Hitchcock
Trama: L'uomo che sapeva troppo poco
Succede sempre e poi sempre così, coi biopic (e ne parleremo presto, vero Spilbi?): si prende l'Attore, lo si trucca, veste, imbelletta, insegna a fare l'accento giusto, si insomma lo si fa calare nel personaggio realmente esistito fino alla mimesi e poi, remi in barca che tanto il film al finale ci arriva da solo, che tanto del film si parlerà, volente o nolente, solo e soltanto per "incredibile metamorfosi di [insert nome qui], calato nella parte che pare proprio lui/lei", quindi perché impegnarsi tanto se poi i giornalisti dicono solo "ammappete pareva proprio lui?".
E che peccato sprecare un film su uno dei più grandi registi per davvero (uno con cui lasciatemelo dire sono cresciuto, che mia mamma era fissata con Hitch e ogni tre mesi davano L'uomo che sapeva troppo su Rete Quattro e daje a rivederselo. Parlo di mia mamma imbalsamata, ovviamente...), peccato vedere un filmettino che neanche fosse stato fatto per la TV sarebbe stato buono. E che peccato veniale per gli sceneggiatori andarsi a cercare il periodo più "vendibile" di questi tempi "moderni": il film racconta infatti la realizzazione di Pyscho, anzi senza h, che siccome parla del serial killer Ed Gain (lo stesso pazzerello con il pallino della pelle umana che come tutti sapete ha ispirato Leatherface e un tantinello anche lo stesso Hannibal Lecter, cioè Buffalo Bill per i vestiti di pelle...) allora diventa una cosa "vendibile" al pubblico di CSI e siccome c'è Anthony Hopkins allora c'è subito il link; e siccome oggi anche il mio panettiere conosce i serial killer, e ha paura dei serial killer di panettieri, allora è di certo più facile che raccontare di quando Hitch girò Stranger in a Train o La finestra sul cortile.
Il film ha il pilota automatico tipo da minuto 2:00, unici guizzi un paio di scene in cui Hopkins gigione e ciccione si lascia andare ad un reminder hannibalesco o ad un balletto paffutello. Per il resto la noia regna sovrana, capito, la noia in un film che racconta le gesta del Re del brivido! ...annamo bene.
Oltre a Hopkins mimesi e tutto quanto, la bella figura ce la fa solo Helen Mirrel, che rimane un dannato figurino anche dall'alto dei suoi sixty-something, e quando si mette in costume fa innegabilmente a gara con la burrosa Scarlett Johannson e la muflona Jessica Biel, le altre due attrici del film, la prima francamente trasparente (incredibile a dirsi), l'altra palesemente inutile (facile a dirsi).
Il problema - serio - di questo film è la sua dannata superficialità. La psicologia di Hitchcock era complessa quasi quanto uno dei suoi film, era multistrato, un obeso che se ne andava in giro con il feticismo per le bionde, la passione per il terrore, la fame isterica, un voyerismo più volte dichiarato, uno che faceva film bellissimi e al tempo stesso supercommerciali, genio vero e al tempo stesso uomo d'affari. Uno che tutti i registi di thriller contemporanei ancora citano incessantemente, anche quando non lo sanno. E poi uno che ha fatto mettere un manichino galleggiante di sé stesso alla deriva nel Tamigi per pubblicizzare Frenzy
Be', ha l'ammirazione imperitura di ogni "mad man" odierno... o chiunque lavori con la comunicazione in genere.
Leggetevi, o rileggetevi, l'intervista con Truffaut, tappa obbligata per gli universitari cinefili di tutto il mondo. C'è tanto da imparare, ma proprio tanto. Altro che Shyamalan.
E quindi ennesima occasione sprecata. Ennesimo dispendio di energie e macchinisti, gommapiuma sotto i vestiti di Sir Hopkins e lucidalabbra sui canotti di Scarlett. Nessuna idea, nessuna invenzione. E dire che Hich era l'uomo delle invenzioni. Anche quelle puramente giocose. Mi chiedo se il regista fa una cameo come piaceva tanto fare a Hitch:
L'unico messaggio subliminale che ho visto è la presenza più o meno sfacciata di uccelli in giro per i set, ma che diavolo di spreco: non un guizzo creativo (fare un lungo piano sequenza in un set alla Nodo alla gola?
Giocare con qualche elemento di scena ingrandito o una lampadina nel latte?
Missare il suono e regalarci una citazione da L'uomo che sapeva troppo? Giocare con la duplice natura femminile de La donna che visse due volte? Niente di tutto questo, al suo posto uno stanco biopic hopkinscentrico (e se vogliamo dirla tutta in una prova attoriale molto sotto le aspettative, ma che Hopkins ce lo siamo un po' giocato era dai tempi di Roma che l'avevamo capito)...
E come sempre succede al povero Toby Jones (che lo so che non sapete neanche chi è ma in realtà lo sapete perché è tipo il caratterista che lavora più di sempre negli ultimi due anni) ecco che proprio mentre stave per fare l'interpretazione della vita, arriva un altro che gli ruba la scena (ricodate Capote):
E come sempre succede al povero Toby Jones (che lo so che non sapete neanche chi è ma in realtà lo sapete perché è tipo il caratterista che lavora più di sempre negli ultimi due anni) ecco che proprio mentre stave per fare l'interpretazione della vita, arriva un altro che gli ruba la scena (ricodate Capote):
Angry Uccelli.
Il più assurdo dei mashup. Altro che Truffaut, pensa Hitch intervistato per 10 ore da James Brown...
E visto che ora tutti in bocca Tarantino, ecco una cosa che potete rivendervi: guardate questo
e poi questo
Me ne vado in un'ombra e la classica colonna sonora parapaponzipò parapapaponzipoò
Vedi che ogni tanto i bei post li scrivi ancora ;)
RispondiElimina^_^
RispondiEliminaIo sono tra i pochi miscredenti che non è mai riuscito ad apprezzare il cinema e il genio di Hitchock. Tranne Uccelli, forse per il tema vagamente paranormale, nessuno dei suoi film mi ha mai coinvolto od emozionato. Poi, magari, se parliamo di perfezione formale sarà un altro discorso, ma "di pancia" nulla, zero.
RispondiEliminaDetto questo, credo proprio che non sarei comunque andato a vedere questo biopic dove, tra l'altro, vogliono farci passare come "straordinaria" la somiglianza di Hopkins con Hitchock, laddove, IMHO, è praticamente inesistente...
azz. dai almeno Nodo alla gola, per il solo gusto del gioco di quinte.
RispondiEliminaalmeno Psycho, per la scena finale... dai almeno La donna che visse due volte, per la bellezza di Kim Novak... almeno Frenzy... almeno...;)
comuque d'accordissimo sulla nulla somiglianza! sarebbe come dire che Eddie Murphy era uguale a Hitch in Nutty Preofessor solo perché era grassone...
D'accordissimo su tutto quello che hai scritto un film inutile, che non aggiunge nulla alla genialità di uno dei più grandi registi della storia del cinema!Ti faccio notare due cose che non hai menzionato nella tua recensione:1)è che Hopkins, è doppiato da Gigi Proietti che però non salva il film ne lo migliora,2)un piccolissimo cameo c'è stato, ma non del regista!C'è un unica sequenza dove si vede Hitch che parla con lo sceneggiatore di Psycho bè quell'attore è Ralph Macchio alias Karate Kid che non si vede sul grande schermo dai tempi di "Mio cugino Vincenzo"film con Joe Pesci e una giovanissima Marisa Tomei.Ciao a prestissimo il risultato del TotoOscar!
RispondiEliminaoddio.... la mamma imbalsamata....XD
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