Quanto mi dispiace dover fare questa recensione. Perché non voglio credere a quello che scriverò, anzi lo rinnegherò fortemente, sarà per me un'onta alla mia carriera di cineblogger che tanti onori mi sta dando (donne, champagne, soldi, ricchi premi e marioncottilon), sarà per sempre una macchia in un'altrimenti intonsa sequela di odio gratuito distribuito a destra e manca. Ma soprattutto contro Tim Brutton e Gionni Peppe. Due dei miei bersagli preferiti.
Ecco, quello che dirò voglio che voi non lo leggiate mai. Lo scrivo ma voi non leggetelo.
Dark Shadow è carino.
Ok, l'ho detto. Fammi sciacquare la bocca con del LEVOtuss.
Ho sopportato Dark Shadow di buon grado, non mi hanno infastidito Gionni Peppe e le sue mossette (che ci sono eh, che ti credi che non le fa? Io ormai credo sia malato di tourette):
Ho gradito la messa in scena scanzonata, col contrasto tra i colori seventies e il goth tipico di Burton coi rami ritorti e le case sgarrupate. Ho ridacchiato a certe battute di Gionni vampiro coi capelli da prete francescano
e mi è è piacuta la divertente scena del sesso tra freaks:
Addirittura Eva(mp) Green (che di solito considero come condisero un sacchettino dell'immondizia poggiato contro un cassonetto) qui fa la figura migliore del cast, e nel finale, con le sue mosse da manichino senza fili, diventa addirittura bravissima e spaventosa...
e anche molto sexy in biondo
e anche molto sexy in biondo
Certo poi i personaggi, che sono tanti, tanti così:
non sono molto approfonditi, anzi per niente; e il bamb(occi)ino, che di solito è il protagonista di questo tipo di film, sta sullo sfondo. Il che da una parte è un peccato perché ognuno aveva la potenzialità di essere protagonista, ma dall'altra va bene anche così, c'è comunque la sensazione che ci sia un certo rispetto per la serie TV originale.
Michelle Pfeiffer è bellissima, ti riviene in mente matta e in latex nel secondo Batman e ti chiedi perché Nolan non l'ha richiamata. Ah, c'era un tempo in cui Tim sapeva il fatto suo.
Sprecatissima, invece, Chloe Moretz, che sta diventando un Lolita con tutti i crismi:
Sprecatissima, invece, Chloe Moretz, che sta diventando un Lolita con tutti i crismi:
Ma a parte questi piccoli nei - se pensi agli ultimi film del patetico due Brutton-Deppe che invece erano giganteschi porri pelosi e bitorsoluti - il film scorre, finisce quando deve finire, insomma è un film più che piacevole.
Aiutato poi dalla perfetta colonna sonora (...anche se quale film ambientato negli Anni70 non ha una colonna sonora perfetta?)
Aiutato poi dalla perfetta colonna sonora (...anche se quale film ambientato negli Anni70 non ha una colonna sonora perfetta?)
Insomma, Tim Brutton mette su un film accettabile, non bello, non capolavoro, non Ed Wood o Beetlejuice, ma almeno non come lo schifo a cui ci ha abituati negli ultimi anni, ormai perso dietro le sue stesse antiche e ripetitive genialità e obnubilato dalla vicinanza con due "attori" che secondo me è per quello: metti Gionni Peppe + le sue mossette e Helena Bonham-Carter + i suoi sguardi da pazza vicino a un uomo, e quello verrà distrutto nel corpo e nella psiche.
Distrutto talmente da ricorrere alla scena del vampiro che si lava i canini e nello specchio c'è solo lo spazzolino e le matte risate:
Distrutto talmente da ricorrere alla scena del vampiro che si lava i canini e nello specchio c'è solo lo spazzolino e le matte risate:
Deliziosa comparsata di Christopher Lee (minimo domani muore).
Se Gionni Peppe facesse un film così e poi tre normali sarebbe anche sopportabile se non addirittura bravo (invece si scorda sempre di fare quei tre normali). Tim Brutton invece si è ricordato di fare il solito film in stop-motion ogni tre, passando dai canini ai cagnetti, allungando il brodo di questo suo corto capolavoro:
Se Gionni Peppe facesse un film così e poi tre normali sarebbe anche sopportabile se non addirittura bravo (invece si scorda sempre di fare quei tre normali). Tim Brutton invece si è ricordato di fare il solito film in stop-motion ogni tre, passando dai canini ai cagnetti, allungando il brodo di questo suo corto capolavoro:
e mischiandolo a questo altro corto di gioventù:
e facendoli diventare un intero film, edulcorato per benino per papà Walt che poi ci deve fare l'attrazione a Disneyland e non è che può rischiare che poi i bambini rimangono traumatizzati e giù con le denunzie:
Lo sai a questo punto cosa potrebbero fare Brutton e Peppe? Il film di loro:
Gionni ce lo vedo a fare GranPa.
Invece, a proposito di horror e di cartoon, ecco un paio di cosette dal palese stampo burtoniano in dirittura d'arrivo:
Il primo è bello sicuro, il secondo è merda in CGI (peraltro copiata da quel capolavoro vero scoperto mesi fa).
ho messo piede al cinema con la voglia di vedere un bel film... non sono stata delusa! non sapevo che fosse la trasposzione cinematografica di un telefilm americano dalla fama riconosciuta, e non avendo termini di paragoni, il Deep esangue ma romantico, ironico e sfacciato, è stato un adorabile accostare, Eva Green propina intelligente umorismo in un ruolo che le si confà, e la Pfiffer è idilliaca anche in panni castigati anni 70.
RispondiEliminaOh, finalmente un film che ho visto pur'io!
RispondiEliminaInZomma, in linea generale ci sta, son d'accordo (non riesco a legger tutto ci mette una eternità a caricare la la pagina)è un film carino, non eccezionale ma carino e Burton ha fatto di meglio. Sississi...L'unica vera nota stonata è la rivelazione licantropesca finale, l'adolescente che più riBBelle mi sapeva di rompiHoglioni si è rivelata all'altezza (anzi, alla bassezza) della sua controparte lupesca: 'na ciofeca! Ma vebbè sorvoliamo e restiamo con un sorrisetto soddisfatto ed il pop corn.
isa
Fermi tutti! un POLLO vicino alla locandina di un film GionniDeppe-TimBrutton???
RispondiEliminaDove avete nascosto C&B ?!