lunedì 29 dicembre 2014

Washington DC

The Equalizer
Trama: Si aprano le Denzel

Il Natale è alle spalle.
È stato un perioso di gaudio e felicità. Di regali e pandori. Possiamo ben dire che siamo stati tutti più buoni.
Tutti tranne uno.
Il mondo.
Il mondo è rimasto cattivo. E non sono servite tutte le mazzate che ha preso da Liam Naason poche settimane fa, lui continua ad essere cattivo.
E nelle pieghe e piaghe della sua infamità, la cattiveria del mondo si allarga a macchia d'olio anche tra le razze delle persone più buone, anche nella comunità nera.
Per fortuna però, se Liam Naason è l'eroe bianco dell'umanità, adesso può contare sull'aiuto di un eroe nero, ora esistono i Ringo Boys della bontà!

Costui, questo giustiziere d'ebano, difensore degli oppressi e dei disperati è Denzel Washington!
Lo so, non ci potevi credere che era proprio lui, l'attore afroamericano più oscarizzato di sempre, colui che ha sempre qulla faccia un po' imbolsita e il culo flaccido, ma è così.
Denzel è la quota nera della giustizia sommaria, è l'uomo qualunque che quando vuole ti fa due colpi di karate e tu, cattivissimo scagnozzo della mafia russa, sei morto male prima ancora di riuscire a dire "Dasvidania Tovari...AH!"
In questo film Denzel è un ometto cheto cheto, lavora in una specie di grande magazzino di attrezzi per edilizia e fai-da-te, e nessuno sa cosa faceva prima quel buon signore che aiuta tutti, è sempre calmo, anche quando il cliente non sa che punta comprare per il suo trapano nuovo, aiuta i ciccioni a diventare guardie giurate (giuri di non mangiare mai più dica lo giuro) e insomma adotta il benemerito profilo basso.
Non fosse che il nostro Denzel è un ex agente segreto che ha un potere specialissimo (almeno nella fiction cinematografica, si tratta di regia, non è che lui ha davvero i poteri...): quando arriva nella stanza del pericolo il tempo si ferma e lui con sguardo denzelesco nota tutti i particolari della stanza, li elabora, trova il modo di fare fuori tutti in mezzo secondo, il tempo si ferma, il processore mentale avvia il programma "ammazza tutti" e bum, la scena "scatta" e lui fa fuori tutti. Proprio lo stesso potere di Gordon-Levitt in quel film con le bici, solo che che Denzel lo usa per prendere a sganassoni i cattivi del Mondo, e cronometra pure per migliorarsi sempre.
La differenza tra Liam e Denzel è che se il primo i guai un pochino se li va a cercare e alla fine quando dall'alto dei suoi due metri inizia a riempire di lividi i cattivi un pochetto ci gode anche, il secondo proprio si vede che vorrebbe solo starsene tranquillo col suo libro in mano (probabilmente La capanna dello zio Tom)
Proprio nel grande magazzino si svolge tutta la scena finale, con grande utilizzo di armi di fortuna, ma non per questo meno micidiali, come sparachiodi e sacchi di sughero. Che però viene da chidersi, se è vero che volevi una vita senza più violenza e cattiveria nel mondo, perché non sei andato a lavorare in una toletta per cani? Casomai ai cattivi di turno nella scena finale gli lanciavi addosso un chiuaua. Ecco comunque una lista di oggetti usati per l'impresa di pulizia anticattivi di Denzel.
Invece lui piuttosto che schiacciare le pulci dei cani preferisce eliminare i parassiti che infestano il mondo e aiutare le dolci prostitute interpretate da Chloe Moretz


che questa volta invece di essere lei a spaccare culi, subisce un po' il contrappasso dantesco e sono i russi che lo spaccano a lei. Ma per fortuna poi torna la ragazza acqua e sapone che piace di più al mondo dei buoni.
Comunque te lo saresti mai creduto che lei
sarebbe diventata lei?

Denzel è uno che cammina e anche se le cose gli esplodono dietro a lui non gli si muove un capello (!)

Non si scompone e rimane tutto di un pezzo e rimane sempre con la sua faccia imperturbabile anche quando ammazza con delle mosse finali degne di Mortal Kombact

Forse l'unico appunto che si può fare alla modalità di giustizia sociale omicida di Denzel è di essere un pochino democristiano, nel senso che se è vero come è vero che il passato gli ha riservato tanto dolore e il suo unico desiderio è quello di vivere la tranquilla vita americana di comprare un cartone di latte e il giornale al diner sotto casa, non è giusto che lui sprechi le sue abilità da commando e non elimini tutto il giorno le persone cattive che minano la bontà del mondo. In questo Liam è più coerente.
Ma Denzel può sempre recuperare. Tanto ormai è un eroe action. E funziona di più come eroe action che come attore normale. E come uccide lui i cattivissimi russi tutti tatuati e spietati (e soprattutto banali, ancora a fare i cattivi quando sei russo e tatuato?




Che poi il film non è male per niente, nonostante la banalità del plot e del cattivo di turno.
Non vedo l'ora che questa moda di far fare gli action ai cinquantenni - che peraltro riescono molto meglio dei giovani palestrati, fatta esclusione per i Botaxebles ovviamente - faccia pensare ad un grande universo cattivo e condiviso dove Liam e Denzel prendano a doppie botte gli empi e i villani, tutto in una lunga sequenza orizzontale come Double Dragon:

Chiudere l'anno con misoginia, violenza etnica, razzismo e accuse di pedofilia, grandi mosse di CB. Sono forse uno di quei bruti che Liam e Denzel dovrebbero spulciare?

Distraiamoci con questo illustraposter va:

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