The Big Year
Trama: Ci sono tre uomini che passano la maggior parte della loro vita inseguendo uccelli. Loro vogliono conoscere quanti più uccelli possibili. Gli piacciono di tutte le forme e colori, gli uccelli, a questi uomini. E fanno a gara a chi ha visto più uccelli.
Mi piace tanto scrivere la recensione di questo film di tre uomini grandi e grossi che girano il mondo in cerca di uccelli e far credere che ogni volta che scrivo la parola uccelli sto parlando di attributi maschili e invece intendo proprio uccelli., pennuti, volatili.
I tre protagonisti sono tre attori che altrove, in altri tempi e con altri registi hanno fatto la storia della comicità americana (soprattutto Martin, roba che io ci sono cresciuto con i film di Martin. Ma davvero tutti, da Lo Straccione in poi...).
Peccato che non riesce per nulla, questa fuga dalla banalità media tipica della solita commedia americana (#lei ama lui). Qui si sceglie, in sede di sceneggiatura, di andarsi a cercare un mondo strano, sufficientemente "nerd" da far sì che almeno m30/40 minuti di film si scrivono da soli con gli spiegoni di questo e quello di quel preciso mondo (in questo caso il fanatico mondo dei guardatori di uccelli).
Che poi potrei pure starci, se il tutto fosse davvero divertente, inusuale, valido. Perché infatti lo sanno tutti che l'importante è come lo usi, l'uccello.
Comunque davvero, già dispiace ritrovarsi Owen Wilson in filmacci come lo sai, e Jack Black in film pupùpipì tipo Gulliver (per Martin il discorso è diverso, possiamo tranquillamente dire che si sta godendo la pensione), ma vederli pure tutti insieme in un film del genere (che non è pupùpipì, nonostante parli di volatili), ma è lontano mille miglia da qualcosa che possa anche solo divertire, intrattenere, fa male forte.
Insomma il film è pieno di uccelli, ma è veramente moscio.
Insomma il film è pieno di uccelli, ma è veramente moscio.
[Niente di che. ma lui a minuto 0:20?]
[Ritchie style. niente di che. ma lei a minuto 2:06!]
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