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venerdì 12 luglio 2013

Amatriciageddon

Piovono Polpette
Trama: Raining cats and hot dog

Ma quanto non ti lascia prendere fiato Piovono Polpette? Zero. Ti ingozza di tante e tali stupidaggini e movimenti slap-stickosi che anche quelle cose che stonano un pochetto (certe stupidaggini e certi movimenti slap-stickosi) alla fine ne esci satollo e sazio.
Quel tipo di cartone animato che non si prende troppo sul serio e che vuole per forza arrivare con la gradassaggine di dire "spodesteremo la Pixar" e che ti fa divertire e lo fa con tutta l'onesta beota del caso: ci sono almeno e dico almeno 20 grandi idee divertenti, altre 10 davvero ottime da qualsiasi angolo le metti, e altre 15 per il pure LOL.
Quindi alla seconda visione ancora una promozione a pieni voti, aspettando il due, che esce a natale e che dopo aver preso il genere catastrofico e averlo reso gastronomico, prende Jurassic Park e ci fa i mostri di cibo:
E io lo aspetto. Ma guarda esagero che lo aspetto più di qualche roba Pixar (anche perché se la Pixar ha deciso che si può fare un film sugli aeroplani spin-off di Cars, allora non la merita proprio la mia attesa).
Insomma il franchise Piovono Polpette per me è un pollice su, un pollice tutto ricoperto di quella polverina che lasciano le patatine fritte e quando te lo metti in bocca non te ne frega nulla se insieme ti stai slappando tutti i germi accumulati dal tuo pollice durante la giornata.
La dichiarata idiozia di Piovono Polpette riesce addirittura a trasformare una cosa odiosa - una cosa che dimostra come l'intero genere umano dovrebbe sparire ora, se poi sotto una pioggia di polpetto-meteore tanto meglio - come l'harlem shake, in una cosa passabile

(Ho scritto "passabile"... certo il trichecolpetta...)
E comunque se passi il primo appuntamento in una reggia di gelatina e fai tanti EEEEEEEEEEEEEE non può che prenderti bene.

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