Miss Sloane
Trama: JESSICA KASTAin!!!!11!!!
- ...guarda è un film che non ho capit...[ride]
- Sììì. Dillo con parole tue...
- Un film di cui non ho capito un cazzo.
- Molto bene.
Ecco, questo è quello che succedeva durante LE PRECENSIONI #10 quando io e Alabama dovevamo spiegare questo film, che, ebbene sì, ha slittato l'uscita di appena 4 mesi che vuoi che sia (che c'entri qualcosa la precensione? Può esse... tutto può esse...).
Miss Sloane parla di una lobbysta. Ma che so i lobbysti? Quelli che ogni domenica mattina vanno da Leroy Marlin a comprare i legni e costruiscono le casette per il cane?
Be' ognuno ha i suoi l'hobby.
Jessica Chastain (oltre ad avere quello di amarmi. Siamo mai stati insieme io e Jessica? Non mi ricordo... Be' qualcosa sarà successo sicuro...) ha l'hobby di distruggere le carriere di politici, affaristi, traffichini e scarafaggi (proprio l'insetto... andando a vedere il film capirete perché).
Ora. Proprio come ci sembrava dal trailer, per tutta la prima parte del film non ci si capisce un'emerita mazza. Vi giuro. Ai livelli di quando fanno i film sulla politica quella proprio PRO (mi viene in mente Le idi di marzo) o peggio ancora sulla borsa. Tipo La grande scommessa per capirsi e per non capirci niente.
Giochi di potere (il sottotitolo, che non potevano usare come titolo perché) è in effetti azzeccato, perché vago ma al tempo stesso ficcante: nel film infatti ci sono spie, voltafaccia, trame nell'ombra, tradimenti... tutto per comprarsi i voti di eminenti politici (da qui Jessica KASTAin!!!11!!) per far passare una legge contro-lobby delle armi.
MA A UN CERTO PUNTO... MAGICAMENTE!
Ecco che il film cambia totalmente registro!
Il regista, John Madden, banale anche nel nome, si ricorda di essere uno mediocre - è quello di Shakespeare in Love (oscar miglior film QUALCUNO di voi l'ha rivisto negli ultimi dieci anni? Vi sfido due volte vi sfido) e di Il Debito, un film manco male ma anche quello dimenticato in un secondo, uno che è reduce da Marigold Hotel e dal suo sequel, due film geriatrici, e si sa che i film geriatrici non possono essere troppo complicati perché nonna da qualche anno non ci sta più con la testa... - e ad un certo punto cambia del tutto strada.
Miss Sloane - che sembra un po' un'esclamazione "questo film mi sloane i maroni proprio") dopo mezzora di sproloqui lascia da parte tutte le complicazioni e si ricorda di essere un film senza chissà quali pretese, un film in cui l'ennessima donna di grande carisma - che Jessica Chastain c'è ampiamente abituata:
se la deve vedere con un modo di uomini che la trattano come un robot non sapendo che lei è meglio di un robot, lei è un modello avanzato di macchina per distruggere (lo capirete sul finale, abbastanza sorprendente, proprio tipo giallo che ti ha dato tutti gli elementi per capire l'assassino e tu ugualmente non ci sei arrivato.), lei è i T-100 delle tizie col tailleur e la scopa nel culo, lei è quella che entra nella stanza e di tutti i presenti sa pure il numero di scarpe, scarpe dei figli.
Miss Sloane quindi inizia a funzionare, e pure tanto!, da circa metà in poi, quando diventa un film meno "blabla" e più "le persone sono più importanti del potere, dei soldi, dei completi firmati, degli scarafaggi".
E funziona sia perché Jessica Chastain si mantiene di una topaggine e bravura (ok, forse ho sbagliato l'ordine di importanza) rare, aiutata da tutta una serie si mises pazzesche che non tutte potrebbero permettersi
Ma quando le danno quel benedetto Oscar? Era candidata al Golden Globe insieme ad altre 4 che sono state candidate all'oscar e lei no. Che smacco. Sostituita da Emma Stone che poi ha vinto. Non ha fatto bene il suo lavoro su la l'hobby di chi dà gli oscar...
Mica dovrà aspettare un ruolo da nonna in Marigold Hotel 3?
...e funziona sia perché l'intreccio che prende corpo, una volta che ci si dimentica tutte le menate della l'hobby delle armi (ad un certo punto potrebbero parlare di tabacco, di grano, di zucchero filato, sarebbe la stessa identica cosa) e diventa un film di personaggi, di scontri, di sentimenti basici ma che funzionano. Che come li raccontano a Hollywood, i sentimenti basici, non li racconta nessuno.
E sempre viva Mark Strong
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