Ora. Io questo ostracismo assurdo contro Leo non l'ho mai capito. Lo paragono un po' con quello contro Tom Cruise. Che v'ha fatto, di preciso, Leo?
Voglio dire, oltre al suo essere SEMPRE corrucciato e non vincere mai questo benedetto/maledetto oscar, che vi ha fatto?
Solo perché nel periodo Titanic tutte le nostre madri, sorelle, ragazze, figlie, vecchie di Titanic volevano farsi ritrarre nude da lui?
Il perché diamine Leo è diventato vittima di bullismo web mi è del tutto oscuro. Non se lo merita proprio. Anche perché, questa cosa degli oscar, voglio dire... ha lisciato 4 candidature, e tutti a menargliela... ma già dalla seconda eh! E allora Amy Adams? Sta a 5, in meno anni di Leo, e nessuno sta lì a fare giochini del genere che peraltro secondo me sono truccati perché io non sono mai riuscito a fermarlo giusto:
Solo perché nel periodo Titanic tutte le nostre madri, sorelle, ragazze, figlie, vecchie di Titanic volevano farsi ritrarre nude da lui?
Non l'hanno fatto con Glenn Close (6), con Richard Burton (7)... e parlo di attori. Dice che c'è gente (non attori) che in carriera ha ricevuto 20 candidature senza mai vincerlo. Io ci penso, se mi candidassero all'oscar anche solo una volta e non vincessi farei una strage l'anno dopo oppure finirei come Zoolander. Sono due anni che non mi candidano a quel premio lì e ogni volta devono legarmi mani e piedi per costringermi a non andare con un AK-47 in tasca alla premiazione...
Comunque quest'estate, visto che EHY RAGAZZI SONO STATO IN THAILANDIA! NON LO SAPEVATE?! mi è sembrato proprio il caso di rivedere, a distanza di anni:
The Beach
Trama: Life is a beach
Che quando uscì, lo ricordo bene, fece schifo a tutti tranne che a me.
Scontentò la chiunque, lo ricordo bene, perché non accontentava né le fan adolescenti di Leo (nonostante stesse molto tempo a petto di pollo nudo, all'epoca era ancora abbastanza tisico, ora è più largo con le gambette da ranocchio) che memori di Titanic e Rome + Giulietta lo volevano solo a fare i suoi sorrisi piacioni
né quelli di Danny Boyle che volevano dal regista sempre e solo Trainspotting.
Non volevo dirvelo così ma il film è Trainspotting, solo che al contrario: in quello ragazzi all'Inferno (della droga) in questo ragazzi in Paradiso. In entrambi la stessa conclusione: choose life, nel senso che alla fine l'unica cosa possibile è quella di vivere in una sorta di mediocrità (cercando di farsela pigliare il meglio possibile) perché tanto sia che vivi come la feccia dell'umanità che in una comune thailandese tipo paradiso terrestre, l'uomo finisce sempre per scannarsi e l'unica possibilità è la società quella "normale", che devi vivere per forza, volente o nolente. Quindi smettetela di poster su Facebook status tipo "io sono diverso. io mollo tutto e me ne vado. io la massa la schifo." Fate solo parte della massa che scrive quelle cose su Fb.
A differenza della prima visione, questa volta ho empatizzato ma proprio tantissimo con il personaggio di Leo (non solo perché si slingua la francese), perché l'ho visto mentre passavo dei giorni in un posto che definire Paradiso sarebbe sminuente, in una spiaggia più isolata non si può a Koh Phangan (ovviamente l'ho subito messo su Fb sulla pagina "Quelli che stanno passando le loro giornate su una spiaggia che più isolata non si può"), e venivo da giorni passati in una lurida cittadina turistica, un infimo puttanaio a cielo aperto (Chaweng, a Koh Samui), quindi la differenza era tangibile. Quando poi ci sono dovuto tornare, nel lurido puttanaio di cui sopra, ho veramente pensato che siamo tutti dei maledetti parassiti. Mi sono subito iscritto al gruppo "Maledetti parassiti".
Lo siamo. Sarà banale quanto volete, ma è la verità.
Insomma The Beach lo difendo a lancia di bambù tratta, mi piace, non lo trovo banale perché penso sempre che le banalità diventano tali perché sono cose talmente vere che se ne accorgono tutti, a tutti i livelli. E quindi viva The Beach.
Sul fatto che sia di Boyle, be', ma magari ne facesse ancora di film come The Beach, invece di queste cagate qui.
E quindi Fronte di Difesa Leo, CB tesserato N°1. Tanto che nel fervore dicaprino ho fatto una seconda chance a un altro film in cui Leo se ne va su un'isola, questa volta non proprio paradisiaca, va su
Shutter Island
Trama: I solati
Ma niente, come la prima volta, non ha fatto breccia. È sempre tutto molto, troppo costruito.. poi oh, il Chicken se lo piglia perché comunque non puoi certo dargli del brutto, c'è la psicosi, c'è la pazzia, c'è il noir, ci sono le scale riprese con l'effetto Vertigo:
Insomma il film c'è eccome.
Ma tutto un po', come dire, innaturale, esagerato ed esagitato. Assolutamente non memorabile (come secondo me tutto il ventennio scorsesiano che divide Quei bravi ragazzi a The Wolf of Wall Street.
E poi ripeto, il finale alla Shyemolan è davvero insopportabile, invece di migliorare, peggiora, perché troppo legato a dinamiche contemporanee, quando invece né il regista né la storia né l'ambientazione lo sono.
Passeranno molti anni prima di rivederlo...
Mark (che pure tu stai già a quota 2 comunque), che dici, questa volta ce la fa Leonardino con quest'Academy?
Comunque Leo, dice che il 2016 finalmente è l'anno tuo. Dice che con questo lo vinci:
e secondo me ci sono tutti gli estremi per fartelo tirare dietro questo benedetto oscaretto: il regista piace e s'è visto, tu ti impegni fortissimo, c'hai Tom Hardy che t'aiuta (pensa che smacco se lo vince lui e tu no...). Inoltre non mi vengono in mente storpi o malati che possono soffiartelo all'ultimo momento.
Io non voglio che anche la prossima notte degli oscar finisca così:
E invece Internet già ti prende per i fondelli (anche se in effetti fanno riderissimo):
Comunque quest'estate, visto che EHY RAGAZZI SONO STATO IN THAILANDIA! NON LO SAPEVATE?! mi è sembrato proprio il caso di rivedere, a distanza di anni:
The Beach
Che quando uscì, lo ricordo bene, fece schifo a tutti tranne che a me.
Scontentò la chiunque, lo ricordo bene, perché non accontentava né le fan adolescenti di Leo (nonostante stesse molto tempo a petto di pollo nudo, all'epoca era ancora abbastanza tisico, ora è più largo con le gambette da ranocchio) che memori di Titanic e Rome + Giulietta lo volevano solo a fare i suoi sorrisi piacioni
né quelli di Danny Boyle che volevano dal regista sempre e solo Trainspotting.
Non volevo dirvelo così ma il film è Trainspotting, solo che al contrario: in quello ragazzi all'Inferno (della droga) in questo ragazzi in Paradiso. In entrambi la stessa conclusione: choose life, nel senso che alla fine l'unica cosa possibile è quella di vivere in una sorta di mediocrità (cercando di farsela pigliare il meglio possibile) perché tanto sia che vivi come la feccia dell'umanità che in una comune thailandese tipo paradiso terrestre, l'uomo finisce sempre per scannarsi e l'unica possibilità è la società quella "normale", che devi vivere per forza, volente o nolente. Quindi smettetela di poster su Facebook status tipo "io sono diverso. io mollo tutto e me ne vado. io la massa la schifo." Fate solo parte della massa che scrive quelle cose su Fb.
A differenza della prima visione, questa volta ho empatizzato ma proprio tantissimo con il personaggio di Leo (non solo perché si slingua la francese), perché l'ho visto mentre passavo dei giorni in un posto che definire Paradiso sarebbe sminuente, in una spiaggia più isolata non si può a Koh Phangan (ovviamente l'ho subito messo su Fb sulla pagina "Quelli che stanno passando le loro giornate su una spiaggia che più isolata non si può"), e venivo da giorni passati in una lurida cittadina turistica, un infimo puttanaio a cielo aperto (Chaweng, a Koh Samui), quindi la differenza era tangibile. Quando poi ci sono dovuto tornare, nel lurido puttanaio di cui sopra, ho veramente pensato che siamo tutti dei maledetti parassiti. Mi sono subito iscritto al gruppo "Maledetti parassiti".
Lo siamo. Sarà banale quanto volete, ma è la verità.
Insomma The Beach lo difendo a lancia di bambù tratta, mi piace, non lo trovo banale perché penso sempre che le banalità diventano tali perché sono cose talmente vere che se ne accorgono tutti, a tutti i livelli. E quindi viva The Beach.
Sul fatto che sia di Boyle, be', ma magari ne facesse ancora di film come The Beach, invece di queste cagate qui.
E quindi Fronte di Difesa Leo, CB tesserato N°1. Tanto che nel fervore dicaprino ho fatto una seconda chance a un altro film in cui Leo se ne va su un'isola, questa volta non proprio paradisiaca, va su
Shutter Island
Ma niente, come la prima volta, non ha fatto breccia. È sempre tutto molto, troppo costruito.. poi oh, il Chicken se lo piglia perché comunque non puoi certo dargli del brutto, c'è la psicosi, c'è la pazzia, c'è il noir, ci sono le scale riprese con l'effetto Vertigo:
Insomma il film c'è eccome.
Ma tutto un po', come dire, innaturale, esagerato ed esagitato. Assolutamente non memorabile (come secondo me tutto il ventennio scorsesiano che divide Quei bravi ragazzi a The Wolf of Wall Street.
E poi ripeto, il finale alla Shyemolan è davvero insopportabile, invece di migliorare, peggiora, perché troppo legato a dinamiche contemporanee, quando invece né il regista né la storia né l'ambientazione lo sono.
Passeranno molti anni prima di rivederlo...
Mark (che pure tu stai già a quota 2 comunque), che dici, questa volta ce la fa Leonardino con quest'Academy?
Comunque Leo, dice che il 2016 finalmente è l'anno tuo. Dice che con questo lo vinci:
e secondo me ci sono tutti gli estremi per fartelo tirare dietro questo benedetto oscaretto: il regista piace e s'è visto, tu ti impegni fortissimo, c'hai Tom Hardy che t'aiuta (pensa che smacco se lo vince lui e tu no...). Inoltre non mi vengono in mente storpi o malati che possono soffiartelo all'ultimo momento.
Io non voglio che anche la prossima notte degli oscar finisca così:
Lo sapete invece chi ha vinto tutto? Internet, oscar, ridere, tutto? L'autrice del sito My Day With Leo. Come diceva quello: che cos'è il genio? Eccolo:
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