venerdì 22 aprile 2016

Ryan the Brain

Criminal
Trama: Com'è bello ammazzare in una Valleverde

La scorsa settimana mi è successa una cosa bella. 
Praticamente tra film che ho visto in anteprima (Il libro della giungla, The Dressmaker e Zona d'ombra) e film che sono andato a pagare per vederli (Veloce vome il vento e 'sto qui di cui stiamo parlando ora) sono entrato in una sala cinematografica tutti i giorni (lavorativi) della settimana. 
Lunedì al cinema. Martedì al cinema. Mercoledì al cinema. Giovedì al cinema. Venerdì al cinema. Fa bene scriverlo, so che può sembrare strano ma l'ho vissuto come un traguardo raggiunto, una cosa da raccontare, da rifare. Non sto bene, ve'?
Purtroppo in questa settimana perfetta è sucessa anche una cosa brutta: ho visto Criminal.
Criminal è il tipico thriller inutile che serve ad un attore in bolletta (o semplicemente annoiato), di solito conosciuto per ruoli da buono, a far tornare a parlare un po' di sè, facendo lo stronzo, l'assassino, o direttamente l'assassino stronzo. Come successe a Robin Williams con One Hour Photo per capirci, poi si è vista com'è andata a finire...
È anche quel tipo di film che ti sventola davanti, come una fosse una verità dolorosa che tu non vuoi accettare e fai di tutto per ignorare, quella consapevolezza che la maggior parte dei film che si fanno a hollywood (ebbene sì, sono la maggior parte) fanno parte di una routine lavorativa pari a quella di impacchettare un Happy Meal da McDonald o dare le pensioni ai vecchietti alle poste: sono una fabbrica, e in quanto tale deve produrre, ci lavorano le maestranze, e quelle devono lavorare, quindi non è che ti puoi fermare, devi produrre, girare, illuminare, creare set, andare avanti a fare film, non è che puoi perderti sempre dietro all'idea, non è che puoi credere di poter fare sempre un bel film sentito e importante. È una cosa brutta che tu vuoi ignorare fortissimo, ma quella ritorna, e questa volta ha la faccia intelligente di Ryan Reynolds
Già, bisogna partire da Ryan Reynolds per arrivare a Kevin Costner. 
Allora. Qualche settimana fa abbiamo visto, in un film chiamato Self/less - inutile quanto questo, forse di più, diciamo che se la battono - come uno stronzo e vecchio Ben Kingsley prendesse il corpo di Ryan Reynolds, ex soldato buono, sposato e con prole, ma morto, e ci riversasse il suo cervello grinzoso dentro. Dopo un po' i ricordi di Ryan riaffioravano nel cervello ora in subaffitto a Ben e questi capiva che nella sua vita precedente era uno stronzo e allora aiutava l'ex moglie e l'ex figlio di quello di cui aveva occupato abusivamente il corpo. Sì insomma roba stravista e straletta, persino Nathan Never c'era arrivato a raccontare storie simili.
Ecco, prendete lo stesso concetto di base e avrete lo straccio di sceneggiatura di Criminal, stesso anno, stesso attore, stessa idea, manco quando uscirono Z la formica e Bug's Life, o Armageddon e Deep Impact, o Dante's Peak e Vulcano e tutti gli altri film uguali.
Solo che questa volta è Ryan (di nuovo poliziotto, di nuovo con moglie e figlia a carico) che, una volta ammazzato, a venir "trasferito" nel cervello di Kevin Costner, che guarda un po' è un criminale cattivissimo che non conosce il concetto di rimorso perché (attenzione che questa è bella) gli manca un pezzo di cervello, o meglio un pezzo di cervello non è collegato a tutto il resto e quindi non gli fa provare emozioni, e proprio questo lo rende il candidato ideale per il trasferimento di ricordi. 
lionsgatemovies  memories criminal kevin costner tommy lee jones
MA CHE VE SIETE FUMATI? Da quando un serial killer pazzoide è un candidato ideale per aiutare la polizia? Ribadisco che il criminale in questione NON perde i suoi ricordi o i suoi modi, semplicemente gli viene occupato un po' di spazio con i ricordi di un altro, come fosse una chiavetta USB diciamo.
Infatti tempo tre minuti Kevin scappa e via che si va in giro a bighellonare pazzo e assassino in giro per la città con indosso le sue Valleverde. 
lionsgatemovies  fight punch criminal kevin costner
Solo che - ovviamente - i ricordi di Ryan riaffiorano e iniziano a minare le sicurezze assassine di Kevin. Il ricordo più importante è quel figone di Gal Gadot in versione mamma lacrime e pistola tipica di certi thrillerazzi
(questa settimana due Gal al prezzo di una, vale sempre la regola del "buttala via"...)
A quel punto assistiamo a una sorta di redenzione cervellosa di Kevin che inizia a provare una cosa che non aveva mai provato prima: emozioni. Prova emozioni. (come la vergine di Like A Virgin per Quentin.)
Ma certo. È tutto molto logico. Soprattutto molto originale. Che poi, come dico sempre, non siamo qui a fare il pelo nel Kostner di voler vedere sempre una cosa logica o sempre una cosa originale, ma almeno che sia divertente da vedere, e non una buffonata. Anche perché il cast c'era, c'era eccome. Peccato che siano tutti sosia di loro stessi. C'è una scena in cui due premi oscar (Kevin Costner e Tommy Lee Jones) e un candidato (Gary Oldman) si fanno una scena in una stanzetta d'ospedale che sembrano tre vecchietti dei muppets che litigano, Kevin sul lettino presumibilmente col pappagallo pronto per l'incontinenza post-operatoria, Tommy con la faccia da depresso cronico e Gary pazzoide che sbraita cose senza senso ai quattro venti (lo fa per tutto il film, fastidiosissimo...).
Chiudono le fila un Michael Pitt con un accento ridicolo (no, davvero, per tutto il tempo chiama un programma pericolosissimo di lancio missili hackerato come fosse un profumo franscesè, micidiale), ci si mettono di mezzo pure spagnoli e russi... Manco in una puntata di Giochi senza frontiere c'era un tale guazzabuglio di etnie una contro l'altra.
Che poi io contro i thrillerazzi un po' soprannaturali non ho proprio nulla, che vi pare che questo (quello in basso) l'ho bocciato? Per niente... però Criminal è proprio indifendibile, un fondo del barile raschiato forte.
Comunque, al di là dell'inverimiltà... inverosimilezza... inverosinsommaquella della trama e dello svolgimento (geopolitica v fantascienza v dramma umano) la vera domanda che ti tampina per almeno 10... facciamo 8... minuti una volta usciti dal cinema è una sola soltanto: ma perché scegliete sempre Ryan Reynolds per fare i trasferimenti di cervello!? Ma che non lo vedete che quello il cervello non ce l'ha?!

Nessun commento:

Posta un commento