Self/Less
Trama: Less is morte
Ci sta un vecchissimo ricchissimo stronzissimo che sta per tirare le cuoia, allora che fa? Impianta la sua coscienza in un corpo giovane, così può vivere per sempre, di corpo in corpo. Solo che la coscienza di quello precedente non ci sta molto a regalare il suo corpo e quindi i due convivono nello stesso corpo e questo corpo è troppo piccolo per tutti e due e tutto quello che ne consegue uno dei due deve uscire (ma da dove esce una coscienza poi? Cioè devi prendere il guttalax?).
Che I-DE-O-NA!
Peccato che non solo ci sia stata in mille altri film (ivi compreso questo misconosciuto, ma anche in questo stiamo più o meno lì), ma anche quella volta che Martin Mystère si era ritrovato nel cross-over con Nathan Never e non grazie a una macchina del tempo (che lo sappiamo bene che se una cosa è arrivata in un fumetto Bonelli è stata "citata" da qualche parte), ma soprattutto - purtroppo ogni volta mi devo scontrare con la mia certa ignoranza in quanto a letteratura sci-fi d'annata - sono più che sicuro che l'idea risalga almeno agli anni 50. Vuoi che uno come Asimov, che ha scritto storie su cui ancora oggi si basa tutta la fantascienza modiale totale, non abbia pensato a un semplice travaso di coscenza da corpo vecchio a corpo nuovo? Sicuro (potete fare gli espertoni nei commenti, vi do il permesso. C'è sempre qualcosa da imparare da voi.).
Insomma la storia è quanto di più inutile e risaputo si possa immaginare. Ma come diciamo sempre, se poi una cosa me la racconti bene, posso sopportare che non sia proprio originalissima. Vogli dire, c'è qualcosa di davvero originale?
Comunque. Se il film fosse divertente nessuno avrebbe fatto storie sulla sua mancanza di originalità. Invece il film è una merda insopportabile.
Si parte dagli attori, dal solito idiota Ryan Reynolds, uno di quelli che più vado avanti e più davvero non riesco a capire come abbia fatto a scoparsi Scarlett Johansson costruirsi una carriera (è uno di quelli che non riesce mai a nascondere la sua idiozia, lo dico da sempre, con quegli occhietti ravvicinati, il mento a punta, ha qualcosa di lombrosiano, solo che invece di viso tipico da criminale ho il viso tipico dello scemo), e si arriva all'ormai onnipresente Ben Kingsley - stranamente non nel ruolo del faraone - uno che probabilmente ha molti nipoti e deve fare molti regali di compleanno e Natale perché non si spiega questo suo stakanovismo, solo nel 2015 me lo sarò ritrovato tra i piedi 5/6 volte (farò il conto quando mi andrà).
La fantascienza del film si limita ad essere del tipo "inceptionesco" (je piacerebbe), quindi niente macchine volanti o alieni, semplicemente c'è un tizio che ha inventato l'impianto di coscienza (una sorta di Cesare Ragazzi, ma invece dei soli bulbi piliferi lui ti rinnova anche tutto il corpo sotto il parrucchino), il resto è uguale alla realtà che viviamo oggi.
Il film si nasconde dietro a delle scene molto action - girate malissimo - e spera che la beltà di Ryan possa distrarre da certi crateri di sceneggiatura che sembra sia caduto un meteorite nella stanza di chi l'ha scritto. Per dirne una basti pensare che la coscienza di Ben, ricordiamo un vecchio figlio di puttana ricco perché spietato con tutto e tutti (lo vediamo a inizio film), uno che pur di non morire è pronto ad ammazzare la gente ed entrare nel corpo di chicchesia, appena scopre che, ma guarda un po', quello che gli hanno dato era il corpo di un tizio con moglie e figlia e non un involucro creato in laboratorio, si rabbonisce in tre secondi (annullando di fatto 70 anni di stronzaggine proprio contro persone e famiglie) e addirittura aiuta la famiglia di quell'altro. Così, in tre secondi netti.
Ma poi scusa, anche tu vecchio, capisco che stai per morire, ma proprio nel corpo di quell'idiota di Ryan Reynolds vuoi entrare? Ma cavolo con tutti i soldi che c'hai speso sceglitelo meglio!
Me ne stavo lì a pensare a quanta tristezza mi facesse il regista del film, sicuramente un cretino pure lui, preso per sbaglio, tanto per farlo, un mestierante di mezza taccCOSA?!
Il regista è Tarsem Singh?! Cioè quello ipervisionario pazzesco? Ma che cazzo gli è successo? Si è totalmente rincoglionito? La risposta è sì. È già aveva dato pesanti avvisaglie. Si era salvato in corner con Immortals (storia brutta, ma visioni decente ce n'erano) ma poi aveva dato il peggio di sé in Biancaneve, ricordate la maschera fecale facciale, no?
Self/Less è il peggior esempio di come si possa finire male a Hollywood, e non venitemi a dire che qualcuno gli ha messo i bastoni fra le ruote perché aveva tutte le possibilità, almeno nelle scene di scambio coscienza, almeno quelle!, di fare qualcosa di visivamente accattivante.
Comunque questa roba delle coscienza in menti altrui l'aveva già fatto nel suo film più famoso a livello commerciale (che a rivederlo pensi pure che Inception...) che è:
The Cell
Trama: The Cellulite
Film che ho rivisto subito dopo Selff/Less solo perché mi era venuto in mente. E che mi è ripiaciuto.
A parte che c'è Palla di Lardo cattivissimo serial killer pazzo che fa un figurone, a parte che c'è Vince Vaugh in un periodo della sua carriera in cui ancora non era relegato ai soli ruoli idioti di oggi, ma, grazie all'impalcatura scenografica e visiva del film, entrambe pazzeschissime, nonostante ormai facciano molto l'effetto "so 2000", addirittura JLo non sembra la solita cagna insopportabile. Certo ritrovarsela così:
Quando noi - e Ben Affleck - siamo stati abituati a conoscerla cosà:
Un bello sforzo di immaginazione è richiesto.
Ah, l'immaginazione, questo folle sentimento che. Che bello quando ci sono i registi con queste fervide visioni, stupefacenti e personalissime. Tarsem era uno di quelli, cosa è successo nella sua triste vita per diventare un parassita di Hollywood che fa film bruttissimi?
Vuoi dirmi che una volta che hai fatto tutte le cose iperimmaginarie poi ti stanchi e vuoi tornare a fare le cose semplici? (Cosa che sembra essere successa anche a Michel Gondry, ne parlavamo pochi giorni fa...)
Per me non è così, o almeno non dovrebbe essere così, che fai, parti da artista visionario e diventi un impiegatuccio del cinema? Il processo creativo deve portare più in là la tua visione, questo mi verrebbe da pensare, spingerti ai limiti. Non mi dire che sei in una posizione in cui non puoi più fare film visionari, che non ci credo.
Poi ok, sul discorso dell'originalità ci possiamo scrivere i trattati. Lo sappiamo benissimo che questo:
è Damien Hirst:
Che questo:
è Lachapelle:
Che questo:
è Floria Sigismondi:
E questo:
e un'autocitazione:
E chissà quanti me ne sono persi. Ma l'importante alla fine è che funzionino. Poi per le beghe legali se la vedono gli avvocati di Tarsem.
Nel rivederlo ho notato come certi costumi
mi ricordassero molto quelli del Dracula di Bram Stoker.
Ehy! Era la stessa costumista pazza giapponese. Vedi, sempre a pensar male.
Comunque The Cell film (frase interrotta perché probabilmente mentre scrivevo ho trovato qualcosa di meglio da fare tipo vedere dei video di JLo che shekera il culone. Alle volte va così, parli di un film dicendo cose interessantissime e poi, puf, ti distrai e i lettori si ritrovano le frasi interrotte e tu te ne accorgi solo due giorni dopo rileggendo il post). Succedono queste cose su CB. Ad esempio ho visto questi film settimane fa e nell'inserire le immagini che avevo raccolto allora per fare questo post ho ritrovato questa gif:
Chissà cosa mi passava per la testa nel momento in cui ho messo anche questa immagine nella cartellina? Forse era una metafora per gli sceneggiatori di Self/Less? Forse è Ryan Reynold che si è finalmente scambiato la coscienza con qualcuno più intelligente di lui? Forse sono io che continuo a vedermi questi film atroci?
L'ultima possibilità mi sembra la più sensata.
L'ultima possibilità mi sembra la più sensata.
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