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venerdì 30 gennaio 2015

Cosmoagonia

I cavalieri dello Zodiaco - La leggenda del grande tempio
Trama: Fulminati di Pegasus

Io ho perso le speranze. 
Dopo una settimana intera a cercare di farvi entrare in quelle vostre capocce dure il concetto di "STATE. ESAGERANDO." non so proprio più che fare.
Quale parte di "I BIO-PIC VI STANNO BEVENDO IL CERVELLO" non capite?
E sono sconfortato dalla dimostrazione di quanto il mio lavoro sia stato vano: dopo tutto quello che vi ho detto negli ultimi giorni adesso voi ve ne uscite con la storia di vita vera di cinque ragazzini giapponesi orfani che diventano invicibili guerrieri e valenti condottieri votati anima e corpo a darsi tantissime botte in faccia per salvare una ragazzina coi capelli viola? Certo io lo capisco che la dura realtà vera di questi cinque poveracci era sicuramente interessante, piena di violenza ma anche di gioie, "un'incredibile storia vera di coraggio e prove di rara crudeltà", ma non mi sembrava il caso addirittura di chiedere agli amici giapponesi di farci un cartone animat...
Ah.
Ah questo non è un bio-pic?
Cioè tu mi stai dicendo che i Cavalieri dello Zodiaco non sono mai esistiti?
Cioè quindi è confermato che quello sbruffone di Pegasus, quel fico di Phoenix, quel serio di Sirio (Serio il Dragone, infatti), quel ghiacciolo di Crystal e quel... quel... vabbé quell'Andromeda lì, non sono persone vere esistite veramente nella vita reale?
Strano perché io me le ricordo vere eccome, erano miei compagni di giochi, ma che dico di giochi, di vita, ma che dico compagni, fratelli, ma che dico vita, stare tutto il pomeriggio a vedere i cartoni.
RIcordo esattamente la prima volta in cui ci incontrammo, ero a casa di Emiliano, un amico mio che non è importante in questo ricordo, non certo come lo sono Pegasus, Sirio, Phoenix, Crystal e Andromed... oddio, forse un po' più di Andromeda sì... insomma io ed Emiliano eravamo seduti per terra a casa sua, circondati da Tegolini ed Exogini vittime di uno scambio all'ultimo DueNani e cassette dell'Atari 2600 con cui avevamo appena smesso di giocare, e aspettavamo trepidanti i Cavalileri. Forse l'unica volta che ho visto la prima puntata di un cartone. 
Poi iniziò questa canzone:

e mentre Pegasus vinceva il suo primo incontro nell'arena di pietra e la sua armatura da Pegaso (c'era qualche dubbio che la vincesse? Mica poteva stare a quell'altro, Cassius, era un gigante... e non si chiamava neanche Pegasus... strano eh) e iniziava il suo viaggio verso il settimo senso e la gloria e l'eroismo, io iniziavo il mio, verso dove mi trovo ora, qui a scrivere quanto amavo i Cavalieri.
Quanti ricordi, io e loro. Li ho amati durante il torneo, e poi le 12 Case, e ancora dopo, Asgard e poi Nettuno. Quante avventure, quanti scontri disumani, quanti duelli decisivi, quanta passione, quanto eroismo.
E mi state dicendo che è tutto falso? 
Che è successo tutto solo in un cartone animato? E nella mia testa?
No. Non voglio sentirvi.
LALALALALALLALAALALALAnonvisentooLALALALLA
Davvero. Non so come altro dirlo: per me i Cavalieri sono stati IL  mio cartone animato preferito.
Nessuno come loro. Nessuno mai.
Il concetto di "preferito" è molto difficile da definire. Cambia ogni giorno, cambia perché noi cambiamo e va benissimo così, ma i Cavalieri hanno rappresentato per me il puro distillato di esaltazione, attesa, passione. Rivederli SEMPRE, stancarsi MAI.
E posso tranquillamente arrivare a dire che molte fondamenta della mia stessa natura sono fondate proprio sulla poetica eroica dei Cavalieri. Non erano i robot ad appassionarmi, non erano quelli sportivi a conquistarmi, erano i Cavalieri. 
Nonostante ovviamente abbia visto anche tutti gli altri animati del mondo, i Cavalieri sono sempre stati una spanna sopra tutti nella mia vita vera reale. Non dico che poi volevo andare in giro a prendere a cosmi in faccia la gente (anche se a volte ci ho provato ma non usciva nessun raggio di energia dalle mani), ma più che altro mi riconoscevo tantissimp - anche se in quel momento non lo capivo - nello spirito di sacrificio di questi piccoletti che non si davano mai per vinti. Lo so che tutti gli eroi dei cartoni animati sono così, ma loro di più. Loro sono l'impersonificazione di quella spinta interiore che se decidi di fare una cosa, cascasse il mondo e anche lo spazio, la FAI; poi vabbé loro si pigliavano a botte, io faccio i magazine di carta, ma stiamo lì.
Forse addirittura il concetto di "salita" (i Templi uno sopra l'altro), di fatica immane, di puro atto eroico ha fatto parte - e fa parte - di quello che sono, non parlo solo di CB.
No, non faccio l'astrologo. Ah. Ah. Che. Ridere.
E allora vedere questo film è stato uno strazio. Quasi un'offesa. Un vilipendio a quanto di più caro celiamo nel cuore. Il ricordo dei cartoni animati giapponesi che ci hanno cresciuto meglio di alcuni genitori (da parte mia mi hanno fatto più da padri l'Uomo Tigre, il Mago Pancione e Lupin, più da fratelli Gigi la Trottola, Holly e Benji e più da fidanzatine Lamù, Pat ragazza del baseball e Rensie la Strega che le persone vere. Mamma Broccola non se tocca ovviamente!)
E quindi no, ho sbagliato io, l'errore è il mio di aver ceduto al canto di sirene dell'anteprima (sì, l'ho visto all'anteprima ma non mi sono ripreso in tempo dalla visione per parlarne in tempo) e sono andato a vedere questa moderna incarnazione in computer grafica dei Cavalieri e sono rimasto così deluso, ma che dico deluso, ferito, che l'ho presa sul personale ve lo dico, che dico personale, mi sono proprio girati i coglioni. Li ho odiati. E odio pure questa qui sotto che lorda il mio ricordo della dolce Isabel:
Chi ha OSATO pensare che i miei adorati Cavalieri, loro:
potessero essere ridotti ad un ammasso informe di poligoni, distrutti nel corpo e nello spirito e nelle brutte armature, e trasformati da Eroi a deficienti:
Peraltro non capisco bene il senso dell'operazione (oltre a far diventare i Cavalieri degli emo dementi. Demonti, infatti.) Dunque, il film racconta il ciclo delle 12 case, quelle che chi ha scritto i testi della prima mitica sigla italiana non ha mai visto, dato che se ascolti bene le parole è chiaro che si riferiscono a malapena alle prime due puntate, quindi nel film ci sono i Cavalieri che sono già Cavalieri (nulla ci viene raccontato dei duri allenamenti che i poverini hanno dovuto sostenere, poverini, isole di fuoco, ghiacci eterni, picchi con cascate, la grecia dell'alito che sa perennemente di tzaziki) la cui missione per diventare santi per essere Cavalieri è difendere Lady Isabel, però non si sa perché devono rifare tutta la trafila delle 12 Case, da capo. Solo che questa volta invece di incontrare/combattere i gloriosi Cavalieri d'Oro, loro, i cavalieri loro:

se la vedono con la versione scema e inutie e in 3D

Cioè sono sempre i Cavalieri d'oro come li conosciamo, i 12 dei segni zodiacali, ma sono tutti dei gran imbecilli, persino quel gran fico di Ioria. E Ariete è un nerd con gli occhialini.
Il ridicolo - e la rabbia - si raggiunge alla casa del Cancro, presiediuta da un pazzo squinternato saltimbanco per nulla offensivo, ma solo un buffone mezzo cantante lirico mezzo pagliaccio inguardabile, che accoglie i cavalieri con tanto di canzone e balletto, una roba che ricorda il gobbo di notre dame (la versione di Cocciante). Sto pupazzo qui
Uno strazio. Per non parlare di altri che sono ridotti a poveri coatti, i Cavalieri dello Zotico, o più semplicemente delle mere comparse senza costrutto.
Insomma il film si dipana nella sua risibile lunghezza tra gli scontri nelle varie case, che però durano tre-quattro minuti; inoltre quando ci sono, 'sti scontri, perché infatti alcune case vengono superate senza neanche usarci la buona educazione di spiegarci il perché e il percome, oltre agli evidenti problemi di minutaggio.
Ci sono forse due o tre idee grafiche decenti (un'ammodernamento degli ambienti nelle case rispetto ai templi greci dell'anime) ma davvero non basta a salvare il delirio grafico che hanno subito i Cavalieri: facce ignobili, armature penose (c'è Libra con una specie di bazooka sulla spalla), non voglio parlare dei capelli vi prego non fatemi parlare dei capelli.
Insomma non so bene a quale target sia rivolto il film, perché gli appassionati, ma che dico appassionati, fratelli, dei Cavalieri non vedranno nulla di nuovo, anzi solo cose vecchie peggiorate, e i più giovani che invece non li conoscono e non sanno troppe parti importanti non si appassioneranno mai a questi eroi, ma che dico eroi, Nuovi Dèi. Poi dici che One Piece va un casino. Ma ve lo meritate One Piece.
Il film è molto più brutto di Capitan Harlock, e non solo perché Harlock non mi ha mai fatto né caldo né freddo, ma proprio perché è come se avessero vilipeso la mia infanzia. I Cavalieri dello Zodiaco - Espandi il tuo cosmo (e poi lasciatemi dire che tutti questi continui "il mio costo si ingrossa", "che cosmo grande", "il mio cosmo è più grande del tuo", "incrociamo i nostri cosmi in segno di reciproca stima" mi hanno fatto pensare più di una volta che il vero protagonista fosse Andromeda e lui soltanto) è solo una caterva di offese che mi hanno fatto piangere il cuore. 
L'unica cosa che mi viene in mente per riequilibrare il mio di cosmo è riguardare ora tutte le puntante dei Cavalieri, quelle vere, quelle belle, quelle senza assurdità, quelle che raccontano la vita vera di questi cinque ragazzi che tanto hanno contanto nella mia vita, la vita vera, e spero anche nella vostra vita vera. 
Ma ora, silenzio, iniziano i Cavalieri:



Fermatemi che sennò metto tutte e 114 le puntate. Colleghiamoci per tutto il resto del giorno - o magari per sempre - qui.

2 commenti:

  1. D'accordo su tutto, tranne le critiche a One Piece ;)

    Una precisazione, il Cavaliere d'Oro col bazooka è Aquarius. Libra viene simpaticamente ignorato

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  2. sì hai ragione.
    anche la sparata su one piece è solo una roba da vecchi, lo so, avessi avuto 10 anni qualche anno fa saremo qui a parlare di one piece, lo so ma sono un vecchio trombone

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