L'arte di cavarsela
Trama: Falsa.
Come ci sono i quadri e i loro falsi, così ci sono i film e i loro falsi.
A volte quando i falsari si mettono a fare un Van Gogh falso finisce che ci perdono lo stesso tempo, che deve venire talmente uguale che si mettono a fare i colori come li faceva Van Gogh (il rosso lo sappiamo tutti come l'ha fatto no, il famoso "rosso timpano") e riproducono pennellata dopo pennellata il quadro. Così alcuni registi ci si mettono di buzzo buono e fanno un patchwork rincoglionito di cose già viste, risapute... ma non parlo di citazioni o deja vu o stile... parlo proprio di copie schifose, che manco a Piazza Navona.
Prendi un ragazzino un po' "stramboide" che se ne va in giro con un montgomery e tutti lo schifano un po' perché vive nel suo mondo stramboide, già fatto! Anni fa, e pochi mesi fa!
Prendi che il ragazzino è stramboide solo perché dentro ha il sacro fuoco dell'arte, ma per ora è un cerino, ma lui al posto del sangue c'ha la benzina. Già fatto!
Prendi NY come panorama per un film ambientato nel mondo dell'arte, già fatto, e quesllo era sorprendente, con chicche del genere.
Prendi che lui si innamora di una tipetta, ma lei all'inizio gli preferisce un artista più affermato ma poi lui è meglio perché è più puro. Già fatto, ma anche altre volte e meglio che ora non mi vengono in mente.
Prendi questa scena:
Già WESANDERSON-fottutamente-fatta! Canzone trista compresa.
Insomma un film che ricerca una sua "attitudine" e la liscia di chilometri, come quegli artisti che "rubano" lo stile altrui e dicono "sono della stessa corrente": ma. de. che. Sei un falso che sa di falsificare. Sei Mr. Brainwash (non fosse che Mr. Brainwash è un'opera vivente, di Banksy).
Quindi un film falso, talmente penoso da non far neanche incazzare. Protagonisti balenghi (se per fare l'artista affascinante e un po' maledetto hai potuto scegliere solo lui:
è meglio che ti affidi a qualche altra direttrice di casting bello mio), inoltre quando fai un film che parla di arte e artisti dovresti avere la buona creanza di prendere quadri decenti e non quelle croste che pare vomito seccato su una tela, grazie. Come ridicola è la dicitura tutta itagliana sulla locandina "dallo studio che ha prodotto Juno". Di questo passo arriveremo a cose tipo "da quelli che portavano i cestini per il pranzo in", "dalla maschera del cinema dove davano" (che poi è già il secondo film che si attacca alle mammelle di Juno quest'anno). Scansate il film e rivedetevi il doc di Banksy.
A proposito di mash-up VanGoggheschi (oltre la locandina di Midnight in Paris che come mi hanno fatto notare non si capisce perché c'è Van Gogh che era olandese):
sì, un film senza una sua identità e che sa (molto) di già visto.
RispondiEliminapeccato, perché osando un po' di personalità in più poteva uscirne qualcosa di buono..
attori pessimi tutti. ho fatto fatica a finirlo...e manco dura 80 minuti...
RispondiEliminaSono curioso di vederlo, è probabile che a me piaccia anche perchè tutti quei film che hai citato io non li ho visti e quindi non me ne sarei di certo accorto che era "già fatto"...A parte che sul "già fatto" ce ne sarebbe da dire, nel senso che è veramente difficile fare qualcosa di totalmente nuovo, in realtà può essere "già fatto" ma ugualmente bello!
RispondiEliminaMa sì chiaro.
RispondiEliminaUna volta qualcuno ha detto "[..]è già stato detto tutto: a noi non resta che trovare il modo migliore di ripeterlo."
chi? ah già. Io. (in un'intervista che ho fatto una settimana fa per tutt'altra questione al di fuori di C&B :D
Condivido il detto del tizio che citi pure tu...;D
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