Le regole del silenzio
Trama: Accoppa del nonno
Oh! Man quanto vanno di moda gli zombie in questo periodo? 'Na cifra.
Certo però se per risparmiare sul make-up tu mi usi solo attori VECCHI, non vale.
Dunque, nonostante un paio di anni fa avevo già decantato (!) qualche nonnino del cinema internazionale, sembra che questo sia l'anno dei vecchi, ma proprio quelli protagonisti, Miglior Vecchio Protagonista. Nel senso, non il personaggio vecchio che appare di contorno, no, proprio il vecchio al centro dell'azione, tutto il film sulla sua tremebonda schiena.
Ora arriva anche quella mummia incartapecorita di Robert Redford, che dio santo quanto era bello ma com'è invecchiato signoramia
Ma la usi una cremina antirughe? Pari il Maestro Tartaruga.
Il film è una spy-story che si basa su un gruppo terroristico anni 70 di cui al momento non ricordo il nome (alla mia età l'alzheimer galoppa), e dunque c'è questo giornalista che scopre che alcuni dei vecchi giovani con ideali ma anche un po' assassini sono ancora a piede libero, il passo è lento e usano il deambulatore e il pappagallo, ma sono liberi, e questo all'america non va giù, come un boccone troppo grosso, meglio la pastina in brodo.
Il film è brutto, noioso e insulso (del perché Robert abbia sentito il bisogno di girarlo è mistero, ma d'altronde quello che fanno i vecchi non ha sempre molto senso...) e più che altro è una tale vetrina di dinosauri messi tutti in fila (Robert capofila, ma poi Susan Sarandon, geriatrica, Julie Christie, babbiona, Brendan Gleeson, anziano, Nick Nolte, grinzoso, Sam Elliott, raffermo, Richard Jenkins, rugoso... che per carità è tutta gente con un CV invidiabile) che pare un remake di Cocoon.
Non pago, Robert anche per i "giovanastri" della combriccola sceglie due che la faccia da giovani non ce l'hanno più da tempo, o magari non l'hanno mai avuta: Shia LeBuff e la dentona di Twilight.
Un brutto inutile film di, a, da, in, su, per, tra, fra vecchi rimbambiti.
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