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martedì 24 aprile 2012

BLOODIAZ HELL 2

Black Block
Trama: Per chi voleva i nomi

Il documentario Black Block, prodotto dalla Fandango di Procacci, non è un vero e proprio documentario, ma più una raccolta di testimonianze dei veri protagonisti dei fatti della DIAZ. A tutti gli effetti uno "studio preparatorio" per il film. E diventa automaticamente una visione indispensabile per chi - come me - ha sentito il film nel profondo, pur magari non avendo partecipato attivamente alle proteste (nè quelle di Genova nè altre... serve anche a questo il Cinema no? A farti sentire discretamente una merda...)
Di nuovo quel senso di inadeguatezza di fronte a questi "black block" (il titolo si rivela più che azzeccato: ci si aspetta un doc sui "black block", e a fine film ci si ritrova a rileggere nel titolo anche la sua parte mancante che è: "e questi sarebbero i terribili, violenti, disumani" BLACK BLOCK "?"). E questa volta la nausea e la tragica empatia sono se possibile ancora più forti visto che sono loro, sono veri, sono proprio gli stessi che abbiamo visto nella finzione cinematografica del film (per quanto cruda e realistica fosse).
Ci sono la ragazza coi dredd e il ragazzo dell'estintore, il tipo che riesce ad evitare Bolzaneto per pura fortuna e la ragazza che invece ha vissuto davvero quell'inferno.
E la domanda che di nuovo riempie ogni singolo pensiero è "come è possibile che sia successo?". Davvero, per TUTTO il tempo vengono in mento SOLO e SOLTANTO i Nazisti. A memoria d'uomo, dal Dopoguerra a oggi, solo Pinochet così, solo i Generali in Argentina, uno Stato che mando i proprio poliziotti a pestare, praticamente a morte (e davvero è un miracolo che non ci sia scappato il secondo, terzo, dicianovvesimo, morto di quei giorni), e poi insabbia tutto.
Ci si è lamentati che DIAZ non fa i nomi dei diretti interessati. In Black Block ci sono i nomi, prima di tutto i più importanti, quelli delle vittime, ragazzi che, tragicamente e con una facilità dolorosa a dirsi, hanno visto la loro psiche distrutta nel giro di una notte: da allora incubi, sfiducia nell'istituzione, attacchi di panico, psicoterapie a vita.
Lo so che può sembrare una domanda scema, ma io mi sono chiesto anche: ma i poliziotti, quelli che in cuor loro SANNO di essere stati quella notte alla DIAZ a massacrare di botte gente che "stava lì", come si sentono oggi? Voi direte Eh come vuoi che si sentono, bene si sentono, pensano di aver fatto il loro dovere e magari pure poco. Ma un briciolo di umanità, uno, ci sarà anche in un poliziotto che smessa la divisa legge con occhi meno "strafatti" di potere il "fattaccio"... dite di no eh? Di nuovo mi "defilo" con lo sguardo un po' basso e non sollevo questioni puramente politiche, ma davvero, umanamente, i poliziotti, come si sentono oggi? Voi mi direte, ma che cazzo gliene frega ai poliziotti sottoacculturati che magari è gente che un giorno era criminale il giorno dopo stava in polizia per poter menare le mani con il placido accordo della Legge, quelli lo rifarebbero domani.
Vero, l'avevo detto che era una domanda scema. Ecco, il punto è proprio questo, lo rifarebbero domani. Perché non c'è giustizia nell'animo umano, non esiste un "corpo di polizia" se poi quel corpo è umano. Tempo due righe già mi avvito su concetti difficili da esprimere, ma a volte credo che la mia colpevole pigrizia di fronte alle ingiustizie sociali e umane (cioè il fatto che sostanzialmente non faccio nulla per combatterle e me ne sto nel mio eremo protetto da una supponenza isolazionista) derivi da una sorta di lucida (auto-indotta, presuppongo) consapevolezza che nessuno può cambiare nessuno, perché è nella natura umana quella di prevalere, di violentare, di uccidere, di cercare il privilegio, di affondare il debole. 
Le piramidi non le hanno costruite con la giustizia sociale. E ora tutti turisti a dire "che belle le piramidi". 
Lo so, il qualunquismo arranca anche in queste parole. Meglio stare zitti. Anzi no, meglio ammirare chi ha il coraggio vero - come ce l'hanno i ragazzi intervistati in Black Block - di far valere i loro diritti di singoli, sapendo che singolo+singolo+singolo+singolo...
Mi fermo, ma faccio una cosa che mi riprometto di non fare mai su Chicken&Broccoli che non è un sito pirata, questo: vedetevi Black Block. E anche:

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