giovedì 31 luglio 2014

Vacanze nel Far West

A Million Ways to Die in  the West
Trama: Why Why West?

Non fa ridere. Mai.
Gli unici sorrisetti - amarissimi - te li fai quando appare Emmet "Doc" Brown, proprio Christopher Lloyd, in quella scena di Ritorno al Futuro III mentre prepara la macchina e uno entra nel capannone e lui la copre con un telo

e Django, proprio Jamie Foxx, sul finale.
Il resto è un compendio del peggio MacFarlane che possa esistere: gente che caga (scusate ma proprio non c'è altro verbo che possa rendere. Hai presente le scene di Natale da qualche parte dove gente si siede sui vespasiani e via di orribili suoni? Peggio.), gente che urla davanti a gonne alzate e parla di bistecche alla brace (!), gente che muore sotto dei blocchi di ghiaccio

e poi grandi risate di lui che non ha mira a. a.

di battute tipo "non bere se devi guidare cavalcare" a. a.

e il poster con il cactus che fa il dito come nell'emoji. a. a.
E robaglia del genere per tutto il tempo. Seth MacFarlane esagera sempre, cerca di farlo alla maniera dei comedian "pesanti" senza peli sulla lingua (alla Ricky Gervaise, uno capace di raccontare una barzelletta del genere in un suo spettacolo) ma sbaglia sempre tutto, già Ted era brutto forte, qui supera se stesso in peggio.
L'imbarazzo regna sovrano ad ogni sua uscita (è anche un pessimo attore), basta pensare a questo:

Ma peggio è la sua scrittura a lasciare proprio l'amaro in bocca: banale, casereccia, confusa; in una parola brutta. Certo, tempo fa avevamo riso di alcune follie dell'altra sua "cavalcata" cartooneca, tipo che ok, questo fa ridere:

Ma se sono pochi minuti, se non secondi, va anche bene. Ora che invece gli fanno fare i film (e pure girarli, pessimamente, e recitarli, ancor più pessimamente, i tempi comici gli passano accanto e lui manco se ne accorge) non ci capa di bocca neanche un sorrisetto, con i suoi peni di pecora eretti (!), cappelli pieni di diarrea (!) e altre schifezze grossolane varie. Vuole essere come Parker & Stone, pare più Monnezza & Bombolo.
È più brutto di Wild Wild West, fa meno ridere di Casa de mi padre. Uccide definitivamente il western al cinema. Quel western resuscitato da Tarantino (dice che ormai gl'ha presa brutta con questo western, ecco la locandina del suo prossimo film, secondo me è un fake te lo dico), che ora va appeso più in alto possibile. La verità è che negli ultimi anni il western non va, sono più le cose brutte di quelle decenti, pochissime quelle belle.
Quindi bocciato su tutta la linea, anche per lo spreco che fa dei suoi attori (la bellissima Theron, il cattivissimo Naason (no), il beneamato Giovanni Ribisi, poro lui

E se avete amato How I Met your Mother vi verrà anche a voi la rabbia, quantomeno il nervoso

Che poi neanche gli puoi augurare di tornare a fare i cartoni, a MacFarlane, perché sta rovinando anche quel mondo. È una piaga il ragazzo. 
E poi questa storia della cacca
A Million Ways To Die In The West animated GIF
Falla finita! Non fa ridere la cacca! A 10 ani forse! Ma ora non più.
Dunque per ridere davvero del Far West ridanciano recuperare ORA Mezzogiorno e mezzo di fuoco e I tre amigos
Approfitto per gridare allo SCANDALO mettendovi il video della preview della puntata che per me segna la definitiva e imprerogabile morte dei Simpson, questa:

Ma io dico. Per me questo cross over è la cosa peggiore che potesse capitare ai gialli, era meglio la chiusura. Già l'edizione italiana dalla morte di Accolla poteva dirsi chiusa, ma questo è il salto dello squalo (mi dicono che ce ne sono stati diversi, non vedo più i gialli da anni); non riesco a capacitarmi di questa invasione indecorosa: capite? I Griffin, un prodotto derivativo, copiato, che utilizza la comicità che ha reso grandi i gialli (quella comicità ormai persa ma che per 6/7 stagioni fu una scuola di sagacia della risata e arguzia della battuta, se Chicken Broccoli scrive come scrive, lo deve molto ai gialli) e la porta a estremi di slap stick noiosa come l'ennesimo ciccione che cade su una buccia di banana. Massimo soldi. Certo, faranno più ascolto dei Simpson e vendono più gadget forse, ma sono solo una copia stinta di giallo, e nessuno potrà mai convincermi del contrario.
Quindi, in conclusione, Seth McFerlain, se prima non mi piacevi e basta, ora ti odio. Ti odio anche per avermi COPIATO la presa in giro su Amanda Seyfried. Io nel 2010, nel 2011, nel 2012, nel 2013. Tu come al solito in ritardo:
PURE IL TITOLO HAI COPIATO!!!

Vogliamo salvare il giochino online 8-bit?
Io no. Non te la meriti neanche queste gif bellissime di gente seria che fa ridere, artisti veri non come te
A Million Ways To Die In The West animated GIF
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mercoledì 30 luglio 2014

+1 & 1+

+1
Trama: Grazie della festa, bella festa del razzo

Attenzione che il momento è topico
Non volevo dire quel topico, intendo importante, almeno per il 2014 (no, non mi sto per lanciare in un post LUNGHISSIMO con i ringraziamenti dopo che ieri con un giorno d'anticipo avete fatto raggiungere il 100% al progetto CHICKEN BROCCOLI MAGAZINE! Quello arriverà, ma ora non riesco a scriverlo perché dopo UN MESE attaccato a Facebook vedo tutto blu che manco in un orgia di puffi. Sto bene come potete notare dalle metafore che uso... arriverà, e ce ne sarà per tutti, di gratitudine)
Dicevamo, topico importante perché finalmente, a fine luglio, dopo ben sette mesi dall'inizio del 2014, ho beccato il primo trend, che dite, sono io rincoglionito o loro che non sono trendaroli?
Come forse non sapete (da quando il mio Facebook è passato da 300 a 1500 persone vado in giro a dire che ho 1200 nuovi lettori, vi ho mai parlato di Facebook?) i trend sono quegli strani allineamenti di temi, personaggi, scene, generi che non si sa come non si sa perché si accumulano tutte in una manciata di mesi, non durano un anno, ma sono talmente concentrati che improvvisamente pensi 1) che le idee di hollywood sono finite 2) che a hollywood dovrebbero stare più attenti allo spessore dei muri delle stanze degli sceneggiatori, perché è evidente che dall'altra parte c'è qualcuno con un bicchiere poggiato sull'orecchio che prende appunti.
Qualche esempio? Le streghe del 2013, i papà del 2012, i treni del 2011, i piagnoni del 2010. Di solito un trend diventa trend quando almeno tre (tre... nd infatti) film possono essere elencati. 
E insomma ecco che c'è voluto questo film per arrivare al primo trend del 2014: il doppio (attenzione non il fratello gemello come nel 2010 (e niente pozione polisucco), qui si tratta proprio del doppio kafkiano, niente cloni, niente viaggi nel tempo, tantomeno alieni che hanno preso il nostro posto, no, qui è un doppio che è del tutto uguale a noi, siamo noi, ma sappiamo di non essere noi, oppure sì? Chi è? Sono io? Lui è io? Io sono lui? Un bel casino. Certo peccato che nessuno dei tre film sia all'altezza di queste domande topic... importanti.
Ci sono stati i due Jake, i due Jesse e ora c'è un intero party (del tipo da scuola americana, quello classico nella casa libera dai genitori dove nella cucina c'è quello con il fusto di birra e al piano di sopra gente che scopa, possibile che a quelle feste c'è sempre la stanza di sopra piena di donne nude?) che si sdoppia.
Esatto, ci sono tutti che si divertono (sembra l'ennesima versione di Animal House ma più brutto, tipo Project X per capirsi) poi ad un certo punto arrivano di nuovo tutti gli stessi della festa, solo che in ritardo di un quarto d'ora rispetto alla realtà (io già mi sono perso ma provo ad andare avanti). Dunque c'è 1 che fai conto sta trombando con una bionda sul letto, finiscono, la bionda va a farsi la doccia, 1 si gira e ci sta +1 della bionda accanto a lui nel letto pronta. Dove si firma?
E così tutti quelli della festa, dal ciccione attaccabrighe alla sfigata. Lo so, sembra interessante, e lo sarebbe pure, almeno la prima mezzora, poi no, poi regista e sceneggiatore non c'hanno capito più un cazzo manco loro e tutto non solo finisce con una scena gore troppo frettolosa, ma con un finale metafisico sospeso che ti fa veramente girare le palle, tutte e due, palla 1 e palla +1, a elica.
Gli attori poi non è che siano questi capolavori, ci sta il solito stramboide biondo che attende solo di essere notato da qualche regista capace (e credo che prima o poi lo noterà, è perfetto per qualche villain da fumetto), dai fa sempre film distopici tipo questo e questo. Gli altri perfetti sconosciuti, ma ovviamente non sarebbe quello il problema, il problema è sempre fottere queste buone idee con dei film inutili, film dove proprio non c'è impegno. Io dico l'idea è buona, ma perché non ti impegni a farla diventare anche un bel film? Avevi anche un discrto budget secondo me... 
Viene presentatao come una sexy fantascienza, In realtà di sexy c'è poco o nulla tipo una giapponese col sushi addosso
e una roscia che bacia se stessa se la cosa può interessarvi
e il tipo di fantascienza presentata non si discosta di molto da quella in cui galleggiano i film distopici per teenager che stanno facendo botteghino negli ultimi tempi, non c'è un momento di vero terrore, ma che dico, neanche tensione, neanche paranoia, e se vogliamo, c'è anche l'occasione sprecata di divertire lo spettatore con i soliti giochi di specchi che il doppio quasi pretende da che doppio è doppio (quadruplo quindi):
L'ennesima occasione sprecata, doppiamente. Altro che

Comunque aspettiamo ancora un film degno sulla Sindrome di Capgras, lo aspettiamo io e lo aspetta questo tizio (devo dire molto affascinante con quello sguardo concentrato mentre è preso dalla scrittura) che sta qui accanto a me con un computer del tutto identico al mio e con dei vestiti che, oh, sono proprio come i miei. Vediamo un po' che ha scritto...
«Attenzione che il momento è topico
Non volevo dire quel topico, intendo importante, almeno per il 2014 (no, non mi sto per lanciare in un post LUNGHISSIMO sui mille ringraziamenti dopo che ieri con un giorno d'anticipo avete fatto raggiungere il 100% al progetto CHICKEN BROCCOLI MAGAZINE! Quello arriverà, ma ora non riesco a scriverlo perché dopo UN MESE attaccato a Facebook vedo tutto blu che manco in un orgia di puffi. Sto bene come potete notare dalle metafore che uso... arriverà, e ce ne sarà per tutti, di gratitudine)
Dicevamo. Intendo topico importante perché finalmente, a fine luglio, dopo ben sette mesi dall'inizio del 2014 finalmente ho beccato il primo trend, che dite, sono io rincoglionito o loro che non sono trendaroli?»
Madonna, quante cazzate. No, no, non sono io...

lunedì 28 luglio 2014

Be jeez

La febbre del sabato sera
Trama: John stavolta balla

La febbre del sabato sera ha trasceso il suo stesso significato. Tutti, ma proprio TUTTI, ci ricordiamo questo
Ma vi sfido: voi ve lo ricordate Tony Manero personaggio? Cioè proprio che lavoro fa, che famiglia ha, che amici ha e che vita fa? Io scommetto che in pochissimi si ricordano il film che sta intorno ai balletti, quanto è bello e quanto è amaro e quanto profondo è il personaggio di Tony.
Tony Manero è il Sogno (e l'ostinazione e la voglia di emergere e anche la purezza di cuore) fatto character; mi vengono in mente davvero pochi personaggi che sognano (e meritano) una vita migliore come Tony, un Re sulla pista, meno di un signor nessuno appena fuori, non importa quanto si sbatta e quante se ne sbatta, non è nessuno Tony Manero senza le sue scarpe coi tacchi e la camicia con il colletto ridicolo. Eppure tutte le luci di Manhattan (che sembrano essere state create con il solo proposito di accecare, sai come le esce cangianti per i pesci, i poveri sognatori. Ancora lo fanno, tutti vogliamo andare a lavorare/cantare/faregliattori/vivere a New York) sembrano accendersi sotto i suoi piedi danzerecci come quelle della pista, gli occhi barbagliano e l'empatia per Tony, nonostante scivoloni di maleducazione e disrispetto per il genere femminile da antologia, è totale.
Tony è un personaggio da oscar (infatti fu candidato, John, per la prima e unica volta per i successivi 17 anni, fino alla panza tarantiniana) senza se e senza A!A!A!STEINGALAIVVV!
Rivedere il film dopo milioni di anni (...che addirittura non l'abbia mai visto completamente?Perso nelle pubblicità di Italia Uno o nelle sisone di Emanuela Folliero e i suoi Bellissimi di Rete Quattro? Chi lo sa.) ti dà il metro di come la memoria cinematografica e la cultura pop a volte giochi bruttissimi scherzi: ti ricordi Saturday Night Fever come il film danzereccio anni settanta disco per antonomasia, tutto lustrini e indici puntati al cielo, e poi ti ritrovi droga, violenza tra bande che manco i Warriors, stupri di gruppo nei sedili posteriori delle macchine (!), suicidi, preti spretati, genitori maneschi, sogni infranti. Roba forte, pianti e urla sommersi nei falsetti dei Bee Gees.
Un film entrato nel mito per una manciata di scene (comunque perfette, come perfetta è la pettinatura di John, citata mille volte da quel momento in poi) che non sono tutto il film. Rivedetelo, tornerete a ricordarvelo per altri motivi oltre a quel bacino di vespa (dio santo vederlo così e poi saperlo cosà) che ancheggia.
Vabbé, balliamo va:

I passi li impariamo con i poster di Niege Borges, che infograficamente ci insegnano i movimenti giusti e famosi di ballerini cinematografici:

venerdì 25 luglio 2014

I 7 Nanni

Aprile
Trama: Aprile dolce dormire

Galvanizzato dalla visione a distanza di un ventennio di Caro diario mi metto a rivedere anche Aprile, che è una sorta di seguito ideale, e che, al contrario del suo predecessore, è brutto.
Cioè, mi spiego, non che sia oggettivamente brutto, come ho già detto a me Moretti piace, mi piace la cadenza della sua voce stridula, la sua sagacia da upperclass romana, la sua vespa e pure quella puzza sotto il naso che non nasconde neanche un po'. È radical. È chic. È proprio radical chic, ma con un'intelligenza talmente spiccata che glie lo perdoni (cosa che ad esempio non fai a Lucchetti, suo pupillo).
Il confronto con Caro diario è proprio inevitabile, è lo stesso film: Moretti che fa cose.
Però c'è la questione figlio, la questione moglie che recita, addirittura madre che recita, c'è tutta la famiglia Moretti messa lì e noi a guardare lui e le sue idiosincrasie alle prese con il cambiamento epocale: la nascita di un figlio (se poi pensi alla scena del film precedente coi bambini isolani e i genitori isolati...). Che per carità, va bene, coinvolge e fa anche ridere in più uscite il morettismo applicato alla gravidanza (la pasta, l'epidurale, i ritagli), però si è perso quel tono quasi sognante che aveva il Nanni personaggio assurdo che parlava e giocava a pallone da solo e ballava e cantava e parlava ancora o stava zitto ma intanto giudicava; nel senso, in Caro Diario è ovvio che Moretti era Moretti e nessun altro (non ad esempio il suo caro Michele Apicella), ma non era proprio Moretti, era più una versione di Moretti, diverse versioni di Moretti. In Aprile invece c'è solo un Moretti, il Moretti più rale, quello di tutti i giorni, un po' cacofonico, un po' pedante, e anche un po' saccente (sempre intelligente, per carità, ma lo avevamo già capito la volta prima, a tutti i film prima).
Mancano le idee e manca quel passo naturale che aveva il film precedente. 
Solo sul finale Moretti dice veramente la verità: lui questo film non lo voleva fare. Insomma la visione di Aprile ti fa veramente rimpiangere quel film sul pasticcere trotzkista sempre rimandato e mai realizzato:

Ah. Tre cose.
1) Strange Days è, in effetti, molto bello.
2) Il film non si trova su youtube, non interessa neanche ai greci.
3) Anche questo sketch

 - intelligente o meno - continua a farmi ridere enormemente:

giovedì 24 luglio 2014

HOLLYWOOD BARBILONIA 2 • AVERE LA BARBA e CHICKEN BROCCOLI

Come certo sapete Chicken Broccoli è una ha la barba.
La cura e la coltiva da tanti anni, ne fa liste cinematografichene parla addirittura in radio (ve le siete scordate le incursioni radiofoniche di CB eh? Io no.), e insomma CB glorifica la sua barba prima ancora che ci fosse tutta questa cosa di dire che si ha la barba prima ancora che fosse quella cosa di dire che si ha la barba prima ancora di Mosè. Non fosse che stando a quest'immagine, la barba l'ha inventata il cinema e non l'antico testamento come ci hanno raccontato:
A proposito di ricordi barbosi, vi ricordate qualche anno fa, sempre insieme agli sbarbati della radio, facemmo un contest pilifero chiamato HOLLYWOOD BARBILONIA? Una selezione di barbe cinematografiche da indovinare, primo premio, degli applausi in diretta.
Oggi, a qualche anno, e molti chilometri di barba cresciuti, di distanza, HOLLYWOOD BARBILONIA ritorna! E torna con una collaborazione eccellente in campo di barbe, pizzetti, baffoni e tutti quei peli che crescono in faccia e che sono bellissimi da pettinare, carezzare (!), conservarci dei Dodo, dargli fuoco con le sigarette… 
L'occasione giusta è arrivata grazie ai ragazzi (barbuti, savansansdir) di AVERE LA BARBA (Mai nome fu più elementare! Come ho fatto a non pensarci io, potevo chiamare Chicken Broccoli, chessò, ANDARE AL CINEMA. VEDERE DEI FILM. Sarebbe stato tutto più facile).
AVERE LA BARBA è un organico di tre ragazzi che hanno dato il via a questo progetto bellissimo: andare in giro per l'Italia a intervistare gente (artisti, creativi, sportivi, attori, pensatori, artigiani, circensi, tutti) con la barba! Facile no? Le interviste sono raccolte sul loro sito e sfoceranno in un bellissimo libro peloso.
Intanto però ALB ha dato il via anche alla produzione di alcuni prodotti pe la bellezza della barba. Proprio mentre io davo il via alla versione cartacea di ChickenBroccoli. Quindi quale occasione migliore per incrociare subito le nostre barbe in segno di reciproca stima (!) e fare un contest (mi hanno detto che fa fico chiamarlo Give Away): loro vi regalano un loro prodotto, io il magazine (sempre se arrivo al 100%!).
Ecco come funziona:
• Guardate per bene questa immagine (clicca che diventa più grande)

• Diventate FAN della pagina FB di AVERE LA BARBA e di CHICKENBROCCOLI (non lo eravate già? Che alopecia vi colga!);
Scrivete in una mail a chi appartengono tute e 10 le barbe 
(nome personaggio + titolo film); 
• Speditela per PRIMI la mail a:
 chickenbroccol@gmail.com
e a
info@averelabarba.it
Il PRIMO che risponde GIUSTO a tutto (cioè che mette TUTTI E DIECI I NOMI GIUSTI!) riceve (a settembre) un favoloso pacchetto regalo con dentro:
 • 1 OLIO DI LABORATORIO AVERE LA BARBA • 

[No, il girasole e il radicchio non sono compresi]
• 1 DOPPIA COPIA DEL CHICKEN BROCCOLI MAGAZINE •
 (1 copia dei BUONI + 1 copia dei CATTIVI)
CHE ASPETTATE? Non chiedete aiutino da casa che già ve l'ho dato!
E ricordate sempre: un attore senza barba si chiama attrice!
Tutto questo bellissimo contest è patrocinato dalle barbe di AVERE LA BARBA e di CB (un link a caso ve'?)

mercoledì 23 luglio 2014

Kurt attack

The Art of the Steal
Trama: Ruba l'art e mettila sul kart

Come diceva quello? I cattivi artisti copiano, i grandi artisti rubano... 
Ecco, il regista di questo film non è nessuno dei due, non è proprio un artista, è solo uno che a un certo punto si è ritrovato tra le mani un cast che definirei "tarantiniano". 
"Tarantiniano" non tanto perché è effettivamente un buon cast, e non solo per la presenza di un imbolsitissimo Kurt Russel - cioè del tipo che è ridotto così:
Ma per la generale caratura degli attori presenti, nessuno è veramente un fallito (che poi, ci fosse qualcuno veramente fallito sarebbe ancora più "tarantiniano". leggi John Travolta), ma sono tutti molto al di sotto di un benché minimo stardom: Matt Dillon era famoso da giovane, poi sparito, poi è tornato con tanto di candidatura all'oscar, ora sta facendo la fine di Val Kilmer; Jay Baruqualcosa è il più sfigato del Virgin Pack anche se pensa di essere fico con le sue mossette dinoccolate; e poi tutti gli altri che sono facce che sei sicuro di aver visto mille volte ma proprio non ti viene in mente dove. Insomma un cast di attori medi, che magari se fossero stati sorretti da una sceneggiatura coi controcazzi avrebbero tirato fuori un gran bel film. Invece no, invece la solita vecchia storia dei ladri con onore, della rapina del secolo all'oggetto assurdo (questa volta un libro di Gutenberg), della truffa, della controtruffa e della controcontrotruffa, roba che se continuano così nei film di rapina e di truffa devono fare dei seguiti solo per spiagare le controcontrocontrocontrotruffe finali.
Mettici poi che l'indecisione tra fare un film comico, un film di Guy Ritchie, un film di rapine con la sorpresa finale e un film qualunque e basta regna sovrana e avrai solo un film incasinato dove trovano spazio addirittura scenette del genere:
che magari estrapolate potrebbero pure far ridere (oltre a perculare gli italiani, ma te sei visto con quel casco in testa? Guardate com'eri, guardate come sei!) ma nel contesto non c'entrano proprio nulla.
Passiamo oltre va, e parliamo di chi ARTE con la ARTE maiuscola la sta facendo veramente: parlo di tutti gli illustratori artisti che stanno realizzando il loro CHICKEN BROCCOLI LOGO! Ve ne metto un po':

Ogni submission (scusate uso la parola inglese che mi hanno detto che fa fichissimo) è un colpo al cuore e uno alla botte: mi rende felicissimo e mi aiuta a promuovere (e che te pare che non lo riuscivo a infilare anche qui) il CHICKEN BROCCOLI MAGAZINE! Che è questa cosa bellissima che mancano otto giorni mi volete vedere morto?!?
Allora, tutte le altre illustrazioni (e tutti i nomi e il link degli autori) sono QUI, mentre il Magazine lo (DOVETE! MANCANO OTTO GIORNI MI VOLETE VEDERE PAZZO CHE GIRA PER LA STRADA URLANDO "È COLPA LORO! MALEDETTI!" COME CHALTRON HESTON!?) PREORDINATE QUI!