Maniac
Trama: He's a maaaniac maaaniac on the floor / and he's killing like he never kill before
Io lo voglio fare un applauso a Frodo perché comunque non era facile staccarsi i peli dai piedi hobbit e cercare di percorrere una carriera alternativa che non facesse gridare sempre a tutti: "oh, guarda, quello lì, come si chiama? Dai, Frodo!", adesso è più tipo: "oh, guarda, Frodo! Come si chiama? Ah sì Elijah Wood!"
E lo sta facendo, ovviamente, scegliendo parti lontanissime da farlocco riccioluto della trilogia tolkeniana. Si è buttato sui cani parlanti nella commedia, e poi in caratteri completamente border-line, un processo cominciato con Sin City
ma questa volta ci dà dentro come un matto. Nel vero senso della parola matto: un serial killer alla Norman Bates, stesse problematiche con la madre, stessa passione per gli oggetti inanimati - in questo caso i manichini, che funzionano sempre i manichini:
Tutto in salsa di pomodoro rosso sangue:
Il regista è quello di -2 e, cosa più importante, la mente dietro il film è Alexander Aja dalla francia di Alta Tensione col furore di uno che ci mette semore lo slayer, che non rinuncia mai a un po' di splatter, che se deve fare uno che fa lo scalpo a una, lo fa vedere bene
Ora, nonostante Maniac non sia un film perfetto - anzi tutt'altro, ha diversi momenti di confusione, qualcuno di stanca, oltre a sprazzi di banalità, cose che sarebbero state mal sopportate altrove - ha una marcia in più nella scelta registica: il film è tutto in POV (point of view), cioè sì in pratica tutto il film, ma proprio tutto, è ripreso dal punto di vista del protagonista, Elijah quindi, che appare infatti solo se specchiato o riflesso in superfici lucide o liquidi rossastri. L'operazione è del tutto simile a Enter the Void, o a questo video qui:
Ed è una scelta vincente nella misura in cui quando vedi la scena dell'assassino che insegue la sua vittima, la cosa si fa ansiolitica al punto giusto... Non è certo la prima volta:
Ma funziona sempre. (è poi l'origine dei film telecamerina, per altro, o almeno di tutti i finali di quel tipo di film, quando il protagonista prende la telecamerina e scappa dall'assassino/mostro di turno, facendoci venire il vomito)
Quindi ecco che un making of diventa interessante da proporre (sapete che non amo i making of, off sui making of)
Splatterone al punto giusto, non cambia certo il modo di percepire il maniaco cinematografico, anzi ne propone uno abbastanza nei canoni (se di canoni si può parlare), ma ecco Elijah + splatter + POV = visione da fare.
Il film è un remake, di questo:
come ci ricorda un bell'illustraposter
Plauso alla colonna sonora di ROB so 80's (che sembra quasi di sentire Drive):
Comunque a cambiare registro alla propria carriera ci sta provando in contemporanea anche Harry Potter, che dopo averlo visto in scene che vorremmo presto dimenticare, vedremo anche conciato così:
E sempre per colpa di Aja, regista di questo Horns, Harry Potter cornuto, non poteva essere altrimenti. Aja Aja Ahi.
Nessun commento:
Posta un commento