Liberal Arts
Trama: Chi non risica pontifica
Ciao, sono la tipica recensione iniziata alle 7:38 di mattina e che vorrebbe essere chiusa non oltre le 7:59, scritta appena uscito dalla doccia (ragazze, calme), che sicuro mi prendo pure un accidente. Di quelle recensioni composte un po' svogliatamente, piuttosto preoccupato per il ritardo accumulato e per il fatto che - proprio come i bei vecchi tempi - ho 10 (e ho detto 10 siorre e siorri ho detto 10) film da recuperare, almeno 6 di questi belli pregni (qulche titolo? The Master. Cloud Atlas. The impossible. Silver Lining Playbooks. Skyfall... certo c'è pure Taken 2, più pregno di quello.) Di quelle piene di reguis.. come? Quelle sempre? Evvabbèddai.
Solo che ecco, c'è sempre questa cosa tipo mosca tzè-tzè che si mette in mezzo tra voi e me che guarda io ci ho anche provato a bedellarla, ho provato a darle una mazzaroccata col giornale, niente. Zampirone, figurati. Ho chiamato addirittura la disinfestazione ma nulla, Vita non vuole sapere di mollarmi.
Dunque scelgo, per questa recensione fatta coi piedi (ma se la scrivessi davvero coi piedi? Proviamo: aspweiì2ì'4dq
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...HO EFFETTIVAMENTE Scritto coi piedi e devo dire che - oltre ad aver sicuramente invocato il diavolo digitando caratteri che neanche sapevo fossero sulla tastiera - ho scritto cose più intelligenti del solito. In questo istante c'è un vicino che mi guarda dal balcone e credo abbia appena visto uno in accappatoio scrivere su una tastiera con i piedi. Se ne vedono di cose strane...
Dunque insomma il film. Mi dicono dalla regia che il regista/sceneggiatore/attore è uno di un telefilm How I met your mother, mai visto neanche un minuto. Certo non lo farò dopo questo esempio di mosceria applicata.
Giovane ragazzo nostalgico dei suoi tempi dell'università torna al campus per salutare il suo vecchio mentore prossimo alla pensione (un sempre delizioso Richard Jenkis), ha il tempo di innamorarsi di una 17enne (una sottotono vincitrice dell'Awards migliore attrice 2013 Elizabeth Olsen) e iniziare a farsi le pippe... mentali! ...sul fatto che lui ha mille anni più di lei e fa quel classico conto che abbiamo fatto tutti: ora io ne ho 35 e le 17, ma quando io ne avrò 85 lei ne avrà 67! (potrebbe contenere errori di calcolo. aut min ric) Perfetto! Insomma quel classico conteggio di quelli che stanno con le ragazze più giovani, ma che ci troveranno mai! Andiamolo a scoprire!Poi alla fine il film è talmente mollo che lui scopre che ognuno deve vivere la propria età (il professore la vecchiaia, la ragazzina i primi baci, lui la sua inutilità), tutto questo con una tiritera infinita sui libri, le letture, le lettere scritte a mano (boooring), i ragazzini che leggono Infinite Jest e tentano il suicidio (come se poi leggere qualcosa potesse davvero convincere qualcuno a fare cose, tipo che ne so, leggere un cineblog potesse davvero spingere qualcuno a vedere o meno un film).
SBAM! BLAM! SPLAT!
Niente... Vita è sopravvissuta di nuovo. E io vado a viverla va! Vado a vivere l'età... di una venticinquenne però.
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