lunedì 24 dicembre 2012

Qui Quo Quaid

The Words
Trama: Scripta Manett

Il film parte con questa inquadratura qui:
E già uno si predispone a livello molecolare alla cazzata. Dai, un film che parte con quell'avvinazzato di Dennis la Minaccia Quaid che fa un reading del suo ultimo bestseller, dai... Quindi lui legge, e quello che legge diventa il film (quindi già storia nella storia): la prima storia è quella di uno scrittore spiantato (ma con la moglie figa, gli scrittore spiantati non si sa bene come hanno SEMPRE la moglie figa) che siccome si pensa tutto lui tutto figo ma in realtà è a malapena buono a scrivere le targhette delle istruzioni dei mobili IKEA o quei cosi che si trovano all'autogrill coi nomi sopra e poi due tre cazzate tipo: SERGIO - Il tuo fiore è la camelia, il tuo minerale il lapislazzolo, sei un tipo amichevole; non pubblica proprio un bel nulla. Fatto sta che un giorno passeggiando nella classica Parigi nel classico robivecchi trova una di quelle classiche borse di pelle vecchie che si compra per fare il classico scrittore con la classica borsa vecchia hipster e sorpresa! ci trova dentro il classico manoscritto che è il classico capolavoro scritto da chissachi che si trovano nelle borse comprate nei robivecchi francese. Lui che fa? Fa quello che avremmo fatto tutti: lo copia lo propone lo pubblica diventa famoso. Imbroglioncello, almeno l'altra volta avevi usato la pillolina per scrivere il tuo libro, Bradley.
E chi arriva a un certo punto? Jeremy Irons che è quello che ha scritto davvero lo scritto e gli racconta quando, come, perché. E via che parte il film nel film nel film (quindi tempi di narrazione: tre. Io già m'ero incastrato al primo...): lui era andato in guerra in Francia, aveva incontrato la classica cameriera figa francese, si erano innamorati dicendosi solo "Yes" e "Oui" e poi tutta una storia d'amore un po' strappacore e lui aveva scritto quel manoscritto e poi lei l'aveva dimenticato dentro una borsa su un treno.
Quindi tre piani temporali, tre storie, tre uomini, ma forse non sono proprio tre. Ora. Gli attori maschili in campo (oltre a Irons che si limita a fare il vecchio) sono Quaid e Bradley - notte da cojone - Cooper: in due non fanno mezzo attore. E neanche mezzo uomo visto che se Cooper ha la moglie figa (quella di Mission Impossible 4, lei:
Quaid invece si porta a casa - dopo il reading - quel pezzo di letterata che è Olivia Wilde, lei:
(due volte in una settimana Olivia Wilde, contenti?) e NON SE LA FA neanche quando lei tutto molto patatosa gli dice: "Ti voglio". Lui gli fa "iù better go hom". Fine del film. Maddimmetè.
Eppure. Vi sembrerà incredibile. Io gli ho messo un Chicken, per due motivi semplici semplici: uno è che nonostante la banalità della storia e l'andamento scontato, a Natale si perdona banalità e scontataggine (!) e il film te lo guardi senza accorgertene, e non è cosa da tutti alla fine; il secondo è che è da un po' di tempo che appena mi rifili la storia d'amore sdolcinata io ci casco con tutte le scarpe. Non so più er ghepardo broccolo de 'na vorta. Come d'altronde non lo è Dennis, lui e i suoi pantaloni dal cavallo strano sfoggiati alla prima del film.
Ora vi beccate un infografica che non ho manco capito che vuol dire ma mi piacevano i colori. E gioite del fatto che non vi ho attaccato il pippone sull'editoria!
Anzi invece del pippone vi chiedo una cosa, spassionata: ma se io facessi ilBroccoletti 2013 a 0,99 centesimi in e-pub lo comprate? Mica lo copio eh...

1 commento:

  1. un film con dennis quaid decente?
    devo vederlo per crederci, altrimenti mi sa che è solo l'effetto della bontà natalizia...

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