Pagine

lunedì 12 settembre 2016

Maledizione Imperium

Imperium
Trama: Harry Nazi e il prigioniero del Mein Kampf

In America ci deve essere un problema di neonazismo. 
E deve durare da almeno qualche tempo, perché se iniziano a uscire diversi film sull'argomento, vuol dire che è vecchio di almeno due tre anni.
Dopo i neonazi di Green Room, adesso anche Harry Potter deve vedersela con questi ragazzetti un po' nazionalsocialisti che si dividono in feccia scema che mena la gente e spacca le vetrine e personaggi che invece lavorano dietro le quinte, diffondono l'ideologia e preparano attentati dinamitardi.
Ho letto da qualche parte qualcosa come "American Histrory X incontra The Departed". Sì è proprio così: Harry Potter è un agente dell'FBI (in effetti credibile come se lo facessi io, l'agente dell'FBI) 
che viene infiltrato (o infeltrito, se guardi la taglia delle magliette che inizia a mettersi)
in un gruppo di neonazisti sospetti (come se ce ne fossero di non sospetti). 
Prima si taglia i capelli (ha fatto bene, che l'altra volta era terribile)
e poi inizia fare controvoglia cose neonaziste come gridare in faccia agli immigrati accusandoli di magia nera (oh, non resisto mai)
La solita regola del "non puoi guardare in faccia il male senza che lui guardi te e ti proponga quantomeno un limone" vuole che Harry Nazi inizi quasi a provare un po' di empatia per questi ragazzi nazi (ranazzi, quindi), ne consegue che più che metterli in gattabuia vuole redimerli. 
Lo spunto del film è interessante, ma hanno totalmente sbagliato il cast.
Non è tanto per Daniel Radcliffe Potter, che si impegna e se la cava e poi a Radcliffe non gli si può voler tanto male, ha il grande merito di provare sempre cose un po' stranette (se non era stranetto questo) e di essere riuscito a lavorare nonostante la maledizione che poteva farlo finire nell'oblio com quell'altro, coso, Frodo, sembrava essere destinato a cose molto migliori, ed è finito nei direct-to-video con Nic Cage.
Comunque sto rivedendo gli Harry Potter per motivi che potrei definire "bisogna rivederli ogni tanto ma soprattutto quando sta per uscire il libro nuovo e pure il film" e fa una certa impressione averlo conosciuto così:
e trovarselo nazistello
E ancora più impressione aspettarlo con ansia in questo film assurdo:
Il problema è il resto del cast: i neonazi (soprattutto i "pensatori", quelli che dovrebbero fare paura davvero, quelli che muovono le fila del braccio armato e ignorante) sono tutti delle mezze calzette (addirittura rispunta fuori il mutaforma di True Blood, per dire...). Quelli, tu direttore di casting, li devi scegliere bene, devono fare paura con un solo sguardo, per questo  i nazi di Green Room e il suo micidiale Patrick Stewart funzionavano, perché erano credibili come menti criminali..
Un film che mi duole dover classificare come riuscito male, molto al di sotto del citato American History X o di cose come Romper Stomper o The Believer, nonostante il materiale di qualità e nonostante io sia Team Daniel sempre e per sempre. Elijah puzza.

Nessun commento:

Posta un commento