Milliano Dollar Arm
Trama: Lanciatori in my office
Ecco il film indiano dell'anno.
Ogni anno, infatti, l'americano medio che va al cinema vuole, pretende, deve, gli manca proprio l'aria, vedere almeno un film ambientato in India.
Questa cosa l'hanno scoperta per primi i fan hipster (che arrivano sempre prima sulle mode) 2007. E da lì apriti tendina: 2008, 2010, 2011, 2013, non si può vivere senza il film indiano dell'anno.
Nel film ambientato in India del 2014 (che si unisce al film ambientato nel mondo del Baseball del 2014, altro filone che gli Americani devono rimpolpare con almeno un film all'anno) ci sta Don Draper che invece di piazzare porta a porta fagioli e proiettori di diapositive (o donare il suo corpo alla Ricerca sul Piacere Femminile), è un agente sportivo che deve andare in India perché gli è venuta l'idea geniale - in una delle sue intuizioni dondraperiane, proprio quasi una scena meta: lui guarda la tv e gli vedi le rotelle girare e IDEA! - di andare a prendere dei giocatori di baseball tra i campioni di cricket indiani.
Vi basterebbe sapere che il logo Disney grosso come una casa messo in locandina è il filtro attraverso cui passa tutto il film, quindi mettetevi comodi e accettate tutto il buonismo diffuso, l'assenza totale di cattivi (del tipo che il piu cattivo di tutti è Alan - baseball vaffanculo - Arkin, uno che da quell'oscar fa solo il vecchietto burbero ma con il cuore d'oro, e la cosa più cattiva che fa è buttare un bicchiere d'acqua in faccia a Don, che forse avrebbe preferito un Martini).
Dunque il film è riassumibile in questa gif:
Mettici pure che la storia è vera e che questi due ora giocano davvero in america e il gioco del bio-pic dove "tutto va veramente benissimo e in America i sogni si avverano che bello" è fatto, compresi i titoli di coda con le foto dei veri protagonisti della storia.
Un film talmente risaputo (anche nella sua estrema canonicità e sapienza nel fare le scene che sono pure decenti) che non può prendersi il Chicken per partito preso, nonostante non sia orrendo.
Don, da qui a un anno Mad Men sarà un ricordo, tu stai tentando la carriera cinematografica... che vogliamo fare? Ci vogliamo impegnare?
Sicuro sicuro? Da oggi serietà ed eleganza, ok?
Va bene, ho capito.
Sì conosco questa sensazione...
Chi è che giffa in prima base? Chi è che giffa in prima base? Chi è che giffa in prima base? Chi è che giffa in prima base?
Vi basterebbe sapere che il logo Disney grosso come una casa messo in locandina è il filtro attraverso cui passa tutto il film, quindi mettetevi comodi e accettate tutto il buonismo diffuso, l'assenza totale di cattivi (del tipo che il piu cattivo di tutti è Alan - baseball vaffanculo - Arkin, uno che da quell'oscar fa solo il vecchietto burbero ma con il cuore d'oro, e la cosa più cattiva che fa è buttare un bicchiere d'acqua in faccia a Don, che forse avrebbe preferito un Martini).
Dunque il film è riassumibile in questa gif:
Mettici pure che la storia è vera e che questi due ora giocano davvero in america e il gioco del bio-pic dove "tutto va veramente benissimo e in America i sogni si avverano che bello" è fatto, compresi i titoli di coda con le foto dei veri protagonisti della storia.
Un film talmente risaputo (anche nella sua estrema canonicità e sapienza nel fare le scene che sono pure decenti) che non può prendersi il Chicken per partito preso, nonostante non sia orrendo.
Don, da qui a un anno Mad Men sarà un ricordo, tu stai tentando la carriera cinematografica... che vogliamo fare? Ci vogliamo impegnare?
Sicuro sicuro? Da oggi serietà ed eleganza, ok?
Va bene, ho capito.
Sì conosco questa sensazione...
Chi è che giffa in prima base? Chi è che giffa in prima base? Chi è che giffa in prima base? Chi è che giffa in prima base?
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