambino di quattro anni l'altra volta, quindi ecco, facciamo che mi metto un video educazionale ripreso direttamente dalla più importante banca dell'universo economico che spiega TUTTO quello che c'è da sapere sul signoraggio bancario:
Capito ora, C&B? Me lo regalate voi l'iPhone? Contando che siete circa 600 al giorno, ci mettete un'euro e mezzo l'uno, hai fatto! Oh come l'8x1000 (quanto fa?)! O! A DIO LI DATE I SOLDI E A ME NO? Screanzati...
Margin Call è un film interessante (più di quelli precedenti, che o non si capiva un emerito o erano tipo "povero stronzo licenziato scopre quanto è bella la vita perché finché era chiuso in ufficio non aveva avuto il tempo di godersela meno male che l'hanno licenziato mavvaffanculo". Sempre sulla crisi e sui magheggi economici che sono talmente complicati per noi comuni mortali che è meglio lasciar fare a loro, i sapientoni di Wall Street, loro sì che ne capiscono! Loro sì che mi fido a dargli i risparmi di una vita!
Il film, come sempre in questi casi, c'ha un cast zeppo come il conto in banca di B. (ve lo ricordate Berlusca? Hai visto la conferenza stampa del nuovo governo Morti che palle? Manco una barzellettina, 'na battutina, 'na mela che sa di culo... Con quella culona inchiavabile che si è messa a frignare... Secondo me è perché le ha mandato un sms Berlusca in cui la lasciava).
E insomma gli squali di Wall Street e una notte di ordinaria follia societaria per decidere di passare all'azione e vendere tutte le azioni (!) in un giorno, scatenando il putiferio. Poi lo chiamano "giocare" in borsa... La scelta del cast è interessante perché la scala societaria dei personaggi (dal più inutile degli impiegati al megasuperdirettoregranfigldiputt') rispecchia quella reale degli attori scelti, a Hollywood. Quindi c'è questo inutile attorucolo:
che è collega ma di secondo piano di Zachary Sylar:
il cui capo è quel gran bell'uomo di Stanley Tucci:
il cui boss è Bettany il cui unico skill è farsi Jennifer Connelly:
che sta sotto Kevin Spaccimì (ok, mi sbagliavo quando ho detto che fa tanti lavori, lui fa solo il capufficio):
che è comandato da un cicisbeo raccomandato (stonatura in questa piramide societaria/attoriale):
E tutti rispondono al supermega Jeremy Irons:
Insomma i personaggi rispecchiano le reali carriere tra oscar, candidature e calci in culo. A rappresentare le quote rosa ci pensa Demi Moore, che appena entra in un ufficio fa subito venire in mente quell'altro film:
ll film ha un bel ritmo nonostante l'incomprensibilità delle tematiche di crisi, su per fortuna non indugia - è quasi più un thriller alla Grisham - e si svolga praticamente tutto in un ufficio, bello eh ultimo piano vista central park eh, ma sempre un ufficio è.
Comunque sulle banche e la crisi io voglio dire solo...
Margin Call è un film interessante (più di quelli precedenti, che o non si capiva un emerito o erano tipo "povero stronzo licenziato scopre quanto è bella la vita perché finché era chiuso in ufficio non aveva avuto il tempo di godersela meno male che l'hanno licenziato mavvaffanculo". Sempre sulla crisi e sui magheggi economici che sono talmente complicati per noi comuni mortali che è meglio lasciar fare a loro, i sapientoni di Wall Street, loro sì che ne capiscono! Loro sì che mi fido a dargli i risparmi di una vita!
Il film, come sempre in questi casi, c'ha un cast zeppo come il conto in banca di B. (ve lo ricordate Berlusca? Hai visto la conferenza stampa del nuovo governo Morti che palle? Manco una barzellettina, 'na battutina, 'na mela che sa di culo... Con quella culona inchiavabile che si è messa a frignare... Secondo me è perché le ha mandato un sms Berlusca in cui la lasciava).
E insomma gli squali di Wall Street e una notte di ordinaria follia societaria per decidere di passare all'azione e vendere tutte le azioni (!) in un giorno, scatenando il putiferio. Poi lo chiamano "giocare" in borsa... La scelta del cast è interessante perché la scala societaria dei personaggi (dal più inutile degli impiegati al megasuperdirettoregranfigldiputt') rispecchia quella reale degli attori scelti, a Hollywood. Quindi c'è questo inutile attorucolo:
ll film ha un bel ritmo nonostante l'incomprensibilità delle tematiche di crisi, su per fortuna non indugia - è quasi più un thriller alla Grisham - e si svolga praticamente tutto in un ufficio, bello eh ultimo piano vista central park eh, ma sempre un ufficio è.
Comunque sulle banche e la crisi io voglio dire solo...
ABBASSO IL SIGNORAGGIO BANCARIO! VIVA LA FICA!
il merito di questo film è quello di spiegare perfettamente la crisi, ma senza dilungarsi sugli aspetti pallosi.
RispondiEliminavoglio proprio vedere quante altre pellicole ci riescono, voglio proprio
l'hai visto Inside Job? non ci ho capito un cazzo...
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