martedì 7 ottobre 2014

2x1 • Tutta pia la città

È uscito - a nove anni aiutami a dire nove anni di distanza - Sin City 2, il seguito di Sin City 1 (se la matematica non è un opinione). E quindi mi (ri)vedo, di seguito, il primo e il secondo e cerco di capire cosa spinge - escludendo il vil denaro, che tanto non è quello perché sarà sicuramente un flop - la gente a rovinare quanto di buono ha fatto in passato. Iniziamo con
Sin City
Trama: Sì City

Sin City fu una vera botta. Un film che spingeva un po' più in là sia il "tarantinismo" imperante che aveva dominato tutta la decade 1995/2005, mettendo in scena una violenza che, virata al bianco, nero e colori solo quando servivano a sottolineare l'importanza dell'oggetto, fosse un letto rosso sangue:
o un bastardo giallo:
andava oltre a quella tarantiniana fatta di killer un pò grulli che ti recitano le sacre scritture ti parlano di hawaiani che fanno gli hamburger e poi ti sparano, e riusciva inoltre ad essere uno dei migliori (il migliore?) esempio di fumetto al cinema di tutti, proprio perché era insieme un film E un fumetto (e non un motion comics, non era Supergulp fatto bene per capirci); era un'opera che rispettava al 101% il fumetto da cui era tratto e viveva anche di una sua dignità cinematografica precisa e slegata, diventando automaticamente esempio da seguire, infatti fu seguito a ruota da 300 (un altro film rovinato dal suo seguito).
Ovvio che poi tutto veniva da più lontano, e precisamente dal 1990, anno di uscita di questo film qui:
Dick Tracy sì che è stato per davvero il primo cinecomics a rispettare su schermo, grazie al make up plasticoso e alla fotografia soprattutto, il fumetto originale coi suoi tratti assurdi e lombrosiani dei protagonisti e i colori sgargianti degli abiti
e la violenza esagerata e il tono noir "da fumetto" (è sempre odioso leggere la formuletta "da fumetto", lo so, ma in questo caso proprio no...) 
Sin City se lo guardi con questo filtro sembra quasi un reboot di Dick Tracy anzichenò. 
Ed era, ed è, un gran bel film, pieno di idee, pieno di scene che ti ricordi, pieno di personaggi badass da manuale (del fumetto e del noir), insomma ci stava tutto. Perché (più di tanti altri, più di Hellboy, più di 300 addirittura) era la perfetta fusione dei suoi due autori, due pazzi scatenati - suffraggiati da un altro pazzo scatenato - che si divertivano e tiravano fuori una roba che fino ad allora non si era proprio mai vista (a meno di non andare a ricordare l'espressionismo tedesco, ma questa è un'altra storia...).
Quindi sì al mascherone di Mickey Rourke 
Che comunque è quello con meno make up in faccia di tutti.
Quindi sì a Frodo assassino
Sì ai facial di sangue
Sì tantissìmo Carla Gugino e le sue curve mozzafiato per davvero
E big sì allo schermo verde che se vedi tutto il film come l'hanno girato davvero capisci anche che questo tipo di film può regalare delle gran prove di attori, o per lo meno ti fa provare una certa ammirazione per la loro immaginazione, perché insomma, stacci tu tutto il giorno coi mascheroni o mezza nuda a "immaginare" quello che sarà (vabbé voi direte, ce starei sì coi milioni di paperdollari che si pigliano.)
Allora Sin City promosso. Promosso anche Robert Rodriguez, che trovava in tutta questa esagerazione sia espressiva che narrativa la sua dimensione ideale - che lui deve sempre fare lo sborone, peccato che alle volte faccia solo la figura dell'esaltato con il gran culo di essere stato il primo protégé di Tarantino (ricordiamo che le cose migliore le ha fatte con o sotto l'agida di Quentin). 
Per me ad esempio la cosa migliore di Rodriguez rimane l'episodio di Four Rooms coi ragazzini messicani...) e anche di quel fascio di Miller, che ci mise poco a rovinare tutto questo stile a bianco.nero colorato con The Spirit, che non è il film del cavallo goloso ma il film fatto con la stessa tecnica di Sin City, ma alla regia solo lui da solo, che era talmente brutto che addirittura IO ne sono riuscito a vedere solo il primo quarto d'ora, e fate conto che io se vedo i titoli di testa di un film e non mi piacciono, vedo comunque tutto il film perché "vabbé mo' l'ho iniziato che faccio non arrivo fino alla fine?".
E via di mash up disneyani!

Poi, come per tutte le cose che ti ricordi belle, ecco che arriva qualcuno che decide di rovinarne il ricordo, e quando, come in questo caso sono gli stessi autori, allora c'è proprio da cercare qualcuno che ti cancella dalla memoria la visione. Parlo di
Sin City - Una donna per cui uccidere
Trama: Shit City

A "soli" nove anni di distanza, dicevamo, quando tutti speravamo che i millemilioni di problemi di produzione che questo sequel ha incontrato nel suo cammino produttivo - non dovevano esserci Brangelina ad un certo punto? - lo avrebbero bloccato per sempre, ecco che invece Franco e Roberto (che a questo punto sono una coppia comica tipo Pablo e Pedro, di quelli scrausi che non fanno ridere), riescono a sbloccare non so quali fondi e a farlo per davvero, rimettendo dentro mezzo cast del primo e aggiungendo nomi a caso tipo Josh Brolin, Gordon-Levitt, le tette di Eva Green (poi ci torniamo sulle tette di Eva Green).
Ritorna Mickey Rourke con la sua faccia di gomma, in un mascherone fatto molto peggio che nel primo (davvero, si vede proprio che avevano meno soldi, già  a partire dal make-up), ritornano Jessica Alba che sta sempre a fare i suoi spogliarelli

e Bruce Willis che è poco più di un fantasma (!). Ritorna Rosario Dawson che è sexy dieci volte meno che dieci anni fa nei suoi completini di latex, ora un po' ridicoli, infatti sembra proprio un trans ora più che mai.

I nuovi acquisti sono Josh Brolin che proprio non riesce a convincermi, mai, in una storyline noiosissima (e perdipiù centrale) e Gordon-Levitt che fa il suo inutile lavoro di ragazzetto bello. Ce sta pure Lady Gaga.
Il problema del film però è la mancanza quasi totale di "gasolina": è LEN-TO. Come fai a farmi un film lento con quello stile non lo so, sembra proprio che ti ci sei impegnato, anche perché non credo in un poco impegno. È confuso, le soluzioni grafiche sono identiche a quelle del primo, quindi non ti sembra di vedere nulla di nuovo, anzi peggio visto che sono palesemente al risparmio e gli effetti computerizzati di colore sono fatti malissimo (guardate la scena della partita a carte, manco un tutorial brutto di After Effect). Secondo me il problema sono stati proprio i soldi, troppi pochi verdoni, verdone lo screen ma non il conto in banca, quello in rosso. 
Ok la smetto. Veniamo (!) alle tette di Eva Green.
Come sapete il momento di maggiore copertura mediatica il film ce l'ha avuto all'uscita del poster con le tette di Eva Green poi censurato (e qui si aprirebbe tutto un discorso su quegli scotennati di americani che vendono armi al supermarket e poi si scandalizzano per un culo di Manara, che brutto è brutto, ma dio santo datevi una regolata), ma chissà cosa diranno del film che è a tutti gli effetti una tettologia della Green. 
Ora, la Green dalla sua prima apparizione ha sempre fatto sfoggio del suo innegabilmente  gran bel paio de zinne seno anche se uno è evidentente un po' atrofico

ma ora l'ha veramente sdoganato, troppo. Diciamo che si è auto-fappingzata, ormai il suo seno fa più notizia da coperto (vedi locandina) che a nudo. Insomma se Sin City era un tripudio di green screen, Sin City 2 è un tripudio di Green teets.
Un sequel brutto, reso ancor più brutto proprio dalla particolare messa in scena che ne accentua i difetti e la più totale inutilità. E anche l'esagerata violenza inizia a diventare pleaonastica
sin-city-a-dame-to-kill-for-marv
Vi evito le illustralocandine visto che tanto sono solo copie del fumetto originale e vai di qualche mash up. Questo

Questo:

(Pensa se questo lo facevano così.) E infine la più bella tavola di fumetti mai dedicata a Sin City, quella pettinata:

3 commenti:

  1. purtroppo concordo, ci speravo tanto, Dwight è sempre stato anche il mio personaggio preferito della serie, ma non ci siamo proprio, josh brolin non ci sa fare e non vale un'unghia di clive owen. anche Miho, di cui non parli nella recensione, è una spanna sotto al personaggio del primo film e anche lì hanno cambiato le attrici, non c'è più devon aoki. e gli effetti speciali delle sue scene fanno pietà, ci mancava solo che si vedessero i cavi che la tiravano di qua e di là...

    comunque credo basti dire che per fare sin city 2 hanno dovuto inventarsi metà film (intere parti della sceneggiatura non esistono nel fumetto, gordon levitt e tutta la sua storia non c'è da nessuna parte) per far capire che tutta la summa degli 8 volumi sta nella storia dele bastardo giallo, il resto è sempre stata solo una divertente variante sul tema.
    peccato, si salva solo per le tettone di eva green!

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  2. Comunque anche Sin City 1 non é che sia un granché dal punto di vista cinematografico dai... originale (forse) ma riprodurre su schermo vignetta per vignetta non funziona, i linguaggi sono simili ma non identici... da questo punto di vista la miglior trasposizione é Watchmen.

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  3. @gionni: tettona e tettina :D
    @federico: non so io ricordo che al primo ero uscito dalla sala entusiasta... cioè meglio questa trasposizione che tipo Hellboy alla fine (io avrei fatto dei make up molto più squadrettati come disegna mignola per dire)
    d'accordissimo su Watchmen, mi sa che lo dico da qualche parte qui su CB

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