WWZela

World War Z

Trama: Pitt Uomo

E riprendiamo il discorso dove lo avevamo lasciato 28 giorni dopo, coi tempi verbali e i cervelli in disfacimento.

WWZ è un film che si fa vedere per lo stesso motivo per cui un film con Brad Pitt che scappa da orde, o meglio stormi (volassero), o meglio ancora sciami (avessero le alette) o meglio meglio ancora mute (fossero pelosi), o ancora banchi (nuotassero) di zombi si muovono uno sull'altro tutti per mangiarsi bellicapelli Brad. 

Questo per dire che ovviamente devi sospendere la tua incredulità molto e molto a lungo,  e devi anche accettare che il film sia BradCentrico come un film con Brad Pitt protagonista può essere, ma una volta accettato che no, non è un film con zombi ma un film con virulenti, perché se davvero vuoi attualizzare la piaga zombi e la vuoi dislocare geograficamente in TUTTO il globo, non puoi che parlare di Virus, questo perché sennò devi ricorrere a due trucchi, due al prezzo di uno: 1) devi partire dal presupposto (romeresco) che BUM. da oggi i morti camminano e 2) devi dimenticarti le questioni religiose tutte. Invece WWZ ricorre al virusa e qui il rimando, con tanto di un paio di scene uguali, alla saga 28giornesca. A proposito di 28 mesi dopo, vociferato terzo capitolo: sembra che dovremo aspettare ancora 28 qualcosa dopo per vederlo. Perché il buon Boyle, che vuole riprendere in mano il progetto, ha voluto prima fare un altro film di droghe e poi già che c'era ha fatto la regia teatrale di un Frankenstein con Sherlock e Sick Boy. Non vi sembra strano pensare che se vivi a Londra puoi andare a vedere a teatro Frankenstein diretto da Danny Boyle con sul palco Sherlock e Sick Boy?

A me sì.

Dunque WWZ. 

WWZ viene dritto dritto da tutti gli spazi bianchi del libro di Brooks, ecco, è la riduzione film dell'interlinea del libro. Brooks è lo stesso della Guida per sopravvivere agli zombi, che aveva ispirato altri post di C&B. Dall'interlinea perché a quanto sembra (ho comprato il libro dieci minuti prima di entrare in sala) sembra non c'entrare proprio nulla col film e viceversa; eppure, io l'ho gradito l'andamento del film.

Il film racconta del viaggio alla ricerca di una cura di un modello dell'ONU con una pashmina stilosissima e supersexy e dai capelli sempre puliti; di tappa in tappa noi con lui proviamo una piccola affezione empatica per questo o quel personaggio, tutti tasselli che aiuteranno a capirci di più per poi morire come stronzi, sacrificati per salvare un bene più alto: il modello l'umanità. Ecco il biologo, ecco l'agente del mossad, ecco la soldatessa, ecco il cagnetto, ecco Pierfrancesco Favino (!).

Certo, poi ci sono le cose che "meh": aereoplani - e qui l'incredulità non si deve solo sospendere, deve proprio diventare un concetto astratto - che cascano a dieci metri da dove Brad deve andare, ma più incredibile del fatto che cascano perché dentro c'è lo zombi (cosa che avevamo già visto, peraltro) a stupire è il fatto che partano ad Apocalisse Zombi bella che avviata e che dentro siano pieni di gente con le VALIGIE e i cagnolini tipo Paris Hilton che SI LAMENTA DEL RITARDO. Ora, se mi vuoi dire che anche ad appena due ore dall'outbreak zombi c'è un solo aereo di linea (di linea è importante, non intendo militari, non intendo privati), anche uno solo, che parte, allora a quel punto puoi dirmi qualsiasi cosa, anche che in questo film Favino ci fa una figura più che dignitosa (e la dignità aumenta se penso che il suo personaggio, italiano sì, è estratto da un contesto italiano, quindi si presuppone abbia fatto e "vinto" un provino. Bravo Libbanese, fajela vede a 'st'amerigani mostarda).

Insomma un film zombi che intrattiene e che - nonostante gli zombi in CGI siano un po' macchinosi, quando fanno gli zombi in CGI diventano brutti come i vampiri in CGI - aggiunge un tassellino molto americano all'invasione zombi a cui stiamo assistendo negli ultimi anni, ma proprio gli ultimi tipo due, tre.

E questo lo dobbiamo solo ed esclusivamente a Walking Dead (si vabbè oltre alla "diffusasensazionedicrisiediinsicurezzadovuteal'odiernasocietàallosbando e blablabla"). Gli dobbiamo dire grazie?

Io dico che alle volte glie lo possiamo pure dire. Di zombi ce n'è sicuro più bisogno che di vampiri. Altre volte, proprio no.

Nel caso specifico di WWZ io gli dico un grazie sommesso, un grazie un po' "assì, grazie ciao", giusto perché ho accettato il film per quello che mi poteva dare, e cioè Brad Pitt coi capelli lunghi e la pashmina che scappa da zombi che si azzuffano 


e che copiano pubblicità (guardate, altro che plague, qui si tratta di plagio):

e video musicali (poi dici "fai una cosa nuova, dai"):

ma più che altro formiche. Per poi essere rimessi sulla loro pratica stampellina, come dimostra questo scatto dal set

Certo, per vedere gli zombi quelli veri, che non corrono ma arrivano piane e inesorabili ma lasciandoti il tempo di prenderti un crodino al bar, la soluzione è sempre e solo rimettere il VHS di Romero, ma WWZ alla fine è un intrattenimento decente. E poi ci sono le MUSiche dei MUSE

che è meglio del suono di una vuvuzela per dieci ore

E siccome questo è il film dove mi sa che appaiono più zombi di sempre tutti belli accatastati uno sull'altro, io ora metto un listone (credo completo al 99%) di tutti i film zombici recensiti da memmedesimio:

ZOMBI • ZOMBI • ZOMBI • ZOMBI • VIRULENTI • ZOMBI • ZOMBI • ZOMBI • ZOMBI • ZOMBI • ZOMBI • POSSEDUTI CHE SEMBRANO ZOMBI • ZOMBI • ZOMBI ALLA RADIO • ZOMBI • TOPI ZOMBI • ZOMPI • ZOMBI • ZOMBI • ZOMBI • POSSEDUTI SPOSI • ZOMBI • ZOMBI • ZOMBI • ZOMBI • ZOMBI • GUIDA PER SOPRAVVIVERE • VIRULENTI VELOCI • ZOMBI • ZOMBI GAY • ZOMBI [pant pant] • VIRULENTI • ANCORA VIRULENTI • ZOMBI • ZOMBI
E per finire, due cose sceme, o meglio ancora più sceme di quelle già dette.