venerdì 27 luglio 2012

C&B AL LAGO FILM FEST • Giorno 0

C&B AL LAGO FILM FEST • Giorno Zero
Sì lo so lo so, avevamo detto "Farò DUE post al giorno DUE cascasse il mondo uno per me e uno per Frizzi così ripagherò la vostra immensa gentilezza nell'avermi ospitato e saremo tutti contenti e starò lì tutto il giorno a vedere film e scrivere, vedere film e scrivere, scrivere mentre vedere film, vedere film mentre scrivere, non andrò MAI a fare il bagno al lago, non andrò MAI a prendere il sole, no. Dica lo giuro... Ecco, quindi facciamo che faccio il bravo per Frizzi e il broccolo per C&B. Quindi per chi ieri non avesse letto il post lo melaC/melaV qui e via che mi chiamano dal bagnasciuga, stuoli di groupies che non vedono l'ora di saltarmi.... non addosso, intendo proprio saltarmi, sai tipo Salto dello Squalo, ecco qui è molto in voga il Salto del Broccolo... No perché io non voglio dire ma voi - che ora siete chiusi in uffici con l'aria condizionata a palla, se steste (!) in un posto del genere:
e aveste (eh?) la possibilità di fare cose amene tipo queste:
stareste (...) davvero a scrivere post chini sul computer?
Ah ci stareste? Ah. Bravi, io però so usare i condizionali pappapero. Ecco quindi il favoloso raccontino (a onor del vero vecchio di 24 ore) del mio arrivo al Lago Film Fest:
Cominciamo subito col dire che il prossimo che arriva tutto ganzo e mi dice una cosa come «Ma guarda, l’importante non è la destinazione, ma il viaggio», ecco io prima gentilmente lo invito a venire a Revine Lago, una ridente cittadinella veneta e dopo avergli fatto fare un giretto per le strade ciottolose e le casette medievali, lo affogo.
Perché io non so se voi avete presente la condizione a cui un medio viaggiatore Trenitalia è costretto. Hai presente l’India? Sinonimo di paradiso. Tremitalia. Non so se ricorderò con più piacere Mr. Puzza (che è quello che ti si siede accanto e sembra appena uscito da una fogna) o la brasiliana che è stata al telefonino tutto il tempo a parlare, anzi urlare visti i decibel raggiunti dalla sua voce, di quanto è “stronso Alfonso” (praticamente una telenovelas, peccato che non mi interessava saperla). 
Ma ricominciamo dall’inizio, che è quando quelli del Lago Film Fest trovano il numero di telefono di Chicken&Broccoli e, convinti fosse un servizio di catering vegetariano, chiamano e invitano. Io non me lo faccio ripetere due volte (anzi non gli faccio manco finire la frase la prima volta).
Quindi arriva il giorno in cui devi partire, in cui devi fare la valigia, in cui devi prendere il computer, la batteria, il caricabatteria, il portacaricabatteria, il porta portacaricabatteria, il portaporta… vabbè… e devi partire! Devi andare via da Roma! C&B lontano da Roma! La tragedia è dietro l’angolo, io come gli italiani con la valigia di cartone che arrivavano a Hell‘s Island, C&B come DeNiro nel Padrino parte II, di Francis Ford Scoppola (scusate, è che sono in montagna, immerso nella natura e respirare per la prima volta ossigeno puro mi dà alla testa).
Insomma, riprendiamo il filo del discorso: io, C&B, il vostro cineblogger preferito, sono stato invitato al Lago Film Fest , glorioso e godurioso festival internazionale di cortometraggi in qualità di reporter e per il suo sito privato e per Frizzifrizzi. Quindi su Frizzi le cose serie (per quanto riesco, e su C&B le cose facete? E che facete? Vediamo e parliamo dei corti.
Questo da domani oggi che oggi ieri l’unico film che ho visto è una roba di Tremitalia su quanto è bello viaggiare con loro. Il teaser di un film horror in pratica.
Iniziamo quindi con il giorno 0, quello della partenza dall’amata patria (Roma) e l’arrivo in quel di Venezia e poi altro treno e poi macchina e poi pedalò e poi un tuffo dove l’acqua è più blu verde. E quindi seguono pressioni sparse ed eventuali, appunti, ragionamenti.

Il luogo in cui ci si immerge è magico, basta mettere un piede a Lago (non nel lago) ed è subito ruralità, viuscule minuscole, viottoli di ciottoli, stradine strettine che per fortuna non ho mangiato junk food sul treno sennò non ci passavo, e anche le persone che ti accolgono sprizzano solidarietà del borgo (non ho detto borgata) e ti fanno sentire a casa. Sembra una brutta sceneggiatura da fiction. Non lo è.
E tu che invece tu stai li tutto torvo e tutti pensano che sei incazzato e invece no, sono torvo e basta, in realtà è tutto bellissimo, addirittura il medioevo. Dove si firma per diventare Templare?
Intorno la natura con le cicale quelle vere (ho sempre il sospetto che le cicale che sento a Roma siano in realtà altoparlanti che gracchiano), le stelle in alto che ti dici “ah, ma tu guarda, le stelle, e chi le aveva mai viste”.
Insomma C&B ospite superspeciale nel nome del cinema e dell’odio, ecco C&B che arriva in Veneto, tutto bello romanesco, e subito si ode un grido: ECCOLO! IL MOSTRO DEL LAGO!
- Ah. Ah. Guardate che me ne vado eh! Come? C’è pronto il letto per me Benissimo. Come sapete quando io sono ospite di un festival di cortometraggi mi aspetto un trattamento tipo Principe di Zamunda.
- Ma, C&B, tu non sei MAI stato ospite di un festival di cortometraggi prima.
- Ah già… quindi lettino francescano?
- Lettino francescano:
Io cascavo dal sonno, ma ho dovuto conoscere i tipi della giuria. Al momento non ricordo i nomi (aho, se volevate i nomi ci mandavate i giornalisti seri) ma posso dirvi che ci stanno dei vips televisivi. Io non ho la TV quindi quando mi hanno snocciolate dei “hai visto quando ho fatto…”, “hai visto quando ho detto…”, io ho sfoderato la Manovra Cruscotto Posteriore, che è riassumibile così:

Insomma i nomi importanti della giuria sono Luca, Giurato. (Come? Stasera dormo sul pattino?) 
Ok, dai serio: i nomi dei giurati conosciuti sono: Angela Rafanelli, che è una Iena de Le Iene e mi ha detto che Ilary Blasi non mangia i broccoli che le gonfiano la pancia. Eccola che fa colazione:
Corona se vuoi chiamami ci mettiamo d'accordo per quella paparazzata "Iena sorpresa con Broccolo". Poi Alberto Nerazzini, di Report, che ha dei capelli un po' assurdi. Infatti il nome del programma si adatta. E Max Hattler, che è videoartista che fa i triangoli . Che ne volete capire voi di triangoli. I triangoli sono arte, chi nasce triangolo non può morire quadrato. Infatti oggi a tavola gli ho subito intavolato (!) un discorso interessantissimo sui cocomeri, che sono rotondi ma possono nascondere dei triangoli. Agevoliamo diapositiva: 
Notare lo sguardo interessato di Max che mi ha subito detto mi ha detto “Io no spik MandolinoPizza”. Ok. Ora sto scrivendo questo post in una stanza piena di computer, se guardo fuori dalla finestra vedo un lago, vedo della gioventù varia ed eventuale in costume che schiamazza e si schizza e grufola su un prato. Che dite? Continuo a stare chino sul computer incandescente tipo novello Leopardi o inforco il mio costume leopardato e mi butto al lago con un tuffo a bomba urlando ALIMORTEEEE!? (Segue onomatopea di uno Splash). Voi intanto sfogliatevi il catalogo issuu e vedete di comprare il biglietto per venire al Lago Film Fest, ora! Mr. Puzza e Dolores già ce l’hanno…
Quindi diciamo che va così. Poi oh, ormai mi hai chiamato lo sapevi a cosa andavi incontro: chiami C&B e avrai davanti il vero significato della parola "pelandrone". Però se oggi pomeriggio vi collegate ogni tre/quattro minuti a FrizziFrizzi magari succede che esce il reportage del Giorno 1. Quello dove (forse) iniziamo a parlare di cortometraggi.

7 commenti:

  1. ^___^
    Non vedo l'ora di leggere!!!

    RispondiElimina
  2. HAI UNA FACCIA! hai una faccia! ora ti possiamo riconoscere per strada e urlarti dietro brutterie!

    RispondiElimina
  3. Devi escogitare un metodo per comunicare discretamente con i lettori che hanno fatto alcune centinaia di kilometri e si sono deurbanizzati con violenza per i tuoi post...un broccolo nell'occhiello potrebbe funzionare!

    RispondiElimina
  4. HO UNA FACCIA?!?! Avrei detto di avere una feccia.
    Anonimo: ma quindi credo di aver capito chi sei... ma sei partit(a/o) per venire al LAGO su mio consiglio?!?!? praticamente è una vittoria!!! :D

    RispondiElimina
  5. Da due settimane manco a questo blog, e cosa succede? Tu hai una faccia.

    RispondiElimina
  6. io ho una faccia?!?! ma di che stiamo parlando?!? (e comunque nel caso l'avessi, altro che due settimane, non riusciresti a staccarti da qui per due secondi...)

    RispondiElimina
  7. (the artist formerly known as Anonimo) veramente siamo stati ben tre spettatori paganti, e puoi bullarti con gli organizzatori, ché venire a Lago è originato dai tuoi post (praticamente il peccato originale). Vedi di vincere l'inviamento al Milano Film Festival, così si può fare gli spocchiosi dicendo che i corti di Lago erano meglio.

    RispondiElimina