giovedì 9 gennaio 2014

Forest nera

The butler
Trama: C'erand Butler aka Maggiordomo della Casta Bianca

Mettiamolo nero su bianco (!), se 12 anni schiavo fosse uscito la scorsa settimana al posto della S di Streghe avrei dovuto mettere la S di schiavi (le streghe le mettevo alla W di Witches, e i Winners dove? Problemi che già non erano importanti nel 2013, non fanno dormire CB nel 2014). Tematica schiava che con Lincoln e Django è stata un trend importante lo scorso anno. 
Tra le fila dei "neri schivi e schiavi" c'è anche questo maggiordomo della Casa Bianca, che proprio schiavo non è (anzi lo è ma solo a inizio film), ma poco ci manca.
Butler che, mettiamolo in chiaro (!), è proprio da pollice verso. Insomma la totale assenza del film ai Golden Globe non deve stupire, e anche io non ci casco più (ricordiamo la giornata nera (!) in cui presi la gran cantonata chiamata Precious): la lacrimevole faciloneria che il regista (nero) adotta nel raccontare le sue storie (nere) possono far leva davvero solo su un pubblico, quello nero, senza parentesi. Non è razzismo, vi assicuro, è critica cinematografica.
Siamo dalle parti di quei film creati a puntino per la comunità black americana, anzi forse solo per la parte mommy (anzi mamy) geriatrica della comunità, tanto che in una delle solite frasi che chiudono film del genere (quelle in sovrimpressione che ti dicono che fine hanno fatto i protagonisti) ci si rivolge agli spettatori con un "noi" in cui forse ci si può riconoscere Obama, ma tutti gli altri no, una sorta di Apartheid cinematografica al contrario: tutti gli spettatori bianchi da questo lato del cinema... E quindi per me diventa razzismo pure questo, ovviamente senza nulla togliere alla tematica importante che viene trattata nel film. 
The Butler fa il giro completo e diventa:

Peggio ancora: oltre a Forest Fierolocchio che non aggiunge nulla alla sua carriera (mai piaciuto Forest), tutte le osannate interpretazioni dei millemila attori nei panni e trucchi in silicone dei vari presidenti sono del tutto accessorie, Robin Williams/Eisenhower appare un minuto, un minuto proprio, Ciclope/Kennedy massimo tre, Cusack/Nixon in due scene, e Piton/Reagan giusto il tempo di lanciare un AVADA KEDAVRA a qualche comunista e ciao

- Caro Ronald Severus Albus, tu porti i nomi di uno dei più bravi a recitare Presidenti degli Stati Uniti e di due presidi di Howgarts... Ora vattene che me stai a dà fastidio devo bombardare la Russia, vai a farmi un panino

Premio ridicolaggine va paraddossalmente proprio al reparto trucchi: se per i Presidenti ci si salva, e per la scarsità delle apparizioni e perché avevano la gommapiuma, ma ormai fare i faccioni con i pezzi di gomma attaccati alla faccia è come fare Facce di Gomma
Il problema arriva invece con lo scorrere del tempo; Ophra ventenne è qualcosa che non avresti mai voluto vedere, nel senso che è Ophra di oggi, ma nel film ci vogliono far credere abbia vent'anni. Da brivido. 


Eppure non dirmi che si riesce a ringiovanire bene la gente perché non è vero, Benjamin Button docet.
Insomma sembra che si siano sentiti in bisogno di fare il film per fare i "black friendly", ma per il resto è la noia che regna dalla stanza ovale delle palle che ti fai vedendo il film, Lenny Kravitz compreso.
La verità è una e una soltanto: di Forest che attraversa la storia incontrando tutti i presidenti ce n'è uno e uno soltanto!
Brutto film, non si digerisce proprio, e non era per colpa della panza piena post-cenone.
I Have a Dream, non vedere più film come questi. Nel mentre mi distraggo leggendo la pagina Wiki con tutti gli attori che hanno fatto i presidenti al cine e in TV e mi do un tono leggendo questo articolo divertente su quelli che si riempiono di silicone e fanno personaggi esistiti, passando in un attimo da attori da oscar a Fabrizio Frizzi:

1 commento:

  1. D'accordissimo sul broccolo (un po' meno sul categorizzarlo come "prodotto per la comunità black": piacerà anche ai bianchi, che si vedranno "come vorrebbero essere" ma non sono...)

    Dove non mi convinci è nella differenza con "Forrest Gump": sono due film I D E N T I C I! Stessa faciloneria, stessa retorica da due soldi, stessa ansia da imparzialità (leggi: cerchiobottismo) per non scontentare nessuno e piacere a tutti ecc. ecc.

    Poi, tecnicamente, per carità, anni luce distanti in favore der "Pippa", però......

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