giovedì 31 maggio 2012

Sarà: Voce del Verbo

Verbo
Trama: Sara, svegliati è autunno inoltrato

Tutto preso dal cercare film di fantascienza europei (solo per avvalorare la mia tesi, già espressa qui e qua, che si può facilmente riassumere in: "loro sì, noi no") metto le mani su questa ragazzina sedicenne... no aspetta... che così suona male... metto le mani su QUESTO FILM con protagonista una ragazzina sedicenne introspettiva e timida che inizia a capire che oltre alla scuola, i genitori, i poster attaccati in cameretta c'è qualcos'altro, CI DEVE essere qualcos'altro. 
Non è un film sulla perdita della verginità. Anzi ora che ci penso in qualche modo anche sì.
Il personaggio di Sara è del tutto identico al Neo di Matrix, o ancora meglio a Donnie Darko: personaggi che passano la prima mezz'ora di film a dirsi "questa non può essere l'unica realtà", poi a Neo appare un negro pelato vestito di pelle, a Donnie un coniglio gigante. A Sara invece appare un deficiente. Anzi un gruppo di deficienti.
No, non sono un gruppo di teatro di strada d'avanguardia e neanche dei frikkettoni che vendono i bracciali di cernit alle bancarelle della festa dell'Unità: sono degli street-artist psichici. Chi?
Infatti - per fare un passo indietro - Sara è fissata con uno street artist che si fa chiamare Liriko (e qui c'è il megafail del film: la street art presentata fa SCHIFO, pare 'na roba come quando tipo il Comune di Roma fa le cose "pe' i ggiovani" e fa le grafiche street che manco gli Sgorbions) che gli comunica tramite "pezzi" che c'è un'altra realtà e lei deve avere il coraggio di suicidarsi per trovarla (ma 'na telefonata no?)
Insomma tra fantasy di impronta dark e street artist, i tizi di questa sorta di resistenza onirica (bum) vanno in giro in skateboard. In skateboard. Non è così vecchio fare uno che va in giro in skateboard? Hanno tutti queste tute nere col cappuccio, i capelli rasta, i tatuaggi tribali che gli escono dalle maniche, aste di neon in mano, i piercing e si chiamano Liriko, Medussa, Prozak, Totem. 
ANNI NOVAAANTA??? HELLO??? CI mancava solo questa come colonna sonora e avevamo fatto filotto:
Io invece di Sara l'avrei chiamata Skate. Skate Wislet.
No, non ci siamo. Certo, anche solo il fatto che gli SPAGNOLI l'abbiano fatto e NOI NO, mi fa vergognare di essere itagliano, ma non è che mo' posso perdonare tutto per il solo fatto che noi viviamo nel quarto mondo cinematografico.
Potrei invece lanciarmi in una gallery pazzesca di street art. Se mi andasse. E se non pensassi che questo:
è l'esempio più alto di street art mai visto, e al diavolo Banksy e Blu. Olè.

3 commenti:

  1. Dio a ripensarci quanto facevano schifo gli anni 90.

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  2. io negli anni 90 avevo due orecchini e tre piercing.
    quanto facevo schifo negli anni 90 a ripensarci.

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  3. Io writer wannabe. A ognuno i suoi scheletri.

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