The sitter
Trama: Tutto in una notte (e in un sol boccone).
Dal regista coglionazzo di questo (carino) e di questo (bruttino) un instant movie coglionazzo pure lui per sfruttare l'adipe - quando ancora c'era - di Jonah Hill.
Jonah Hill è uno dell'Apatow Pack:
e ce lo siamo ritrovati proprio agli albori di C&B, e ancora non riuscivamo a ricordarne il nome, poi spuntava fuori, con la leggerezza di un pachiderma, un po' lì e un po' qua, fino a riuscire nell'impresa: diventare co-protagonista ma sempre con un altro nome con più enne di quelle necessarie (ehm) o di film mumblecosi o addirittura essere candidato all'oscar. Ultimo passo: un film tutto suo, questo The sitter.
Che sì, è un film coglionazzo, pure abbastanza svogliato, ma che alla fine preso dal verso giusto qualche spunto di grassa risata (!) lo offre, peccato che ti penti subito di averla fatta perché a ben pensarci è un filmaccio.. Il canovaccio è quanto di più liso si possa immaginare: giovane nullafacente viene incastrato dalla madre per fare il babysitter a tre regazzini modnelli:
Da sinistra: regazzina pestifera Paris Hilton in fieri; regazzino portoricano adottato Unabomber in fieri; Max, gay in fieri; un obeso magro in fieri.
E le risate del film le regalano proprio i regazzini (in particolar modo quello al centro). Il resto è la solita "tutto in una notte", con tanto di ritorno a casa tre minuti prima dei genitori, metti a posto tutto veloce e "com'è andata?" "una noia mortale".
Almeno c'è Sam Rockwell sia benedetto che quando entra lui nello schermo ogni cosa è illuminata, pure (o soprattutto?) quando fa il coglionazzo come in questo caso:
Sì, ha il trucco. Un drug dealer col trucco... c'è un perché.
Quindi vabbé filmetto esile esile nonostante il protagonista. Ma parliamone di questo protagonista di peso. Ma sì facciamoci questa domanda: ma perché dimagrire? Ora va bene l'adipe non piace a nessuno e fondamentalmente è anche una bella sensazione potersi vedere il pisello senza il bisogno di un gioco di specchi tipo LunaPark, però quando sei un attore, che poi fa della ciccia la sua forza, che senso ha dimagrire? Voi lo volevate vedere John Candy magro? Ne abbiamo parlato lungamente qui.
Quindi, forse così è un tantinello esagerato e lo posso capire. Essere un trasporto eccezionale puà creare anche problemi logistici alla produzione del film:
Non oso immaginare le smagliature poi! (Certo er corpo umano proprio è 'na macchina incredibbile.) Ma perché poi era dimagrito, e così tanto? Per fare questo?
O pensava davvero di poter competere con Channing Tatum?
Per fortuna queste cose di dimagrire durano poco! Anche Geri Halliwell alla fine quanto è durata? Il tempo di passare davanti a un Pizza Hut e dirsi "è solo per questa volta!". Chiaramente la Dieta Photoshop non vale.
E per fortuna (ci sono poche cose che ci danno sicurezza nella vita: gli attori grassi sono una di quelle) anche Jonah pian piano - per la gioia nostra e dei ristoratori vicino casa sua - sta tornando quello di una volta grammo dopo grammo. Eccolo agli Oscar e mentre esce da una macchina con George Clooney (non si sa perché, forse era vero che George stava con Eli solo per distogliere l'attenzione dal suo amore per i maiali?):
In italiano uscirà con il titolo Lo spaventapassere. Ripeto perché non ci credo neanche io. In italiano uscirà con il titolo Lo spaventapassere. Ma vedendo la bella gente che c'era all'anterprima americana - guidette e rapper da galera - forse non è poi così sbagliato:
Evviva:
La locandina viene dritta dritta da qui.
La locandina viene dritta dritta da qui.
Io spero solo che Jack Black non dimagrisca MAI. Perché così mi attizza sessualmente (!) e magro mi farebbe vomitare.
RispondiEliminaCICCIA POWER!!!
Alabama per il sociale.
ehm ehm
RispondiEliminaLo so, sono cose che nessuno vorrebbe mai sapere. Ma qualcuno dovrà pur dirle.
RispondiElimina:D