martedì 10 gennaio 2012

SIAMO SERIAL • This was/is/will be England

This was...
This is England '86/'88
Trama: Woody, Combo, Shaun, LOL. Milk e la fukin' vita di merda.

Il passato.
Sèguito - ma non "ideale", proprio sèguito (stesso sceneggiatore/regista e stessi identici attori) - di This is England, film bellissimo uscito nel 2006 nel mondo, solo quest'anno in Itaglia (meglio tardi o mai?). Ve lo riassumo nell'illegibile recensione estiva:
Capolavoro vero. La serie continua il racconto senza perdere MAI il filo del discorso. Se il film si concentrava sul piccolo Shaun e il suo quasi plagio a opera di Combo (attori tutti in-cre-di-bi-li), la serie racconta le vite spezzate degli altri del gruppo, concentrandosi sulla coppia LOL/Woody (che toh era il nuovo Misfits, non l'avevo riconosciuto, e dire che ne avevo fatto un ritratto che manco a Piazza Navona!:
Insomma la vita della suburbia inglese, che ormai sembra essere la nostra suburbia, eppure con quella malinconia, quella violenza, quella tristezza espressa in ogni cosa (dalle casette di mattoncini a schiera con la moquette pelosa per terra e i divani ricoperti di linolium, alle strade desserte, al nulla tutto intorno (e quindi dentro). Poter scappare è impossibile, l'unica cosa che puoi fare è vivere con quello che hai, sperando che ti dica culo e magari non finisci accoltellato in una rissa, violentata dal padre della tua migliore amica, incarcerato.
Il vero quid in più della serie è la cinica (ma al tempo stesso accoratissima) capacità di raccontare il nulla che fa da scenografia (e impossessa) tutti i protagonisti: sono circondati da talmente tanto niente, che è fisicamente impossibile il germogliare di un senso di appartenenza, e il gruppo diventa famiglia; lo dimostra la strana non-gerarchia famigliare dove genitori, figli, fratelli, amici, si fondono in un unicuum senza età, non ci sono regole genitore-figlio, fratello maggiore-fratello minore, padre-madre: c'è solo vivere, cercando di schivare le bordate che la vita ti lancia contro. Oppure rialzarsi quando non hai fatto in tempo a scansarti.
This Is England è la degna continuazione del film, non ha il minimo cedimento ed è bellissimo ritrovare i personaggi che avevi lasciato nel film. Lacrime a fiotti. Brilliant!
This is...
Sherlock - S02E01
Trama: Egocentrico, Watson!

Il presente.
Meno male che è ricominciato, che alla fine della prima stagione sembrava dovesse finire lì. E invece rieccolo, l'"altro" Sherlock degli anni2000, che fa a pugni (anzi a indovinelli) con quello cinematografico, e, devo dire, vince (la componente brmantica è d'uopo anche qui). Ok, magari è meno affascinante (ma non saprei eh) però in quanto a supponenza, antipatia, arroganza (tutte cose che ci fanno AMARE le persone, è per questo che voi amate C&B no?) lo batte di gran lunga.
La scrittura della serie (e soprattutto di questo primo episodio) è una cosa celestiale, stai lì e cerchi di capire tutto, cerchi di fare un po' lo Sherlock e di districarti tra i mille input (mostrati o detti), e ti senti un po' scemo perché sei sicuro che ti stai perdendo qualcosa. Eppure continui, perché Sherlock è favoloso, come rimanere ipnotizzati di fronte all'ingranaggio di un orologio: non ci capisci un emerito, ma è bellissimo guardare le rotelle che girano.
Il primo episodio - che se avessi letto anche solo una pagina di SH avrei apprezzato ancora di più - è una ripresa col NOS, forse il migliore dei 4 finora visti. 
La cosa che davvero è "avanti" è l'utilizzo ormai del tutto normale della vita 2.0. inserita nelle investigazioni di Sherlock, lui usa sms a scatafascio, Watson racconta le gesta investigative su un blog, internet (e la ragnatela comunicativa che ne deriva) è una realtà assodata, c'è, non è tipo: "ehy, guarda un po' che innovazione", è naturale e basta. Che uno fa il confronto con gli sceneggiat(or)i itagliani e sembra proprio di sentirli, negli studi a Milano 2: "Ehy! Ho una grande idea! Adesso facciamo che i RIS sono alle prese con uno strano delitto e scoprono che l'assassino ha messo una confessione...[pausa suspense]... SU FACEBOOK! Capito che innovazione! Che giovinezza! Che pazzesca cosa di giovani di stare sempre al computer! Che nuova telecomunicazione! ...SU FACEBOOK!" "Stai avanti!". Due episodi a venire, da vedere assolutamente. Stunning!
This will be...
Black Mirror
Trama: Ai confini della realtà 2.0

E poi il futuro, ma non quello di tra cento anni e odissee nello spazio. No, quello di tra massimo - e dico MASSIMO - dieci anni.
Tre episodi fulminanti, scritti con l'oro nella penna e il genio nel cervello (a proposito, i tre nomi che si nascondono dietro questi tre gioielli made in U.K. sono Shane Meadows, Steven Moffat (sceneggiatore tra gli altri di Tin Tin) e Charlie Broker. E noi gridiamo al miracolo per Boris. Evvabbèddai).
La trama del primo: Una rampolla (!) della Regal Famiglia inglese viene rapita. Il rapitore carica su Youtube un video con la richiesta di riscatto: no soldi, il riscatto è un tantinello più fantasioso: per salvare la ragazza il Primo Ministro dovrà copulare con una scrofa in diretta televisiva (che vabbè, in Itaglia gli avrebbero riso dietro che il nostro l'ha fatto per 18 anni senza manco il ricatto. tu-tun-chaa). Cioè proprio fare all'amore sessuale con un maiale. Tutti i disperati tentativi di trovare la ragazza o perlomeno falsificare il video (in CGI) vengono annullati SOLO per colpa dei social network... Il resto, è come dire, bestiale.
La trama del secondo: in un futuro distopico e dispotico non esiste più l'energia naturale, e a produrla sono milioni di cyclette con sopra gente che "te l'avevo detto che fare spinning sarebbe servito prima o poi". Per "pacare" gli animi di fronte a questa nuova forma di schiavitù, il Big Brother mette su un diabolico Talent Show (tra i giudici un divertito Rupert Everett): si pedala una vita per acquistare crediti, facendo contento il proprio avatar, si spendono i crediti per mangiare o vedere i programmi in tv grandi come tutta la stanza che se chiudi gli occhi ti costringono a riaprirli, si spendono per potersi esibire nel Talent Show: se si vince si viene sollevati dalla pedalata vitalizia. Un giovane e una giovane tentano la fortuna... con risultati distopici e dispotici. Lui è il Joker di The Fades, lei la burrosa Lady Sybil.
La trama del terzo (il migliore): Facebook non esiste più, nel senso che non esiste più sul web, perché in effetti è direttamente impiantato nel cervello: tutti hanno una sorta di immenso HardDisk sottocutaneo (grande come un fagiolo) in cui registrare, salvare, condividere i propri ricordi (ricordate Strange Days? Un passetto più avanti.) Viene da sè che il concetto di "bugia" non esiste più neanche lui (- Dove sei stato fino a quest'ora? - Alla riunione, tesoro! - Fammi vedere il ricordo della riunione! Ora!") e che metà della vita la si passa a registrare ricordi, l'altra metà a rivederli, sia su schermo, sia direttamente via retina (l'implicazione sessuale è chiaramente esplorata). Una coppia scoprirà che avere la possibilità di mostrare su uno schermo i propri ricordi ed essere gelosi non sono cose che vanno proprio a braccetto... (Attore bellissimo e destinato a cose grandi, Monciccì Kebbel.)
Tre shots ai confini della realtà 2.0 favolosi (forse il secondo un tantino visto, ma ugualmente piacevole) che mettono davvero un senso di inquietudine profondo: perché quando vedi le astronavi, gli alieni, gli scambi di faccia e tutte quelle cose spaziali ti dici sempre: "vabbè, figurati, morirò prima di vedere tutto questo" e invece nei tre episodi di Black Mirror (che poi è lo schermo che avete davanti, guardatelo bene, lo vedete no che è NERO!) sono un futuro che non è proprio domani, ma dopodomani sì. E, ancora più inquietante, nessuno fermerà questo processo di alienazione dalla realtà, nessuno: è già radicato, è già avviato da anni, e Orwell non era uno scrittore, era John Titor. Amazing!
Io comunque - a proposito del terzo episodio - non ho problemi: volete vedere i miei ricordi degli ultimi due anni? Eccoli in un filmato lunghissimo proprio fatto mettendomi la telecamerina in testa e riprendendo tutti tutti tutti i miei spostamenti:
Questi tre prodotti televisivi (ognuno con la sua peculiarità, tutti accumunati da una capacità di scrittura sublime) mi hanno fatto pensare (ancora e ancora. e ancora.): ma c'è UNA cosa che sappiamo fare nel nostro Bel Paese? C'è un SINGOLO campo "creativo" dove siamo capaci di osare? Se chiedo ad un artista, un musicista, un regista, un'illustratore, un [insert here campo di tuo interesse/professione], se chiedo a chiunque, qualsiasi sia il suo campo (fosse anche la ricerca scientifica, fosse anche l'artigiano carpentiere, che ci vuole creatività pure lì), se è felice, se riesce ad esprimersi come vuole, se il Paese è recettivo, lui/lei mi risponderà: ma mi prendi per il culo?
E allora - rimanendo in TV - Romanzo Criminale è davvero il massimo che ci è concesso? Eppure secondo me c'è lo spazio, nei cervelli lobotomizzati degli spettatori - per un po' di coraggio in più. Ora che siamo carichi di serie TV straniere, perché non possiamo avere anche noi una serie fantascientifica? (Black Mirror dimostra che non ci vuole poi questo grande budget). Forse non mi metto nei panni della casalingua di Voghera che VUOLE essere lobotomizzata? Forse ho a che fare con gente che le serie Tv se le vede in streaming e invece la maggioranza degli spettatori è poi quella della cena con le teste girate verso lo schermo? Ho cmprato questo, un Atlante Illustrato dell'Orrore che ci è passato davanti allo schermo per anni:
(COMPRATELO!) e nello stesso tempo ho dato via la mia TV mesi fa (dicono tutti così no: "io la TV neanche l'accendo") eppure, sfogliando il libro, vedendo le serie prodotte in un Paese che dai, ha anche i suoi bei problemi, le sue realtà idiote, insomma mo non è che in inghilterra so' tutti geni, eppure queste tre serie sono Cinema, ma sul piccolo schermo. E poi pensavo alla TV come TATA, (dio, quanta televisione ho visto io! Tantissima. E mi ha formato, come spettatore intendo, no?) e mi sono accorto che c'è una missione programmatica e antropologica per cui non si fanno proprio le serie scritte bene: perché chi le guarderebbe, le capirebbe, le promuoverebbe non sta più davanti alla T.V.. L'ha abbandonata anni fa, o l'ha data via come ho fatto io.
Lo spettatore intelligente non c'è più, perché non di facevano più programmi intelligenti, perché non c'erano spettatori intelligenti a guardarli, e non c'erano perché non stavano più davanti alla T.V., e non ci stavano perché... Un serpente (anzi un biscione) che si mangia la coda. Un piccolo scherno. Banale? Ma certo! La banalità, quando si parla di T.V., è di Casa. Vianello. Pubblicità!

8 commenti:

  1. la serie di this is england ancora mi manca, sherlock non lo reggo quindi me lo risparmio volentieri, mentre black mirror è una super figata!! mi manca ancora il terzo episodio, ma i primi due sono già Storia della tv!

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  2. Dirò una cosa.

    Per motivi diciamo personali (non perché mi interessasse tout-court) sto vedendo una nuova finzion su Canale 5, che va in onda il mercoledì sera e a detta di molti (anche addetti ai lavori) è una cosa NUOVA che sui miseri schermi italiani non si era mai vista.
    Ora, io non so NULLA di finzion italiana, ho seguito a stento un paio di serie di Distretto 1000 anni fa e basta (e vabbè, Boris non fa testo), quindi in effetti non saprei fare paragoni concreti. Di certo però questa nuova finzion (che non nomino perché non mi va) tratta temi che non sono famiglia/scuola/amore/poliziotti/pompieri/cani, infatti è un mix di paranormale/religione/investigazioni/occulto con un po' di suspense e musica cupa (ma va in prima serata quindi niente di eccessivo ovviamente).
    Il punto è QUESTO. Seppure con tematiche "nuove" e seppur lodevole negli intenti di scrittura si vede che è un prodotto TELEVISIVO, si vede nella regia sciatta e nella presenza di attori cani tra i comprimari, si vede soprattutto nella carenza di BUDGET che secondo me (ecco il punto) è il vero problema alla base di tutto.
    Tu dici che un gran budget non ci vuole se ci sono le idee, io dico che in Italia le idee da sole non bastano perché cmq un regista bravo e degli attori bravi li devi PAGARE. Non è che mi devi ricostruire la cappella sistina ma la qualità si PAGA.
    e poi c'è il fattore rischio, cioè QUANTO puoi osare se vai in prima serata davanti a mamme e bambini?
    Boris docet anche per quello, relegato su Sky e ora in terza serata perché dicono le parolacce. E' un prodotto totalmente diverso dalla finzion di canale 5, questo è ovvio, come immagino sia diverso anche Romanzo Criminale (mai visto) ma forse solo quei due sono esempi di "diversità" nel panorama italiano, perché per quanto vuoi osare in prima serata su Can 5 ci devi mettere sempre le stesse facce e sempre gli stessi schemi narrativi, perché gli sponsor vogliono share di almeno tot milioni oppure niente soldi e così via (sempre il biscione che si morde la coda).

    Le "miniserie" come This is England o Sherlock, fatte di 3-4 episodi lunghi in Italia sono un format impensabile. Ma non so perché. Mi informerò. Credo sempre per abitudine dell'italiano medio e perché rischiare costa troppo e nessuno, anche volendo magari, può permetterselo. Nessuno sponsorizzerebbe una serie DIVERSA che però va in seconda serata.
    Non so in England come sono trattate queste serie, vanno in prima serata? Vanno sulle reti via cavo? In quanti le vedono? Sono considerate un successo? Indagare.

    Ho finito, Alabama torna ai commenti-fiume di un tempo, ne sentivate tutti la mancanza, I know :)

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  3. Certo che scrivi veramente bene...

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  4. c@nnibal: this is england imprescindibile (ma prima vedi il film eh!) sherlock posso capire (ma guarda ti perdi certe chicche), black mirror rules!
    Al@: ciao! benvenuta su C&B! poi quando ho finito di leggere ti rispondo (vuole il caso che si sia parlato anche da queste parti della fission occulta...)
    imeld@: grazzie! L'o sempre detto dinfatti anche io!

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  5. (anche se devo dire che il finale di questo post è un po' delirante...colpa di troppa TV che ci rincoglionisce tutti)

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  6. E io che speravo di innescare il dibattito. Quanta inospitalità :(

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  7. è sempre così quando si è nuovi..gli altri sono tutti amici e dicono cose che non si capiscono,,,, ma non è inospitalità! sei la benvenuta!!! :D
    (cmq ho recuperato gli episodi della fission paragnostica. una possibilità glie la do. una. che la pandolfi la voglio vedere solo se è trascinata da un amacchina sull'asfalto...
    evviva zelda! (no così, per dire!)

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  8. Eh, infatti LEI è uno dei problemi secondo me...
    Stasera altre due puntate, vediamo come va...
    :)

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