Pets - Vita da animali
Trama: Pets da pied
Non c'è niente da fare, io con la Illumination proprio non riesco a entrare in sintonia, ce ne fosse uno che è uno di film loro che mi sia piaciuto. Già dal primo, famosissimo lui, ci siamo guardati in cagnesco (!), poi ci sono stati il coniglio rap, il Lorax e da quel momento li ho abbandonati, mi sono rifiutato (e sapete quanto mi costa dire NO a un film) di vedere il secondo Cattivissimo e soprattutto i Minions (anche se ci mandai una critica molto migliore di me).
Quello che penso dei Minions è di dominio pubblico, e mi basta linkare questo articolo per evitare di riscrivere tutto da capo.
I Minions sono la rovina dell'impero Pixariano o peggio ancora della capacità di ridere intelligentemente? Trump vincerà grazie ai Minions? Siamo in piena Idiocracy?
Premesso che per me sono stati più rovinosi Shrek e quel maledetto scoiattolo con la sua ghianda se la ficcasse in, c'è da dire che il successo dei Minions non è proprio sintomo di intelligenza del genere umano. Ok, è certamente peggio i cyberbullismo, il razzismo, il maschilismo e tutte le cose brutte che finisco in -ismo, tipo anche il meteorismo fa schifo, quando cade una meteora sulla Terra è sempre brutto, ma anche il Minionismo ha la sua dose di responsabilità.
Possibile che lo slap-stick (che tradotto è ridere di quello che cade rovinosamente sulla buccia di banana mentre porta una torta che dopo una piroetta in aria gli finisce in faccia e mentre cerca di rialzarsi passa un camion che lo schizza con una pozzanghera... potrei continuare all'infinito) faccia davvero così breccia sui cuori di tutti?
Lo slap-stick nasce col muto, ed è logico che tutto dovesse essere esagerato, la caduta accentuata, le gambe all'aria, i movimenti quasi ginnici, dovevi sopperire a troppe mancanze (il colore, il sonoro, la fissità della regia)
ma ora, nel 20-fottuto-16 è davvero possibile che un tizio che inciampa e casca sia ancora così divertente? E dei tuberi gialli che fanno casino e parlano con le vocette? Peggio me sento.
I Minions sono stati addirittura definiti "sovversivi". Ma che scherziamo? Sono, comicamente parlando, di una banalità sconcertante, quasi arriverei a dire che sono reazionari, altro che sovversivi.
È normale quindi che, anche se i modelli 3D da animare sono diventati cani, gatti, coniglietti, finanche serpenti, maiali, falchi, il risultato non cambiasse: Pets è un film che ricopre la sua pochezza (sceneggiatura spicciola, idee al minimo, design poverello) in un mare di urla, scene concitate, casino generalizzato, personaggi isterici, in una parola: fastidio. In un'altra parola: noia. In un'altra ancora: per fortuna non ho pagato per vederlo.
Max è un cagnolino che, come tutti gli altri animaletti domestici del vicinato, del mondo anzi, appena i padroni escono di casa, inizia a parlare e a vivere la sua vita "umanizzata" (c'è chi organizza feste
chi apre il frigo e mangia tutto
chi accende la play
chi usa gli elettrodomestici per regalarsi momenti di piacere (!)
Ecco, già questo mi ha fatto storcere il naso: l'errore di umanizzare l'animale è il primo passo verso la banalità. Per carità fa ridere appena visto l'uccelletto che imita il jet, ma cosa rimane? Nulla, di nulla.
Gli animali di Pets non sono antropomorfizzati (come Zootropolis, per citare l'ultimo esempio in ordine di tempo) quindi non mi dà nessun gusto vederli fare cose da umani. Se poi la loro natura animalesca viene espressa solo con la solita gag "scoiattolo"
allora mi cascano proprio le zampe. Il discorso qui non è eliminare la gag, piuttosto inserirla in un contesto altro e alto. Allora sì che mi godo anche la scenetta scemetta e di "facile" lettura. Se però per 90 minuti vedo solo scenette del genere, mi viene lo sbadiglio.
Ah, bei tempi quando appena gli umani uscivano dalla stanza erano i giocattoli a iniziare a parlare.
So bene che paragonare i film d'animazione ai capolavori Pixar è tempo perso, e anche pratica in cui si rifugia il critico nostalgico e coi paraocchi, ma in questo caso è troppo ghiotta l'occasione. Quindi mettiamoci i paraocchi e vediamo solo la trilogia di Toy Story e ciao a tutto il resto.
Il punto più basso il film lo raggiunge nel suo cattivo. Il coniglio pazzo, minuscolo e isterico, boss di una banda di animali ben più pericolosi di lui, è un topos che supera il "classico" e si tuffa nel "banale" (detta come i Minions dicono banana, capito che fastidio...).
E quel finale... quel finale in cui bastava un abbraccio per farlo tornare buono, docile e puccioso, ti viene voglia di liberare i dobberman e scagliarli contro lo sceneggiatore.
Ah, bei tempi quando Lotso, quel bastardone, sembrava redimersi all'ultimo e invece no, era bastardo all'ultimissimo.
Ancora sta a piagne Lotso.
Insomma, tra rimandi (o copiature?) a Oliver & Co, agli Aristogatti, addirittura a quella cagata di Bolt (insomma a tutti quei film d'animazione con "animali persi nella grande città") Pets è un inno al casino che ti fa scordare la storia (la stessa deriva che prende il finale di Alla ricerca di Dory, e che infatti non mi è piaciuto proprio sul finale), ti riempie di urla per distrarti e poi arriva la parola fine e "vediamo se siamo riusciti a rincoglionirli talmente coi Minions che non si accorgono che il film è brutto e magari ci fanno pure fare il 2. E buttace qualche Minion dentro che ammicchiamo a quei cagnolini meme famosi su facebook:
I doppiatori (come da tradizione direi, ricordiamoci che in passato i film della Illumination sono stati doppiati da gente tipo DJ Francesco e Marco Mengoni) rasenta l'insalvabile.
Nella versione inglese il protagonista ha la voce di Louis CK, noi di Cattelan. Che poi, Cattelan fa davvero quello che può eh, Cattelan mi sta simpa (come direbbero lì), si sente che si impegna e non è fastidioso come un panda che parla fabiovolese, ma la sua "tortonità" non riesce proprio a essere un quid in più, casomai in meno. Poi c'è Mandelli, in Non-Gio per i trentenni, il Solito Idiota per i ventenni, un altro che generalmente mi sta simpaissimo e che reputo un grande radar di mode e un bravo autore (più di attore), che però qui urla e sbraita (ma non è colpa sua, è colpa del suo personaggio) e dopo un po' ti vuoi mettere due criceti nelle orecchie pur di non sentirlo più. Di Lillo al doppiaggio abbiamo già parlato (anche se è migliorato), e poi si intrasente Laura Chiatti, ma io dovevo lavorare lavorare solo lavorare.
Pets piccoli, quelli che si vedono in questo ennesimo film d'animazione che non colpisce alcun segno.
E poi, fatemi fare la chiosa da gattaro
la banalità nel descrivere tutti i gatti come degli opportunisti sornioni, furbi e spietati mi ha dato un gran fastidio
è come se io dicessi che tutti i cani sono degli accolli imbecilli dipendenti dal padrone e giuggioloni, mentre so benissimo che solo il 99,9% lo sono. Se non capite la bellezza dell'opportunismo, della furbizia e della spietatezza dei gatti, non ce li mettete nei film.
Il futuro del rapporto tra me e la Illumination è peggio del presente, comunque:
Il futuro del rapporto tra me e la Illumination è peggio del presente, comunque:
Il gadget quindi ha avuto quello che si meritava e ha fatto passare lo stress alla pantera che mi tengo in casa (di solito quella fine la fanno le mie mani):
Ma c'era da aspettarselo:
Ad ogni modo non vi dico la mia delusione quando ho capito che non era un film su questi:
Ad ogni modo non vi dico la mia delusione quando ho capito che non era un film su questi:
Dài! Un film sui PEZ sarebbe gustosissimo! Ah.
Insomma, di animali che fanno cose sceme ce ne sono in abbondanza su internet:
Ah no, scusate questa ultima era un gif sul vero confronto cane-gatto e su tutto quanto.
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