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mercoledì 23 settembre 2015

2x1 • Se la vita sotto la cintura Gyllenhaal

Southpaw
Trama: Rocky Retromarciano

Mettiamola così: Southpaw è un remake fatto male di Rocky, ma vorrebbe essere un indimenticabile film di boxe a metà tra Il campione e Toro scatenato, ma tutto virato come fosse 8 mile. E infatti non è che mi invento le cose visto che c'è di mezzo pure Eminem con questa canzone il cui video è la cosa più svogliata che 2015 ricordi, ma che  mettiamo lo stesso come sottofondo per la lettura di questo post

Mi spiego meglio.
Antoine Fuqua è un bel registone di colore di quelli con la nomea di uno tosto, infatti il suo primo film, Training Day, era stato acclamato come capolavoro totale durissimo sulla vita di strada che manco Grand Theft Auto e aveva fatto vincere un oscar a Denzel Washington - alquanto immeritato diciamocelo, è stata una botta di culo, quell'anno era veramente poverello, Wil Smith Ali, Sean Penn a caccia, l'ennesima candidatura di Russell Crowe... insomma bastava capitare in un altro anno - tipo chessò il 2008 - e manco la vedeva in foto la statuetta)... ma non siamo qui per parlare di Denzel. Insomma Fuqua sembrava destinato a grandissime cose, a filmazzi violenti e metropolitani, che dicevano le cose come stanno circa la natura umana che ricordiamo siamo tutti animali e pim pum pam spariamoci ma ci sono anche i buoni a volte quanto è dura la vita di strada.
Le "grandi" cose che ha poi fatto Fuqua sono questo, questo e questo. Ammazza proprio. Insomma aveva fregato un po' tutti (ma non me visto che non ho mai trovato Training Day tutto sto capolavoro...).
Ora Fuqua si dà al film sportivo, ma sempre molto metropolitano, con la storia di un pugile che viene dai bassifondi, un passato di abbandoni e orfanotrofi alle spalle, ma una carriera da campione e riscatto, insomma un topos impacchettato e decorato che manco un pancake.
Il pugile si chiama Billy Hope (nomen omen) ed è lui:
Un tipetto tranquillo. 
Interpretato da un Jake Gylenhaààhl mai così pompato che dio santo gli steroidi cosa fanno
che piglia cazzotti tutto il tempo, è sempre tumefatto - mi assicuravano dalla regia che il trucco, almeno quello, è fatto benissimo - e sta sempre scatenato come fosse sotto metanfetamina, infatti tempo dieci minuti già ti sei stancato della sua recitazione sopra le righe ed esageratissima.  

Quando poi esce da ring sembra scemo
Jake non è Robert e Antoine non è Martin. Ma neanche Vittorio e Dino se è per questo:

Ma, Mostri a parte, quando dicevo che il film è Rocky (che per altri motivi ho rivisto proprio poche settimane fa) volevo dire che era proprio Rocky: lui dai bassifondi, ora ricco a palate ma col cuore d'oro. La moglie gli organizza la vita. Ha una figlia che purtroppo segue poco perché "tesoro papà deve andare a mettersi dei calzoncini luccicanti e andare a farsi tumefare la faccia, ci vediamo domani, credo" e allora lei proprio come i due gemelli di ieri si dà al tappeto elastico professionistico

e all'arte
Nessuno lo batte a questo Hope, ma la sua tecnica lascia un po' a desiderare: lui
ma arriva sulla piazza un nuovo pugilatore che lo sfida. Ma per mettere un po' di pepe alla sfida gli ammazza anche la moglie, tanto per (non è proprio così ma più o meno.).
Il povero Hope perde speranze, soldi, casa, manager, amici e figlia in circa 7 minuti di film. Si ritrova ad allenarsi in una palestra di periferia e capisce, grazie ad un allenatore che "adesso tu abbassi la cresta e fai come dico io, non l'hai visto Karate Kid? Metti il guantone, togli il guantone." e impara che pugilare non vuol dire solo prendere colpi senza andare giù ma anche schivarne qualcuno ogni tanto.
Insomma, il più risaputo e banale andamento che può avere un film sportivo e in particolare di boxe, e non è salvato MAI né dalle recitazioni (tutti troppo scatenati, dal citato Jake che veramente esagera, alla coatta Rachel McAdams al sottomesso Forest Fierolocchio Whitaker... ah, ci recita anche 50 Cent, questo per dire la caratura del cast), né dalla sua finta patina di film "duro e crudo", il più delle volte pare un video di rapper che fanno i grossi con i pezzi e i denti d'oro.
Quando, prima della sfida finale (che indovinate come andrà a finire?) c'è addirittura il montaggio alternato dei due "acerrimi" nemici che si allenano, uno tutto fico con le attrezzature e l'altro per strada con il cuore vero, proprio ti vuoi alzare e andare a prendere Fuque a fargli quella cosa che fanno i pugili al sacchetto piccolo ma così (video per stomaci forti):

Lo sai se volevano fare un film veramente duro sul sogno di pugilatore cosa dovevano fare? La versione cinematografica di questa pubblicità:

E un biopic su di lui:
Di Jake Gyle&nahàl riparleremo presto perché sto lavorando come un matto (sarà stato il CB Award vinto lo scorso anno che l'ha galvanizzato:

Arrivano tra pochissimo questo

e questo

Intanto, direttamente da SETTE anni fa, è rispuntato questo filmaccio qui:
Accidental Love

Trama: Il chiodo fesso

Che è veramente ma veramente brutto. 
Non a caso il regista, quel David O. Russell che ha fatto la carriera di Bradley Cooper e Jennifer Lawrence (ma anche un bel film di boxe), ha disconosciuto tutto, ha abbandonato il film prima del mondaggio e l'ha firmato con uno pseudonimo (so boni tutti così, a nascondersi dietro uno pseudonimo...).
Il film non sa proprio che pesci pigliare, arriva al minutaggio finale con un senso di inadeguatezza a dire poco imbarazzante.
La storia è quella di una tipa (scema) a cui si ficca un chiodo in testa e diventa una scema matta. Tutto con un'ironia degna di questo emoji
Non basta la ficaggine dei suoi protagonisti, in primis quella topa (chiamiamo le cose con il loro nome) di Jessica Biel, di cui casualmente abbiamo delle diapositive proprio qui


(Oh! V'ho messo Jake in tutte le salse qui vige la parità dei sessi mo' vi beccate un po' di Jessica) eccoli insieme SETTE anni fa

Una commedia che è un compendio di quello da non fare in una commedia: non fa ridere, non intrattiene, vuole essere un po' strana con il suo appeal da commedia anni 50 e invece fa pena.
Il fatto che abbia trovato una sua distribuzione (estiva ovviamente) dopo SETTE anni è il 4° mistero di Fatima.
Jake, guardami in faccia quando ti parlo e prometti di non cadere più in questi filmacci, DAI! DAI CHE CE LA FAI. DAI CHE SEI FORTE! 

Ti dedico questa, altro che Eminem...

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