The ABCs of Death 2
Trama: D come dilaniati, E come Echecavolostigiapponesisosemprepiùassurdi, F come fichicenestannosolodue
Questa volta è andata così:
La scorsa volta era andata un po' meglio.
La serie ABC è quella cosa di fare un film horror fatto di 26 microcorti horror realizzati da 26 registi diversi, in ordine alfabetico, i corti non i registi. Ad ogni regista una lettera da cui trarre una parola da cui trarre un corto, così:
Quindi un film a episodi, che come ogni film ad episodi che si rispetti è fatto di episodi che ti piacciono ed episodi che non ti piacciono. Esempio esemplare la serie V/H/S (1, 2 e Viral).
Qui però siamo oltre l'episodico, perché fare un film di 26 spezzoni crea sì una varietà di stili e visioni invidiabile, ma non dà spazio ad alcuni di realizzare cose veramente interessanti.
La maggior parte dei corti di questo secondo ABC infatti ha il respiro corto (corto il film, corto il respiro? Non deve esserlo per forza...) e anche se alcuni hanno davvero delle buone idee, alla fine si scontrano con finali affrettatissimi o affettatissimi.
Il migliore è l'ultimo, la Z di Zygote, disturbante e assurdo, horror puro. In effetti è anche l'unico che vale davvero la pena vedere.
Personalmente ho apprezzato i segmenti S (un bel home invasion con sorpresa finale), un po' l'M (una sorta di pubblicità scannata per delle gomme da masticare), K (una palla nera di odio conquista la terra), I (una strega orientale fa i conti con la famiglia), V (una vacanza che finisce a schifio).
Divertenti a loro modo quelli orientali (soprattutto l'O), che riassunti in queste due gif
rendono bene il sempre valido adagio: questi so' pazzi.
Ma il resto sono tutte lettere abbastanza inutili. Alcune semplicente stupide o per nulla horror (E, F, G, J, N), altre solo occasioni sprecate (lampanti la X, dai registi e con la Beatrice Dalle protagonista ancora di A l'enteriour, e la U di Vincenzo Natali, quello di Cube, che evidentemente ha perso lo smalto o è rimasto intrappolato nel 1999 in quanto a visione futuristica).
E poi c'è una questione un po' straniante. Ci sono tanti (troppi) corti con tematiche omosessuali. Ora, non è straniante che ci siano, è straniante che in un film corale, con registi di ogni parte del mondo, la questione omosessualità sia così pericolosamente accostata a tematiche horror. Davvero siamo ancora a quel punto, come società? Al punto in cui per porre l'attenzione su una questione che dovrebbe essere bella che superata ricorriamo ai metaforoni horror? Il ragionamento meriterebbe una discussione più profonda, peccato che il film è brutto (vince il Broccolo per maggioranza) e che almeno due dei corti con queste tematiche sono tra i peggiori dei 26.
Carini i titoli di testa
ma l'impressione rimane: ABC è un progetto molto bello sulla carta ma che lascia troppo poco spazio ai suoi autori. Forse 26 sono davvero troppi corti da strizzare in un film solo. Magari fare i Sette Peccati capitali (7) o i Segni Zodiacali (12) sarebbe meglio.
Se qualcuno farà dei film horror sui 7 peccati o sui 12 segni gli mando lui a vendicarmi:
Poi non riesco a capire perché non chiamano David Sandberg, che fa i migliori corti horror che esistono (sono corti! e sono horror! Fanno paura! Li vedi QUI.
La volete vedere una cosa davvero disturbante? Questo tizio è andato in giro per Londra così conciato:
Sì, è pelle di pollo. Ed era agosto. Storia vera. Dovrebbe essere un progetto artistico secondo lui, c'è anche questo video
che fa più paura di tutti i 26 corti di ABC messi insieme. (Oltre ad essere una versione assai disturbante di questo).
No. Nonostante la pelle di pollo, non ero io.
La volete vedere una cosa davvero disturbante? Questo tizio è andato in giro per Londra così conciato:
che fa più paura di tutti i 26 corti di ABC messi insieme. (Oltre ad essere una versione assai disturbante di questo).
No. Nonostante la pelle di pollo, non ero io.
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