I Origins
Trama: Occhio per occhio, gente per gente.
E via che si ricomincia per davvero.
Anno nuovo, Broccolo vecchio! Recensioni sempre più assurde! Gif sempre più pesanti! Ego sempre più gigante che va in radio (ah, per chi si fosse perso l'ora e più di chiacchiere dedicate ai CB AWARDS dello scorso sabato, ecco il PODCAST) e in TV! Collaboratori sempre più numerosi e sempre meno pagati!
Ecco cosa fa grande ChickenBroccoli, non c’è mai limite alla bruttezza dei film che vede e alla tracotanza con cui ne va fiero. Ma contro alla bruttezza delle visioni con cui ormai questo sito convive. CB contrappone sempre la bellezza di quello che è definitivamente diventato il nuovo corso, la vogliamo chiamare missione?, di questo sito: l'unico posto dove gli artisti vedono i film e poi ci disegnano sopra. Vi pare poco? A me no. E siamo all'inizio. Se vi dicessi che qui dalle mie parti già si lavora per una cosa che succederà a Maggio e un'altra che succederà a Dicembre voi ci credereste?
Ricominciamo seriamente, dicevo, e ricominciamo - anche se ho venti film aiutame addì 2-0 da recensire - con un film che forse non è tra i più gettonati del momento (ci stanno Turing, i Cavalieri e Amy Adams che scalpitano) ma che ci terrei particolarmente che voi vedeste (forme verbali sempre più audaci!). Ma poi li vedete i film che vi consiglio? Pronto? C’è nessuno lì fuori? (senso di solitudine sempre più lampante!). Oh, certo se non commentate… alle volte mi pare di parlare da solo (passività aggressiva sempre più scatenata!).
Dunque, tornando a noi, il film è il nuovo film degli autori di Another Earth, quello della terra gemella che non mi era mica piaciuto tanto, e infatti quanti preconcetti e prevenzioni (d’altronde prevenire è meglio che curare, lo consigliano dieci oculisti su undici) avevo messo come filtro prima di iniziare questo film non potete immaginarlo. Stavo lì e "ma figurati sarà un'altra roba meta-filosofica di chiacchiere senza capo né coda, magari anche con un plot interessante ma poi uno svolgimento tra il new age e chepalle.
E invece (convinzioni sempre più labili!) via via che vedevo il film, scena dopo scena, si smontavano tutti i preconcetti e si cancellavano tutte le prevenzioni.
La storia mi prendeva sempre di più, gli attori mi piacevano, la regia mi appassionava e il film mi colpiva con una profondità rara.
Un Bel film. Ecco. E questo già basterebbe a farvi staccare gli occhi da questo schermo e andarlo a recuperare. Vi fidate di me? Aprite bene gli occhi e andate a vederlo. Anche perché da adesso in poi inizio a parlare della trama e forse sarebbe meglio sapere molto poco della storia per godersi davvero tutto il film dall'inizio alla fine.
La storia. La storia è sì un po' new age, ma lo svolgimento non lo è per niente, ed è questo che mi ha zittito (ho passato i primi 14 minuti a borbottare con il timbro di Maurizio Costanzo cose tipo "masaràunarobbanewagebbbb"), ed è questo che mi è piaciuto, essere zittito con un aproccio al tema - un tema supernewage come la reincarnazione - molto concreto. Tutto è affrontato con un piglio scientifico e biologico, potremmo quasi coniare un nuovo genere, invece della sci-fi, la DNA-fi.
Il protagonista, quel Micheal Pitt sempre un po' nel dimenticatoio, sarà colpa dell'appeal un po' troppo efebico (come Cillian Murphy, per fare un altro esempio), è un giovane biologo che studia gli occhi umani. Cioè non è uno che fa sguardling attenzione, è proprio uno che studia a livello medico iridi, pupille, cornee, retine. La sua passione per l'occhio umano - che se visto da vicinissimo è proprio un pianeta, come ci ricorda la locandina (e che potrebbe andare dritta in questa galleria della notte dei tempi) ed è come un'impronta digitale, ognuno ha i suoi - lo porta anche a fare delle foto agli occhi che più lo colpiscono.
Il protagonista, quel Micheal Pitt sempre un po' nel dimenticatoio, sarà colpa dell'appeal un po' troppo efebico (come Cillian Murphy, per fare un altro esempio), è un giovane biologo che studia gli occhi umani. Cioè non è uno che fa sguardling attenzione, è proprio uno che studia a livello medico iridi, pupille, cornee, retine. La sua passione per l'occhio umano - che se visto da vicinissimo è proprio un pianeta, come ci ricorda la locandina (e che potrebbe andare dritta in questa galleria della notte dei tempi) ed è come un'impronta digitale, ognuno ha i suoi - lo porta anche a fare delle foto agli occhi che più lo colpiscono.
Insomma, sicuramente un progetto fotografico non tanto originale, ma sempre meglio di altri progetti, tipo questo (link da aprire a vostro rischio e pericolo).
Sta di fatto che il tipo va a una festa e fa una foto ad una tizia con un passamontagna, poi la tizia se lo porta in bagno per fare le cose che si fanno in bagno a una festa, no, non mettersi il collirio, piuttosto copula sul water.
Il tipo però è già innamorato, degli occhi della tipa, e dice "no! io queste cose non le faccio! Io solo amore amore amore, sono o non sono un uomo di sienza?". La tipa scappa, ovviamente.
Ma il Destino - nel film il Destino è praticamente un personaggio a sé, è la forza eterna che muove tutto - è in agguato (in agguato è proprio il verbo giusto... sa essere molto feroce, il Destino) e i due si rincontrano, lui per strada, lei su un cartellone:
Poco dopo il timido Doc(chio) vede una ragazza sulla metro e RICONOSCE QUEGLI OCCHI
e fa una delle mosse che SOLO nei film può funzionare, questa:
Capito? Senza parlare le mette le cuffiette. Lei esce e lui la segue con l'iPod in mano. Grande rimorchio. Bravo. Certo se lo fai nella metro di Roma come minimo parte un calcio negli zebedei che altro che bellezza efebica.
E insomma questa volta è fatta, i due si innamorano e si mettono insieme evviva l'amore (quanto è newage l'amore) e mentre in laboratorio gli studi sugli occhi continuano, la vita privata va a gonfie cataratte, addirittura con immediato trasferimento in casa di lei (ecco qui forse c'è la cosa più fantascienifica: lui si trasferisce da lei con DUE scatoloni, peraltro con tre cose dentro. Ma cristo l'avete mai fatto un trasloco? Maledetti film che ci fanno credere che i traslochi sono DUE scatoloni).
MA ECCO CHE SUCCEDE UNA COSA CHE CAMBIA TUTTA LA VITA...
Non voglio spoilerarvi, è brutto fare spoiler quando il film vale. Ripeto il consiglio è spassionato davvero: vedete I Origins (capito il fino gioco di parole? I... "ai"... eye...) perché è un film che mi ha colpito, e se ha colpito me, buona reincarnazione a tutti.
Già, parla di reincarnazione, l'avrete capito, ma niente di più lontano da quella boiata di Cloud Atlas, qui il tema è affrontato con dovizia di realismo, con piglio umano e non umanista, e un argomento che poteva davvero dare il la a una noiosa filippica proto-religiosa diventa l'occasione di parlare di sentimenti in maniera reale, quasi medica, di certo antropologica, come se curare un cuore spezzato fosse pari ad un osso rotto, come se la speranza, la religione, il Bene viaggiasse su lunghissime stringhe di DNA e non sulle invenzioni delle Chiese del mondo.
È un film romantico, emozionante, sorprendente. È un gran bel film.
Un ultimo motivo per cui vedere con occhi spalancati il film è che probabilmente ho trovato la donna della mia vita. Si chiama Astrid Berges Frisbey, lei:
no scusate è lei:
e niente, ragazze, non ci sperate più a tentare con la vostra beltà il golden bachelor CB, ho deciso che è lei la donna della mia vista:
D’altronde anche l’occhio vuole la sua parte. Quale parte? Ma, direi tutta la parte che va dalla punta del capello più lungo alla punta del mignolino del piedino che deve essere anche lui molto bello, ci scommetto.
Ho anche pensato che se davvero la reincarnazione esiste io già so sicuramente in cosa mi reincarnerò:
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