The Boy and the Beast
Trama: The boy and the best
Questo è davvero l'anno degli animali antropomorfi a cartoni animati.
Dopo Bojack Horseman e Zootropolis, ecco che dal Jappone arriva un intero universo parallelo popolato da animali che fanno cose da uomini, un po' come se i personaggi di Richard Scarry andassero a vivere nella città incantata di Maestro Miyazaki (mi hanno detto che se non metti Maestro prima di Miyazaki arriva la yakuza e ti mozza le dita).
Ci sono i leoni e le pecorelle, ci sono le scimmie e i lupi, ci sta pure il purceddu
Solo non si vedono i due leocorni. O forse nella folla, tra le animazioni un po' ripetute col computer, si intravedono.
Il racconto del film è la tipica storia di formazione a colpi di arti marziali e filosofia orientale di un giovane ragazzo (quasi) orfano che viene "ccaturato" da uno sconosciuto all'incrocio di Shibuya e trascinato dentro un mondo fantastico parallelo al nostro, popolato appunto da bestie, che però "so mejo dell'ommini", dove il combattimento e la magia sono all'ordine del giorno.
tra i più ammirati di questo mondo fatto di gran lavoratori ci sono i grandi maestri marziali e tra questi Kumatetsu, la Bestia, tipico personaggio pieno di sé, attaccabrighe, carismatico e indolente, però fortissimo nel combattimento, tanto che può aspirare al ruolo di Dio (hai detto poco), uno che si guarda bene dal prendere un apprendista, fino a quando arriva Kyuta (il ragazzino).
In un mix ben riuscito di Karate Kid "ava le mutande piega le mutande" e L'ultimo Buddha il giovane e il maestro, tra un litigio e un battibecco, impareranno ad amarsi, a diventare, a tutti gli effetti, padre e figlio
...anzi di padri Kyuta ne avrà addirittura tre, ci sono infatti la Scimmia e il Porceddu di prima, che sembrano Goku e compagni versione arcobaleno (e arisdinge con le famiglie non convenzionali con tanti papà e amore triplicato. Siamo a 4 quest'anno.)
Il regista del film è davvero uno di quelli che andrebbero chiamati maestri: Mamory Hosoda, colui il quale ci ha regalato un CAPOLAVORO vero, che a malapena è arrivato in Italia (mentre mi raccomando non facciamoci scappare anche i film di Miyazaki di trent'anni fa eh, mi raccomando... o quelli noiosi.): Summer Wars.
NON AVETE MAI VISTO SUMMER WARS? Ennò, e allora di che stiamo parlando? Guarda qui non si tratta di essere appassionati di animazione jappo, qui si tratta di amare il bel cinema. Vedetelo.
The Boy and the Beast, dal canto suo, non raggiunge quello splendore (e devo dire che mi piacque di più anche La ragazza che saltava nel tempo) e la storia nel suo essere canonica (infatti ci sono anche dei cani) non brilla in originalità, ma rimane un film costruito benissimo.
Finale visivamente splendido, anche se forse ci si arriva qualche minuto di troppo (diciamo 14,15?); c'è pure il personaggetto kawaaii inutile ma carino per farci il portachiavi:
Il film è in sala solo oggi e domani - in questa pratica distributiva che continuo ad approvare di portare al cinema film altrimenti destinati all'oblio rendendoli "eventi" da cogliere al volo - voi non fatevelo scappare. Altrimenti divento una bestia
Ci sono i leoni e le pecorelle, ci sono le scimmie e i lupi, ci sta pure il purceddu
Solo non si vedono i due leocorni. O forse nella folla, tra le animazioni un po' ripetute col computer, si intravedono.
Il racconto del film è la tipica storia di formazione a colpi di arti marziali e filosofia orientale di un giovane ragazzo (quasi) orfano che viene "ccaturato" da uno sconosciuto all'incrocio di Shibuya e trascinato dentro un mondo fantastico parallelo al nostro, popolato appunto da bestie, che però "so mejo dell'ommini", dove il combattimento e la magia sono all'ordine del giorno.
tra i più ammirati di questo mondo fatto di gran lavoratori ci sono i grandi maestri marziali e tra questi Kumatetsu, la Bestia, tipico personaggio pieno di sé, attaccabrighe, carismatico e indolente, però fortissimo nel combattimento, tanto che può aspirare al ruolo di Dio (hai detto poco), uno che si guarda bene dal prendere un apprendista, fino a quando arriva Kyuta (il ragazzino).
In un mix ben riuscito di Karate Kid "ava le mutande piega le mutande" e L'ultimo Buddha il giovane e il maestro, tra un litigio e un battibecco, impareranno ad amarsi, a diventare, a tutti gli effetti, padre e figlio
...anzi di padri Kyuta ne avrà addirittura tre, ci sono infatti la Scimmia e il Porceddu di prima, che sembrano Goku e compagni versione arcobaleno (e arisdinge con le famiglie non convenzionali con tanti papà e amore triplicato. Siamo a 4 quest'anno.)
Il regista del film è davvero uno di quelli che andrebbero chiamati maestri: Mamory Hosoda, colui il quale ci ha regalato un CAPOLAVORO vero, che a malapena è arrivato in Italia (mentre mi raccomando non facciamoci scappare anche i film di Miyazaki di trent'anni fa eh, mi raccomando... o quelli noiosi.): Summer Wars.
NON AVETE MAI VISTO SUMMER WARS? Ennò, e allora di che stiamo parlando? Guarda qui non si tratta di essere appassionati di animazione jappo, qui si tratta di amare il bel cinema. Vedetelo.
The Boy and the Beast, dal canto suo, non raggiunge quello splendore (e devo dire che mi piacque di più anche La ragazza che saltava nel tempo) e la storia nel suo essere canonica (infatti ci sono anche dei cani) non brilla in originalità, ma rimane un film costruito benissimo.
Finale visivamente splendido, anche se forse ci si arriva qualche minuto di troppo (diciamo 14,15?); c'è pure il personaggetto kawaaii inutile ma carino per farci il portachiavi:
Il film è in sala solo oggi e domani - in questa pratica distributiva che continuo ad approvare di portare al cinema film altrimenti destinati all'oblio rendendoli "eventi" da cogliere al volo - voi non fatevelo scappare. Altrimenti divento una bestia
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