Chernobyl Diaries
Trama: Il busone di Chernobyl
C'è un confine ben preciso tra la mesta sopportazione di un filmetto horror senza pretese - il più delle volte affrontato con noncuranza e con la filosofia del "me riposo le cervella" - e LA PRESA PER IL CULO.
Dunque il motivo per cui tutto sommato io non sia andato contro Paranormal Activity con tutta la potenza dell'odio per il cinema di cui sono fatto, ha radici proprio sul presupposto sopra posto: mi vedo Paranormal Activity (e mille epigoni) con il solo intento di riposare le cervella e le membra. So già che non vedrò il nuovo Esorcista (che sì, fa paura) e "bella per me".
Però se io mi vedo un film che ok è "dai creatori di Paranormal Activity" mi aspetto MINIMO qualcosa che almeno non dico un salto sulla sedia ma che ne so, un singultino, uno scatto del mignolino, un tic alla palpebra... una qualunque di queste cose me lo faccia fare.
E invece Chernobyl Diaries è un affronto a questo tipo di horror. Primo, non ha neanche il coraggio di farmi il film telecamerina vero (cioè un found footage) ma ciononostante ha una regia sballonzolante e vomitevole che protegge qualsivoglia coglionazzo che non sapendo fare le inquadrature fa "telecamerina" e ha risolto. Secondo, ha una struttura narrativa dell'attesa che finisce lo sapete dove? In niente. Non solo perché sapevamo che tipi di mostri aspettarci SIN DAL TITOLO!!! CHERNOBYL! CHI CAZZO VUOI CHE CI SIANO?!? I FOLLETTI?! I MASAI??! No, ce stanno i mutanti... bravo, chi stracazzo vuoi che ci sia, cherbobyl, mutanti, mutanti, chernobyl. Anvediunpo'! Ma anche perché - veramente il massimo del minimo - questi cacchio di mutanti NON SI VEDONO. L'unica cosa che si vede è ragazzina di spalle:
Cristo, è dagli Anni80 che ragazzina di spalle non fa più paura. Al limite fa paura ragazzina da davanti:
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