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domenica 29 gennaio 2012

SGUARDLING TIME MACHINE • Formula per un delitto

Formula per un delitto
Trama: 2 + 2 = sguardling!

Dopo la prima e la seconda, ci si aspetterebbe la terza e non la retromarcia, o addirittura una tirata di freno a mano, e invece Ryan è un driver imprevedibile e nel suo terzo film "importante" se la rischia, colpevole anche Sandra Bullcock, facendo una delle più grandi cagate della sua carriera. Anzi la più grande e basta, peggio anche degli stacchetti del Mickey Mouse Show, peggio anche del piccolo Hercules.
Il film - ce ne sbarazziamo in due parole che già è grasso che cola - è un mommy thriller difettato, con Sandrocchia poliziotta scoprirà la verità e due ragazzini molto più che brmantici:


uno è appunto Ryan e l'altro è il sempre strambo Micheal Pitt, che organizzano il delitto perfetto che guarda un po' non è perfetto manco per il cacio. Segue investigazione, rimorchio via sguardling di Ryan ai danni di Sandrocchia, scoperta dei colpevoli, scena finale con morte del cattivo (ma senza scena del coltello) e addirittura un twisted ending, ma stiracchiatissimo.
Quindi film proprio da evitare, a meno che non dobbiate passare una serata con vostra mamma perché sono due mesi che non l'andate a trovare e le rifilate un Mommy Thriller così hai svangato e "ci rivediamo presto".
Però, come sempre succede quando "attori qualunque" diventano "grandi attori" (o icone o miti o gente per cui le ragazze si devono portare i cambi intimi se vanno al cinema) quando vedi i "film prima" di costoro scopri che alcune caratteristiche, alcuni particolari già c'erano, come dire che il mito era già tutto lì, pronto ad esplodere, solo in attesa di trovare qualcuno che sfruttasse esattamente quelle caratteristiche nel modo giusto (in questo caso c'è voluto Refn). Mi spiegherò meglio. (Ragazzo, procedi con la diapo 1:
GUARDATE! GUARDATE COME IL DRIVER È GIÀ TUTTO LÌ, ma tutto nel modo sbagliato:
1: La giacchetta fica c'è, ma il colore è assurdo, neanche un gigolò di periferia si metterebbe più una cosa del genere. Inoltre si fa notare la totale assenza dello scorpione dorato ricamato sul retro.
2: Il braccio che cinge la bella. C'è, ma notate come è proteso nell'atto di "impedire il movimento", "bloccare" e non in quello, romantico eppure deciso (maschio!) di "proteggere".
3: La macchina eccola lì, ma è tirata a lucido come fosse fresca di concessionaria, è una macchina che grida "notatemi", e non, come quelle del Driver, che sussurrano "hey girl, passavo di qui pensando ai fatti miei e ti ho notata. vogliamo portare tuo figlio a fare un giro nel viadotto?"
4: L'errore più grave, dettato certamente dalla giovane età e dall'irruenza adolescente: fare la mossa dell'"appoggio" non è mai e poi mai una buona idea. Le ragazze già lo sanno, caro Ryan, che cosa nascondi lì sotto, non c'è bisogno di "faje senti' la presenza", è maleducato, invasivo e assolutamente non "cool".
Però, converrete con me, il DRIVER già c'era. Era in fieri, bastava un danese per tirarlo fuori.
Ci sono altre scene in cui Ryan mostra la sua futura natura, scene che dimostrano anche come "la potenza dello sguardling è nulla senza controllo (di un bravo regista)". Ad esempio vedere Ryan che si prende le botte da Michael Pitt è una cosa che fa male al cuore:

e - preparatevi che sto per dirvi una di quelle cose che sentireste dire a Bazin. O a Braccobaldo. - ecco che il rapporto Gosling/Macchina - Macchina/Gosling si configura nella maniera più disattesa. In Drive il Driver interpretato da Ryan è l'Eroe, e la macchina il suo fido destriero. Un principe azzurro argento che salva la Bella dalla Bestia cavalcando guidando e non lo far per tornaconto personale. Lo fa perché Eroe, e i due (Eroe/Macchina) sono un tutt'uno. Invece, in Formula per un delitto, nonostante ci sia una simile dicotomia, è tutto sbagliato. Quando non imbarrazzante:



Inoltre, un vero sguardler mai e poi mai direbbe una cosa del genere:

(anche se effettivamente la metafora rende alla perfezione l'effetto che lo sguardling ha sulle nostre amiche/compagne/sorelle/madri). Perché, come ti sbagli, lo sguardling non manca neanche in questo film:
E l'effetto lo fece anche su Sandrocchia. Ebbene sì, forsenontuttEsannoche Ryan e Sandrocchia hanno SCOPATO! Per davvero veramente! Cioè sono stati insieme nella vita vera, (se si può definire vera la vita di un attore hollywoodiano) all'epoca:
Quindi anche Ryan ha il suo passato di "toy boy", ma ci vogliamo rendere conto? Ryan che fa sguardling a Sandra, tredici anni più grande e lei ci casca con tutte le mutande! Però, a essere sinceri, avere nel proprio diario delle conquiste Sandra Bullcock non è proprio una gran cosa, anzi, mi pare più una cosa di cui vergognarsi. Parafrasando il mommythrilleresco strillo sulla locandina: L'unico difetto di Ryan: Lei.
Per fortuna poi Ryan si è emancipato e dalle cagne è passato con una certa nonchalance ai cani, che sono un po' gli esseri che gli hanno insegnato il potere ancestrale dello sguardling

Ecco Ryan che posa con il suo migliore amico , gli fa i filmini ipspinonematic, lo salva dalle scale mobili che spaventano sempre i cani e fa la sua solita posa del pugno (poi ne parleremo) per proteggerlo dai paparazzi. 
Ragazze, se tratta così bene il cane pensa come può trattare bene voi ...e so benissimo che state pensando ad altro, se si parla di Ryan e di doggy. Maniache...

4 commenti:

  1. a me non è dispiaciuto. la parte thriller è perfezionabile, però pitt e sguardling con il loro rapporto bromantico reggono il film da soli

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  2. Pitt ha fatto molto di meglio nel remake di Funny Games, in quanto a relazione bromaticoviolenta :)

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  3. Che dici, potremmo girare un remake io e il Cannibale? ;)

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  4. non contate su di me per la parte di Sandrocchia. :)

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